30 marzo 2011

Novità per i lavoratori domestici: dal 01.04.2011 utilizzo del canale telematico.

Nove modalità di presentazione della comunicazione obbligatoria di assunzione e della comunicazione obbligatoria di trasformazione, proroga e cessazione del raporto di lavoro domestico.

Dal primo aprile il lavoro domestico comunicherà con l'Inps solo via internet o per telefono.
Per comunicare  un’assunzione, una trasformazione, una proroga o una cessazione dei rapporti di lavoro, i datori di lavoro domestico avranno a disposizione:
- il sito internet http://www.inps.it/,
- il numero verde 803164
In entrambi i casi servirà il PIN rilasciato dall’Inps a tutti i cittadini che vorranno assumere una colf, assistente familiare, babysitter (ecc), o gli intermediari autorizzati, come consulenti del lavoro, liberi professionisti, associazioni dei datori di lavoro. 


Donne migranti e bisogni di cura delle famiglie

 di Raffaella Maioni

I processi migratori non sono un inedito contemporaneo, eppure oggi, a causa delle loro caratteristiche, entità e composizione, richiedono strumenti di analisi specifici. Migliaia di individui sono spinti a migrare per motivazioni di natura personale, famigliare, per cercare condizioni di vita migliori, a causa di persecuzioni, guerre, carestie o disastri ambientali.
Nonostante le migrazioni maggiori siano quelle interne, il numero dei migranti a livello internazionale raggiunge circa i 200 milioni di persone.[1] In merito alla composizione delle migrazioni, è interessante sottolineare come le donne compongano oggi in modo significativo il flusso di persone migranti: numerose analisi e studi si stanno occupando nello specifico della geografia attuale delle migrazioni femminili, una migrazione importante, non più legata ai ricongiungimenti familiari e quindi al seguito di una migrazione maschile[2].

A partire dagli anni ottanta ad oggi, si è infatti assistito ad un aumento delle migrazioni internazionali femminili tanto da poter parlare di femminilizzazione delle migrazioni. Sono donne sole, sposate, vedove[3], generalmente con buoni livelli di istruzione che lasciano il proprio paese e iniziano un progetto migratorio autonomo: esse costituiscono circa la metà dei flussi migratori internazionali
 (....)
Per leggere di più vedi l'ultimo numero di  Formazione e Lavoro

24 marzo 2011

Fa' la cosa giusta!


Anche le Acli Colf a  Fa’ la cosa giusta (Link a Fa' la cosa giusta) fiera nazionale del consumo etico e degli stili di vita sostenibili (Milano dal 25 al 27 marzo). Tale progetto si propone di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione, dando vita a eventi in grado di comunicare i valori di riferimento dell’Economia Solidale e valorizzare le specificità e eccellenze del territorio, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.
Le Acli Colf terranno infatti nella sede della Fiera una lezione del corso per colf e assistenti familiari da loro promosso.
Per maggiori info contattate la nostra sede di Milano 027783284
(Vedi il Corso di Formazione)

Dal nostro Movimento
di Davide Berselli   
Il Dipartimento Pace e Stili di vita delle ACLI nazionali parteciperà, da venerdì 25 a domenica 27 marzo, a "Fa´ la cosa giusta", la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che ha luogo ogni anno a Milano presso Fieramilanocity.

23 marzo 2011

Oltre le mimose c'è il cuore

Dalle Sede di Varese


La lettera di Maria "Oltre le mimose c'è il cuore" e le immagini dell'iniziativa realizzata a Varese in occasione dell'8 marzo

8 Marzo oltre alle mimose c’è il cuore
La giornata internazionale delle donne, comunemente definita festa della donna, ricorre l’8 Marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociale, politiche, ed economiche delle donne, sia discriminazioni e le violenze, cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
Le origini della festa dell’ 8 marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’ industria tessile scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero durò alcuni giorni, finche l’8 Marzo il proprietario, bloccò tutte le porte delle fabbrica per impedire alle operaie prigioniere all’interno di uscire. Morirono soffocate e bruciate dalle fiamme. Successivamente questa data verrà proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, proprio in ricordo della tragedia.
Ai nostri giorni la festa delle donne è molto attesa, le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull’opinione pubblica, sui problemi  che pesano ancora oggi sulla condizione delle donne.
 Domenica 13 marzo 2011 presso le ACLI di Varese, presentando “Voci femminile”, si è svolto l’incontro multietnico  dal titolo  “la festa dell’essere donna nel mondo”. L’arcobaleno acceso dai diversi colori di pelle dalle portavoce di tante nazioni presenti in provincia di Varese, che discutevano sugli argomenti famiglia, tradizioni, lavoro, amore nella società in movimento.
Ha coordinato l’incontro Adriana Morlacchi, cronista del quotidiano La Provincia di Varese. Così, grazie all’iniziativa di Nadia Cucchi delle Acli Colf e Nhoremie Masala dell’Ass. I Figli del Congo, abbiamo passato un bel pomeriggio fra racconti, proverbi popolari, sfilata  di costumi  tradizionali e mostra di quadri. Un vero successo!

