30 dicembre 2016

Dalle Acli Colf un sereno 2017!!!

Vi auguriamo un felice anno nuovo, con la speranza che il 2017 porti a ciascuno gioia e serenità.

Un saluto carico di affetto e ... arrivederci all'anno prossimo!!!

29 dicembre 2016

Scade il 10 gennaio il termine per il versamento dei contributi relativo all'ultimo trimestre del 2016

C'è tempo fino a martedì 10 gennaio per  versare i contributi di colf, badanti e baby-sitter relativi a ottobre, novembre e dicembre 2016. Il datore anticipa anche la quota a carico del lavoratore, ma poi può trattenerla dalla retribuzione.
Tanti i canali utilizzabili per il versamento. Può essere fatto via internet, attraverso il sito www.inps.it; per telefono, chiamando il contact center 803164 e utilizzando la carta di credito; con il bollettino MAV inviato dall’inps o generato attraverso il suo sito; nelle tabaccherie abilitate, nelle banche e negli uffici postali del circuito Reti Amiche.
L’importo varia in base alla retribuzione, ma per i rapporti superiori alle 24 ore settimanali diventa forfettario. Inoltre, per i rapporti di lavoro a tempo determinato, a meno che non siano giustificati dalla sostituzione di lavoratori assenti (ferie, malattia, maternità), i contributi da versare sono maggiori.
E' bene ricordare che, oltre ai contributi INPS, il datore di lavoro è tenuto a versare anche il Contributo di assistenza contrattuale (Codice F2) per la Cassa Colf. L'importo per il 2016, per i rapporto di lavoro a tempo determinato e indeterminato, indipendentemente da retribuzione e orario, è di € 0,03 (di cui € 0,01 carico del lavoratore) per ogni ora.
Per maggiori info contattate la sede più vicina delle Acli Colf o chiamate il numero Mondo Colf 800.74.00.44

27 dicembre 2016

Invito alla lettura della newsletter del "Research Network for Domestic Workers"

Invitiamo alla lettura delle newsletter del "Research Network for Domestic Worker Rights", divenuto dal 2011 uno dei più importanti punti di riferimento per lo studio, la comprensione e la divulgazione di informazioni concernenti il lavoro domestico.

In questa ultima rassegna potrete trovare utili notizie circa alcune iniziative realizzate a favore delle lavoratrici domestiche o comunque per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del lavoro di cura. Come ad esempio in  Bahrain dove si è tenuto un workshop per la promozione dei diritti al quale hanno partecipato, oltre a gruppi di lavoratrici domestiche, anche organizzazioni della società civile; o in Irlanda, in cui il Governo ha riconosciuto i diritti dei lavoratori domestici, compresi gli au pair.

All'interno di questa newletter, il cui campo di indagine interessa tutti i paesi del mondo, è ricordata la partecipazione delle Acli Colf al convegno madrileno "Empleo de hogar y cuidados", ma anche, nella sezione "pubblicazioni" la recente ricerca "Viaggio nel lavoro di cura" della quale vengono tracciati gli aspetti salienti.

Questo il link per l'approfondimento della newsletter.

23 dicembre 2016

I migliori auguri da parte delle Acli Colf

"... E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società..."

(Madre Teresa)

Un Augurio di Buon Natale
dalle Acli Colf



21 dicembre 2016

La Responsabile nazionale delle Acli Colf alla trasmissione "Siamo Noi"

Ieri pomeriggio la Responsabile nazionale delle Acli Colf, Raffaella Maioni, è intervenuta alla trasmissione televisiva "Siamo Noi", su TV2000

Nel corso della puntata, che ha avuto come focus il rapporto tra anziani e badanti, la Maioni ha rimarcato la centralità delle lavoratrici domestiche nelle famiglie italiane, riconoscendone le oggettive difficoltà che incontrano, soprattutto da un punto di vista legale e psicologico. Ha inoltre evidenziato la necessità di implementarne i diritti, i quali sono troppo spesso calpestati.