17 marzo 2011

Tanti Auguri per i 150 anni dell’Unità d’Italia!

150 anni: gli auguri delle Acli per il 'compleanno degli italiani'

di Ufficio stampa Acli
Mercoledì 16 Marzo 2011 17:01
Il 17 marzo è il “compleanno degli italiani e delle italiane”. Per festeggiare i 150 anni dell’unità nazionale le Acli scrivono una lettera di “Auguri” all’Italia e invitano i propri associati ad “esporre il tricolore”.

«Siamo stati tra i protagonisti di questa lunga storia, fin dalle sue origini repubblicane e costituzionali», affermano con orgoglio le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, coerentemente con quanto affermato da Benedetto XVI nel messaggio al Presidente della Repubblica: “Il Cristianesimo ha contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell'identità italiana”.  



Guarda il sito ufficiale dell'Italia Unita

16 marzo 2011

Cerco lavoro come badante:

Cerco lavoro come badante: è uno degli annunci tra i più pubblicati su Internet.
E’ proprio così quella della badante è una professione comune, che viene scelta da chi non ha altre opportunità lavorative. Forse anche per questo motivo, in questo settore sono stati impiegati gli stranieri, in grande numero. Non avendo altre opportunità per difficolta nel farsi comprendere, le donne straniere si sono tuffate nel settore dell’assistenza domiciliare.
Eppure quella della badante è una professione molto seria, che non si dovrebbe improvvisare. Curare una persona malata, anziana o disabile, richiede competenze pratiche, teoriche e delle attitudini specifiche.
cerco lavoro come badanteEppure anche questo settore si sta modificando. L’Acli ha recentemente pubblicato un rapporto che riguarda le partecipanti ai loro corsi professionali: il risultato vede aumentare di netto, la percentuale delle donne italiane che si dedica a questa professione, complice la crisi e la congiuntura economica.
Consigli utili
Per chi decide di dedicarsi alla professione di badante il consiglio è quello di frequentare i corsi professionali organizzati dagli Enti Locali e dalle Acli: sono a titolo gratuito e offrono le giuste competenze per affrontare questa professione nel migliore dei modi.
Anche un corso per operatore socio-sanitario (OSS), offre le giuste competenze in questo settore. Ci sono poi su Internet molte opportunità di lavoro sui vari portali.
Rimandiamo a questo interessante articolo di Repubblica


Suggerito da Ufficio Stampa http://www.acli.it/

15 marzo 2011

Il caso della Diaspora filippina

16 marzo 2011
Il Filipino Women's Councile e il Cisp organizzano a Roma presso la Provincia, sala Martini dalle ore 14.00 alle ore 18.30, l'incontro di consultazione dal titolo:
“Migrazione, sviluppo, integrazione. Il caso della Diaspora filippina”

Alla tavola rotonda parteciperanno anche le Acli Colf
Link al Programma

Le Colf ci guardano.

La famiglia italiana sotto esame (Mattina in Famiglia)

di Ufficio stampa Acli
Lunedì 14 Marzo 2011 11:59
mattina-in-famiglia
Le famiglie italiane viste dalle colf. La trasmissione del fine settimana di Rai Uno, Mattina in famiglia, dedica uno spazio della puntata di domanica a questo argomento, sulla scia di un articolo uscito recentemente sul Corriere della Sera.

Tra gli ospiti in studio, Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf e Gianfranco Zucca, ricercatore dell'Iref (l'istituto di ricerca delle Acli), che ha ricordato i dati di un'indagine realizzata nel 2008, su "Il welfare fatto in casa".
(guarda la puntata, a partire da 2:03:00)

11 marzo 2011

Non solo badanti

 

dalla Sede di Treviso

NON SOLO BADANTI

badantiFamiglie destabilizzate, trasformate, sconnesse, a volte disperse in un territorio di ampiezza ormai mondiale, vittime di dolorose rotture ma anche caratterizzate da un grande impegno a ricostituirsi. Sono quelle a cui non pensiamo mai abbastanza eppure riguardano le tantissime donne straniere impegnate in Italia, ma anche in altri paesi occidentali, nel lavoro di cura domestico. Di norma parliamo di loro per discutere dell'ultima ricerca, oppure riflettendo su quanto sono diventate essenziali per reggere il nostro sistema di welfare, o ancora per approfondire le dinamiche relazioni con le famiglie italiane e gli anziani.
Quasi mai, mettiamo la loro prospettiva veramente al centro – considerandole prima di tutto mogli e madri -, non solo per provare a conoscerle meglio ma soprattutto perchè i processi migratori di cui sono soggette incidono profondamente e a diversi livelli sulla società, l'economia, la politica nel nostro paese ma anche nei loro.