Raffaella Maioni ha anche fornito alcuni preziosi consigli. Anzitutto quello di stabilire da subito diritti e doveri per evitare successive incomprensioni. Poi quello di capire bene le esigenze delle famiglie per svolgere un lavoro corretto. Quindi ha spiegato che per superare i pregiudizi che molte volte accompagnano la figura delle colf e delle badanti occorre uno sforzo culturale che consenta di accogliere l'altro. Per questo è necessario fare un lavoro di accompagnamento culturale e professionale nelle famiglie. 

Infine la Responsabile nazionale ha invitato i telespettatori a "portare fuori il lavoro domestico" dalla solitudine in cui spesso viene relegato e a rivolgersi ad Associazioni che di questo si occupano per evitare truffe e imbrogli.

Per chi fosse interessato a visionare tuttal la puntata della trasmissione è possibile cliccare qui
Oppure vai direttamente alla sezione sul lavoro domestico al seguente Link

20 dicembre 2016

Quando la badante sta male

Un altro articolo di Gabriella Meroni, pubblicato sul giornale on-line Vita, che attinge ai dati pubblicati nella ricerca "Viaggio nel lavoro di cura" promossa dalle Acli Colf.

Partendo dalla riflessione sui ritmi di lavoro delle badanti, costrette spesso a lavorare 9 ore al giorno per sei giorni la settimana, si evidenziano le grandi difficoltà che queste incontrano. Non solo, in molti casi, un mancato riconoscimento dei contributi previsti, ma anche una paga tendenzialmente bassa (4 euro la paga oraria mediana).

Ai tanti compiti che la badante è chiamata a ricoprire, si aggiungono anche le difficoltà di carattere psico-fisico. Come infatti emerge dallo studio, il 68,6% delle intervistate dichiara di soffrire di mal di schiena, mentre il 40,6% lamenta altri dolori fisici. Da non sottovalutare il logoramento psicologico: oltre il 39% soffre di insonnia, mentre il 33% confessa di avere addirittura disturbi legati all'ansia e alla depressione.

16 dicembre 2016

Badante, un ruolo complesso che merita attenzione

Un bell'articolo di Olga Turrini, una delle co-autrici della recente ricerca "Viaggio nel lavoro di cura" promossa dalle Acli Colf, ci permette di approfondire l'analisi della figura della badante, profilo sempre più specializzato, ma ancora privo di un riconoscimento formale.

Sempre più presente all'interno delle famiglie italiane, il ruolo della badante riassume in sè diverse mansioni. Dalla preparazione dei pasti alla spesa; dalla cura della persona (lavare, pettinare, curare mani, ecc.) ad attività di tipo para-infermieristico.

Si parla quindi di una vera e propria figura professionale, che deve avere competenze di varia natura le quali però non possono essere improvvisate, considerata anche la delicatezza e la complessità dei compiti che è chiamata ad assolvere, all'interno di contesti di non sempre facile gestione.
Vi proponiamo la lettura dell'articolo pubblicato su "Ingenere" che potrete trovare cliccando qui

15 dicembre 2016

Pubblicata la ricerca Acli Colf "Viaggio nel lavoro di cura"

"Viaggio nel lavoro di cura. Chi sono, cosa fanno e come vivono le badanti che lavorano nelle famiglie italiane" è il titolo della ricerca promossa dalle Acli Colf, realizzata in collaborazione con Iref Acli e il sostegno del Patronato Acli. Il libro, alla cui scrittura hanno contribuito numerosi esponenti del mondo accademico ed esperte/i del settore, si propone di mettere in luce le trasformazioni che hanno investito il lavoro domestico negli ultimi anni e di come il lavoro di cura si sia sviluppato nel nostro Paese. Da tempo, infatti, questo settore è testimone di rilevanti dinamiche e cambiamenti della società: dai mutamenti delle strutture familiari ai flussi migratori, dalle transizioni in atto  nei sistemi di welfare ai nuovi rapporti tra generi e generazioni.

La ricerca - di cui la pubblicazione presenta i risultati, oltre ad ospitare contributi specifici sul tema - indaga e affronta vari temi, come l'identità, le competenze, le condizioni di lavoro e le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel loro lavoro di cura. In particolar modo, l'indagine mette in luce chi sono, cosa fanno e come vivono le persone impiegate in questo settore, ovvero le "migliaia" di badanti che lavorano nelle case italiane.

In questo Viaggio nel lavoro di cura ci si è domandati cosa significhi oggi "lavoro dignitoso", in un momento storico caratterizzato da una profonda crisi economica e del lavoro riguardanti molti settori di impiego. Partendo dalla narrazione dell'impegno che le Acli Colf hanno sempre profuso per promuovere la tutela, la formazione lavorativa e sociale, la partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, si sono esaminati i dati della ricerca e le numerose testimonianze raccolte.

Sono emersi vari risultati tra i quali il riconoscimento dell'importanza  del lavoro domestico  e di cura da parte di lavoratrici e lavoratori, il suo valore positivo non tanto  in termini economici, ma soprattutto relazionali e umani. Questo settore di fatto compensa le carenze del welfare italiano, offrendo un valido contributo alle famiglie affidatesi al "fai da te" sul quale si è sviluppato questo pilastro della cura nel nostro Paese.

E' apparso, inoltre, come la delega della cura possa talvolta diventare totale, trasformando l'assistente familiare nella persona alla quale è chiesto di intervenire su tutto lo spettro dei bisogni, anche infermieristici, della persona assistita. Con una evidente incidenza negativa sullo stato psico-fisico delle lavoratrici (la maggioranza sono donne) i cui diritti rischiano di essere calpestati.

Tra i tanti aspetti negativi e penalizzanti raccolti, vi è l'aumento del lavoro nero, ma anche del lavoro "grigio", quello cioè in cui solo una parte delle ore  svolte viene regolarmente denunciata. O ancora, non solo il mancato riconoscimento dei diritti contrattuali, ma pure la sottovalutazione del lavoro che viene svolto dalle badanti.

Sulla scorta dei dati raccolti, quindi, i temi principali sono riassumibili in tre macro-aree. Alla prima la precarietà lavorativa (con un livellamento  verso il basso delle retribuzioni), si aggiungono nuove capacità e competenze che prevedono una moltiplicazione delle mansioni (anche extra-domestiche), una professionalizzazione non formale ed una duttilità relazionale. A cui però fa da contraltare un sovraccarico lavorativo che trova nella relazione  di cura e nella condivisione delle condizioni di vita il proprio fulcro.

Guardando fuori dai nostri confini, la ricerca ha evidenziato l'accresciuta attenzione internazionale, in termini di interventi ed iniziative, verso il lavoro domestico e di cura: ne è sintesi la Convenzione 189 e la Raccomandazione 201 dell'ILO, ratificata da molti paesi tra cui l'Italia, che promuove un lavoro domestico dignitoso per tutti e l'uguaglianza  di trattamento dei lavoratori domestici e di cura rispetto a quelli impiegati in altri settori.

Da un punto di vista metodologico lo studio che viene presentato in questo libro è stato caratterizzato da due momenti importanti che hanno contraddistinto la sua realizzazione: il primo, preparatorio, concretizzato attraverso focus group con le lavoratrici e i lavoratori  del settore che hanno permesso di focalizzare le questioni più importanti e di costruire il questionario dell'indagine; il secondo promosso attraverso l'effettuazione dell'indagine stessa svolta con il questionario sottoposto a 867 badanti residenti in 177 comuni, grazie alla collaborazione  di 30 sedi Acli Colf e Patronato Acli.