Uomini e donne
“Le donne che giungono in Italia per curare gli anziani, si confrontano con tutti i meccanismi e le dinamiche della globalizzazione, si separano dalle loro famiglie, dai loro figli, e tuttavia cercano in ogni modo di mantenere vivi legami affettivi e di responsabilità parentali nonostante i confini e la distanza – spiega Anna Carniato, operatrice Acli di Treviso che ha studiato per la sua recente tesi di laurea le caratteristiche delle famiglie transnazionali -.

ACLI COLF AVANTI TUTTA!!

dalle Sede di Varese

Martedì 8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, la responsabile nazionale delle ACLI colf, Raffaella Maioni, ha incontrato, per la prima volta a Varese, i circoli ACLI colf di Varese e Gallarate presso la sede provinciale.
Dopo i saluti del Presidente provinciale delle ACLI varesine Sergio Moriggi, del Presidente del Patronato Filippo Pinzone e della responsabile provinciale ACLI colf Nadia Cucchi, Raffaella Maioni ha parlato alle iscritte dei due Circoli presenti nella nostra provincia e ha illustrato le attività e i programmi futuri delle ACLI colf nazionali, raccogliendo anche alcuni suggerimenti dai nostri circoli, in particolare sulla tutela della malattia delle lavoratrici domestiche e su alcuni aspetti previdenziali.
L’incontro è stato poi l’occasione per presentare ai circoli il nuovo blog nazionale delle ACLI colf:

Si ricorda inoltre l'iniziativa che avrà luogo domenica 13 marzo VOCI AL FEMMINILE
La festa dell’’Essere Donna nel mondo: famiglia, tradizione, lavoro, amore nella società in movimento.
Dalle ore 15.00 Presso ACLI di Varese Sala Fratel Venzo via Speri Della Chiesa, 9 —Varese
A tutti i presenti verrà offerta una deliziosa merenda con dolci tradizionali dei Paesi presenti.
Coordina l’incontro Adriana Morlacchi cronista del quotidiano La Provincia di Varese
A seguire intrattenimento musicale



9 marzo 2011

8 marzo: le lavoratrici agricole albanesi e il "badante" italiano

di Simone Sereni   
Martedì 08 Marzo 2011
"Sono un italiano di 42 anni e ho dovuto, mio malgrado, prendere una difficile decisione. Dopo un periodo di lavoro, non trovando un'occupazione nel paese in cui mi ero trasferito a lavorare e a vivere, lo Zimbabwe, ho accettato di affrontare una nuova sfida: andare in Scozia a fare... il badante!".

Le Acli Colf, l'associazione professionale delle Acli che organizza le collaboratrici e i collaboratori familiari, scelgono sul loro blog la strada della provocazione per celebrare l'8 marzo e la Giornata internazionale della donna.

La storia del "badante" italiano, Paolo G. nata per promuovere la parità di genere anche nel settore del lavoro domestico, apre anche una significativa finestra di riflessione sui cambiamenti intercorsi in questi anni nel mondo del lavoro. "Al corso che mi ha avviato alla professione di badante - scrive Paolo G. - in tutto eravamo in 12 (di età compresa tra i 25 e i 70 anni) ed io ero l'unico uomo. Trovar lavoro in questo settore è molto più difficile per un uomo che non per una donna. E questo nonostante vi sia una domanda fortissima di assistenza ed una massiccia importazione di manodopera straniera... alla faccia di tutti coloro che non vogliono gli extracomunitari in Europa a lavorare".

Altro Paese, altra storia. Ipsia, la ong delle Acli, per "valorizzare la donna come attore di coesione sociale e di sviluppo", ci porta in Albania. Nel materiale prodotto in occasione della Conferenza organizzata nell'ottobre scorso per la Giornata internazionale delle donne, e oggi reso disponibile sul web, il ruolo delle donne albanesi delle aree rurali, il loro rapporto con il lavoro e gli effetti della migrazione su di loro.


Vai al link delle Acli
Comunicato Stampa Ipsia

8 marzo 2011

Io, badante italiano in Scozia


8 marzo 2011
Per la Festa della Donna,
le Acli Colf promuovono la Parità di genere …
...anche nel settore domestico!!

Io, badante italiano in Scozia

Sono un italiano di 42 anni e ho dovuto, mio malgrado, prendere una difficile decisione.

Dopo un periodo di lavoro, non trovando un’occupazione nel paese in cui mi ero trasferito a lavorare e a vivere , lo Zimbabwe, ho accettato di affrontare una nuova sfida: andare in Scozia a fare … il badante!

Non mi ero reso conto di come il lavoro di assistenza sia una occupazione molto richiesta in tutto l’occidente ricco che trova nei paesi del terzo mondo risorse umane, o per meglio dire, forza lavoro, disposta a farlo pur di scappare da una situazione di povertà e di difficoltà economica.
Pur se italiano, mi sono affidato ad una società inglese che ha uffici nello Zimbabwe, e dopo aver prodotto moltissima documentazione, ho potuto migrare in Scozia per fare il badante!
Ovviamente come lavoratore comunitario non ho avuto problemi per quanto concerne il titolo di soggiorno, mentre ho avuto grandi difficoltà per il lavoro: quello del “badare”, o per meglio dire dell’assistere, è un lavoro difficile, duro, che chiede il rispetto di orari faticosi e soprattutto …. molta pazienza… seppur la paga almeno in Scozia sia buona.

L’agenzia attraverso la quale ho trovato lavoro mi ha fatto partecipare ad un corso di formazione di una settimana durante il quale mi sono state fornite le informazioni base che sono necessarie per svolgere il lavoro di cura. Mi hanno spiegato – debbo dire in modo professionale - le mansioni del carer (in inglese si chiama carer l’assistente famigliare/badante e caring il lavoro di cura) ed insegnato molte nozioni tecnico-infermieristiche, per esempio come trasportare una persona con i macchinari da un luogo all’altro, o ancora come comunicare in maniera efficace con una persona con l’alzheimer o sofferente di demenza.
Ho scoperto che le mansioni di un’assistente familiare sono molteplici: cucinare, pulire la casa,  accudire l’anziana/o.

La mia prima esperienza in Scozia, con una persona malata di alzheimer all’ultimo stadio è stata molto dura. La persona che accudivo aveva bisogno di due carers, che si alternavano nel lavoro di assistenza. Aveva bisogno di essere lavato, accompagnato al bagno, pulito, cambiato, bisognava somministrargli medicinali ad orari precisi, si alzava per andare al bagno dalle 5 e alle 8 volte ogni notte …. ovvero doveva essere assistito 24h al giorno! Questo lavoro si ripeteva tutti i giorni della settimana dal sabato alla domenica ed ogni giorno avevo solo due ore libere, non di più…

Non ce l’ho fatta a reggere questi ritmi di lavoro per più di qualche settimana. Poi ho chiesto di poter cambiare.
Così ho cominciato a lavorare presso una persona molto più anziana che viveva nella campagna scozzese, in una zona bellissima, anche se molto isolata, senza segnale telefonico o internet. Questa persona era molto più indipendente ed autosufficiente, però, aveva bisogno di una persona con più esperienza e…  munita di auto.
Non avendo una lunga esperienza nel settore ed essendo sprovvisto di un’auto, questo lavoro è durato solo un paio di settimane ed ora sono in attesa di un’altra chiamata.

Personalmente penso che dall’esterno quello del/della badante può sembrare un lavoro semplice, ma credo di poter dire che non lo è affatto. Al contrario è un lavoro molto intenso, tenuto conto anche del fatto che in molti casi si è costretti a vivere 24 h al giorno con il proprio datore di lavoro adeguandosi ai suoi ritmi ed alle sue abitudini, con pochi momenti liberi per sé (escluse le due ore al giorno che non sono mai abbastanza).
A fronte della mia esperienza, considero inoltre molto più difficile curare le persone anziane che non i bambini: è meno appagante ed è facile che nascano situazioni di conflitto (anche banali).
Tuttavia in Scozia pur essendo un lavoro impegnativo è molto ben retribuito: la paga giornaliera va dai 65 ai 100 pounds al giorno (80-120 Euro), pagati settimanalmente dal datore di lavoro all’assistente direttamente. 