Al netto di quanto discusso e raccolto nella ricerca, le Acli Colf, coerentemente con quanto previsto dalla Convezione 189, attraverso questo lavoro chiedono parità di trattamento tra lavoratrici e lavoratori domestici e lavoratori dipendenti in altri settori. In particolare, garantendo la tutela della malattia e della maternità, modificando il sistema contributivo e prevedendo la formazione e il riconoscimento della figura professionale per tutelare e meglio valorizzare  chi svolge il lavoro di badante.  

All'interno del libro è presente il dvd "Tra vent'anni. La vita, i sogni e le speranze di colf e assistenti familiari migranti


14 dicembre 2016

Entro la fine dell'anno deve essere pagata la tredicesima

Come stabilito dal contratto collettivo del lavoro, il pagamento della tredicesima per colf e badanti è obbligatorio entro dicembre. Pari ad una mensilità di salario, spetta alle lavoratrici e ai lavoratori domestici e di cura in servizio dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno; in misura ridotta, invece, per quanti hanno iniziato il rapporto di lavoro durante l'anno o lo hanno risolto prima della fine dell'anno.

In questi due ultimi casi la tredicesima dovrà essere pagata in tanti dodicesimi dell'importo globale per quanti sono stati i mesi di lavoro. Le frazioni di mese pari o superiori a 15 giorni valgono come mese intero.

La prestazione matura anche durante le assenze per malattia, maternità, infortunio sul lavoro, malattia professionale, ma solo nei limiti in cui il datore di lavoro deve conservare il posto.

La tredicesima, inoltre, deve essere riconosciuta da ciascuna famiglia con cui la lavoratrice o il lavoratore intrattiene un rapporto di lavoro. Ancora, sulla prestazione non devono essere calcolati i contributi Inps, mentre invece per i lavoratori conviventi il datore di lavoro deve riconoscere il controvalore in contanti di vitto e alloggio che quest'anno è pari a € 5,44 giornalieri, per un totale di € 163,20 mensili.

Non mancano pur tuttavia le reticenze dei lavoratori domestici che spesso non chiedono la tredicesima per paura di perdere il posto di lavoro e per non compromettere i rapporti con le famiglie, come rileva la Responsabile nazionale delle Acli Colf, Raffaella Maioni, sull'Agenzia del Redattore Sociale

Per maggiori info, clicca qui

7 dicembre 2016

A Verona un incontro su come valorizzare il lavoro domestico e di cura

Le Acli Colf di Verona organizzano l'incontro "Rendere visibile - valorizzare - trasformare il lavoro domestico e di cura: obiettivo possibile?" che si terrà domenica 11 dicembre alle ore 14.30 presso la sede Fap Acli di Verona.

L'appuntamento sarà finalizzato all'analisi del lavoro di cura, svolto principalmente da donne di nazionalità straniera, la cui diffusione è in costante crescita, sebbene permangano ancora numerose discriminanti a carico delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati in questo settore, i cui diritti sono spesso calpestati.

Interrogandosi su quali strategie si possono mettere in campo per dare attuazione alla Convenzione C189, saranno presenti all'incontro Wendy Paula Galarza (Executive member IDWF), Maria Teresa Giacomazzi (Mag servizi Verona), Claudio Bolcato (Presidenza provinciale Acli Verona) e alcuni rappresentanti sindacali provinciali.
Per informazioni, contattare Clorinda Turri (Responsabile Acli Colf Verona), cell 3405834573 
(Fonte: Newsletter Acli Verona)

6 dicembre 2016

L'assegno di natalità: esteso il beneficio agli stranieri



L’Inps, con la circolare n. 214 del 6 dicembre 2016, fornisce ulteriori istruzioni sui titoli di soggiorno utili per ottenere l’assegno di natalità (cfr Legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, commi da 125 a 129).

Il Ministero del lavoro, con parere trasmesso il 27 luglio 2016, ha esteso il beneficio agli stranieri titolari dei seguenti permessi previsti dagli artt. 10 e 17 del decreto legislativo n.30/2007:

-         - carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro, di cui all’art. 10 del decreto legislativo n.30/2007;
-         - carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato Membro di cui all’art. 17 del decreto legislativo n.30/2007.