Vorrei segnalare infine un ulteriore aspetto legato al lavoro di cura. Al corso che mi ha avviato alla professione di badante in tutto eravamo in 12 (di età compresa tra i 25 e i 70 anni) ed io ero l’unico uomo... Trovar lavoro in questo settore è molto più difficile per un uomo che non per una donna. E questo nonostante vi sia una domanda fortissima di assistenza ed una massiccia importazione di manodopera straniera… alla faccia di tutti coloro che non vogliono gli extracomunitari in Europa a lavorare.
Inoltre, è molto probabile che in un’epoca di crisi come la nostra un numero sempre più consistente di lavoratori europei si collocheranno nel settore domestico e dell’assistenza.

Io sono uno di questi!!!

 

Paolo G.

7 marzo 2011

“Le donne al lavoro per l’Italia”

Il Coordinamento Donne Acli per l'8 marzo propone una riflessione su “Le donne al lavoro per l’Italia”

Lo slogan ed il manifesto per la giornata dell’8 marzo di quest’anno intendono sottolineare i benefici sociali della partecipazione femminile al mondo del lavoro. Benefici che non sono solo economici, dunque, ma anche di progresso civile e sociale per l’intera comunità nazionale. Questo è quanto ci racconta la storia del nostro Paese, nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario della sua Unità, evidenziando il contributo decisivo che le donne hanno dato alla nascita e all’affermazione dell’Italia unita e democratica. E anche alla sua rinascita civile nella tragica circostanza della Seconda Guerra Mondiale. La Resistenza rappresenta, infatti, la fase in cui nascono e si sviluppano le premesse per la genesi della Costituzione e della Repubblica democratica e le donne partecipano da protagoniste a questo momento decisivo della storia italiana.

Colf-badanti immigrate: invisibili madri a distanza

In occasione dell'8 marzo le Acli Colf di Verona insieme alle Acli provinciali e al Cestim promuovono la Tavola rotonda sul tema:
 “COLF-BADANTI IMMIGRATE:
INVISIBILI MADRI A DISTANZA”
Quale legame esiste fra l’immigrazione di donne e l’impatto sulle famiglie e sul Welfare “qui e lì”?

   Martedì 8 marzo 2011 dalle ore 15.00
 Presso
Sala Civica Elisabetta Lodi Via S. Giovanni in Valle, 13/b 37129 Verona

 Programma:
 Saluti di:
ü        Piercarlo Roi, Presidente Provinciale ACLI
ü        Natalina Quaiotti, Presidente ACLI Colf
 Introduzione al tema
ü        Claudia Alemanni, Supervisore pedagogico Università Bicocca Milano
 Intervengono:
ü        Anna Maria Ferrarini, coordinatrice servizi area adulti-anziani Comune di Verona
ü        Ioana Dunca, operatore ufficio immigrazione CISL
ü        Carlo Melegari, direttore Cestim
 Conclusioni:
ü        Clorinda Turri, direttivo nazionale Acli Colf

 
Per Informazioni: CIRCOLO ACLI COLF
Via Don Trevisani 41/A - 37139 San Massimo / Verona
Tel.045 8904345 Clorinda Turri: 3405834573  circolocolf@acliverona.it

Con il cosiddetto processo di globalizzazione, le donne sono in movimento come mai era avvenuto prima nella storia.
Milioni di donne si muovono dai paesi poveri verso quelli ricchi dove lavorano, generalmente, nelle famiglie come bambinaie, badanti, collaboratrici familiari.

2 marzo 2011

Vita associativa: Voci al femminile

Dalla nostra sede di Varese

Le Acli Colf – L’associazione Figli del Congo – Coordinamento Donne Acli organizzano l’evento:

VOCI AL FEMMINILE
La festa dell’’Essere Donna nel mondo: famiglia, tradizione, lavoro, amore nella società in movimento.

Domenica 13 Marzo 2011 alle ore 15.00
Presso ACLI di Varese Sala Fratel Venzo
via Speri Della Chiesa, 9 —Varese

A tutti i presenti verrà offerta una deliziosa merenda con dolci tradizionali dei Paesi presenti.
Coordina l’incontro Adriana Morlacchi cronista del quotidiano La Provincia di Varese
A seguire intrattenimento musicale


Brouchure iniziativa Voci al femminile

1 marzo 2011

Corsico e "Il lavoro delle donne"

Martedi 1 marzo alle ore 20.00, presso il Bem Viver Cafè, Corsico (MI) si svolgerà un incontro dal titolo  "Il lavoro delle DONNE"
Durante l'incontro si discuterà in merito a quali diritti, quali servizi utili…. parlandone con:
Rina Bressan (Acli Colf),  Sara Sampieri (Ass. Lule), Maria Carla Rossi (Filcams CGIL)
L'incontro si aprirà alle ore 20,00 con un APERITIVO a KM zero dedicato a tutte le donne!!!!


(vedi volantino allegato)