Tali soggetti possono dunque presentare domanda di assegno secondo le indicazioni fornite dalla presente circolare.

Per leggere la circolare integrale cliccare qui

(fonte: www.inps.it)

5 dicembre 2016

Dal Mondo: istituito in Colombia il premio di servizio per le lavoratrici domestiche

A partire dal mese di Dicembre, per la prima volta in Colombia le lavoratrici e i lavoratori domestici potranno beneficiare di un premio di servizio. Ad annunciarlo il ministro del lavoro colombiano, Clara Lopez Obregon, la quale, lanciando un'apposita campagna pedagogica e educativa, ha ricordato in proposito la Legge 1788 del 7 luglio 2016.

Secondo il regolamento, tale premio di servizio consisterà in un riconoscimento economico pari a 30 giorni di salario annuo che i datori di lavoro dovranno corrispondere in due rate . Per qanti non dovesse ottemperare a questo obbligo, sono previste delle sanzioni pecuniarie.

Maggiori informazioni sul sito del Ministero del Lavoro colombiano.

4 dicembre 2016

In tour con le Acli Colf per scoprire il centro di Padova

Sabato 10 dicembre le Acli Colf di Padova, insieme all'Associazione Artopolis, organizzazno una visita guidata gratuita nel centro storico di Padova.

Il tour, che inizierà alle ore 15 per poi concludersi alle 17, prevederà un numero massimo di 25 partecipanti. L'iscrizione è obbligatoria. Per chi fosse interessato, scrivere a padova@acli.it oppure telefonare al numero 0498643790.

Qui il programma della giornata che toccherà i monumenti più caratteristici della città.

2 dicembre 2016

Colf e festività infrasettimanale



Mi chiamo Lorella e ho una colf ad ore, che mi aiuta nella pulizia della casa ogni lunedì e giovedì pomeriggio per circa due ore ogni volta. Il prossimo 8 dicembre, che cade proprio di giovedì, come devo comportarmi con la retribuzione? Posso chiedere di recuperare le ore non lavorate?

Il comma 1 dell’art. 17 del Ccnl dei lavoratori domestici stabilisce: “Sono considerate festive le giornate riconosciute tali dalla legislazione vigente, esse attualmente sono: 1° gennaio, 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1° novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, Santo Patrono.”

In tali giornate il lavoratore osserverà il completo riposo, salvo in ogni caso il diritto alla retribuzione, che però, in caso di rapporto di lavoro a ore, sarà calcolata proporzionalmente all’orario di lavoro: “Per il rapporto ad ore, le festività di cui al comma 1, verranno retribuite sulla base della normale paga oraria, ragguagliata ad un 1/6 dell’orario settimanale” e ciò indipendentemente dal fatto che in tali giornate fosse prevista, o meno, la prestazione lavorativa.

In pratica, per chi ha una colf ad ore come Lorella, dovrà moltiplicare la retribuzione oraria contrattualmente stabilita per 1/6 dell’orario settimanale (4 ore): ponendo una retribuzione oraria di € 8,00 la colf di Lorella avrà diritto a € 5,33 per ogni giorno festivo (ovvero € 8,00 x 4 x 1/6) sia quando la festa cade di lunedì o giovedì, giornate in cui è effettivamente prevista la prestazione lavorativa, sia quando la festa cade in altro giorno, ad esempio il venerdì, in cui invece normalmente non è prevista alcuna prestazione lavorativa.
Il recupero delle ore non lavorate è ammissibile, su accordo delle parti, fatto salvo comunque il pagamento della giornata di festa come sopra evidenziato.

In caso di prestazione lavorativa è dovuto, oltre all’indennità di cui sopra, lo straordinario, ovvero  il pagamento della retribuzione globale di fatto, comprensiva dell’indennità di vitto e alloggio, maggiorata del 60%.