26 febbraio 2012

PADOVA: "MIGRAZIONI, IL RACCONTO CANTATO"

dal SIto delle ACLI
La campagna “L’Italia sono anch’io” giunge al termine. Per festeggiare la raccolta firme e ringraziare tutti i cittadini che hanno aderito all'iniziativa, le Acli di Padova, insieme ad altre associazioni, organizzano l’evento di chiusura “Migrazioni. Il racconto cantato”.

La manifestazione che si svolgerà a Padova il 26 febbraio alle 20.30 presso l’auditorium S. Gaetano (in via Altinate, 71 a Padova), vuole raccontare “Cento anni di emigrazione e trent’anni di immigrazione nel loro impatto sulla società triveneta e italiana”.

Lo spettacolo di e con lo scrittore/giornalista Sergio Frigo, si snoda con immagini, musiche e racconti lungo le storie di emigrazione e immigrazione degli ultimi anni, accompagnati dalle musiche di Rachele Colombo ed Emanuela Cananzi. L'ingresso è gratuito.

24 febbraio 2012

Mostra il Mondo


Musica, letture di brani e poesie al femminile
Le Acli Colf di Varese in collaborazione con il Coordinamento donne, L’albero di Antonia (circolo Arci), Comune di Varese, hanno organizzato perdomenica 4 marzo 2012, alle ore 15,00 presso Sale Nicolini, Via Nicolini 2 l’evento:
Mostra il Mondo – Lavori creativi di donne, musica e letture di brani, poesie al femminile
Alla fine seguirà un accogliente aperitivo multietnico
L’ingresso è gratuito ed aperto a tutti

16 febbraio 2012

LAVORO DOMESTICO: L'ITALIA NON CONOSCE CRISI

(Fonte: Fondazione Leone Moressa)


VENEZIA - Crisi o non crisi, quando si tratta di assistere un familiare non autosufficiente o di avere un aiuto in casa, gli italiani non smettono di mettere mano al portafoglio. Lo dimostrano i dati della Fondazione Leone Moressa di Venezia, secondo cui in 10 anni il numero di lavoratori domestici stranieri iscritti all'Inps è quintuplicato (+408,3%), sfondando quota 711mila e diventando l'81,5% del totale dei lavoratori domestici.

Oltre la metà proviene dall'Est Europa (57,3%), area che ha visto un incremento esponenziale in 10 anni: +1.270,5% dal 2001 al 2011. Un altro 20,5% proviene dal continente asiatico, il 10,8% dal Sud America e il 9,4% dall'Africa. L'età media delle lavoratrici - sono quasi esclusivamente donne - è di 41 anni, che sale a 43 tra le comunitarie (contro i 46 anni medi delle italiane). L'impegno medio è di 28 ore settimanali (8 in più rispetto alle lavoratrici italiane) per 33 settimane all'anno. La retribuzione media annua è di 5.828 euro, con le extracomunitarie che percepiscono di più rispetto alle comunitarie (5.905 contro 5.631 euro). Complessivamente, le colf e le badanti di origine straniera versano all'Inps 699 milioni di euro, per un contributo medio annuo pro capite di 985 euro. Negli anni, questa categoria ha registrato nei versamenti un trend in costante aumento: + 487,6% dal 2001 al 2011.

6 febbraio 2012

Contributi lavoratori domestici per l'anno 2012

L'Inps ha comunicato i nuovi importi dei contributi per l’anno 2012 di colf, assistenti familiari e di tutti i lavoratori del settore domestico (cuochi, giardinieri, maggiordomi, puericultrici, autisti, babysitter ..)
Di seguito i nuovi importi dei contributi con le indicazioni su quando e dove pagarli

Contributi lavorato domestico 2012_Acli Colf
Tabella Minimi Retributivi e contributi 2012 Lavoratori domestici_Patronato Acli Marche

I contributi si pagano per trimestri solari entro i seguenti termini:
1° trimestre: dal 1° al 10 aprile
2° trimestre dal 1° al 10 luglio
3° trimestre dal 1° al 10 ottobre
4° trimestre dal 1° al 10 gennaio

I contributi si pagano:
-  Utilizzando il bollettino MAV (pagamento mediante avviso) che può essere richiesto attraverso il sito dell’INPS);
- Rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”, dichiarando soltanto il codice fiscale del datore di lavoro e il codice rapporto di lavoro;
-  Online sul sito Internet Inps www.inps.it nella sezione Servizi on line> cittadino> “Lavoratori domestici: pagamento online contributi”, utilizzando la carta di credito;
-  Telefonando al Contact Center numero verde gratuito 803.164, utilizzando la carta di credito.

Contestualmente ai contributi previdenziali il datore di lavoro può versare i contributi alla CAS.SA COLF, istituita dai firmatari di CCNL Lavoratori domestici, per fornire prestazioni socio sanitarie assistenziali ai propri iscritti utilizzando il codice F2.



IMPORTO CONTRIBUTI LAVORATORI DOMESTICI ANNO 2012
dal  1  gennaio al 31 dicembre 2012






Rapporto di lavoro di durata FINO A 24 ORE SETTIMANALI


Retribuzione
Oraria
Convenzionale
Contributo orario            CON CUAF
(Fra parentesi la quota a carico del lavoratore)
Contributo orario
senza CUAF (*)
(Fra parentesi la quota a
carico del lavoratore)
Retribuzione oraria
effettiva da € 0 a € 7,54

6,68
1,40 (0,34)
1,41 (0,33)
Retribuzione oraria
effettiva oltre
€ 7,54 e fino a € 9,19

7,54
1,58 (0,38)
1,59 (0,38)
Retribuzione oraria
effettiva oltre € 9,19

9,19
1,93 (0,46)
1,94 (0,46)

Rapporto di lavoro
SUPERIORE alle 24 ORE SETTIMANALI

4,85
1,02 (0,24)
1,02 (0,24)

1 febbraio 2012

Colf e badanti, da mille euro in su niente più paga in contanti

(Da stanieriinitalia.it)

Da oggi scattano le sanzioni per i datori di lavoro che non si adeguano. Assindatcolf e Acli Colf: "Un problema, molte lavoratrici non hanno un conto corrente"
Roma – 1 febbraio 2012 – Giorno di paga per centinaia di migliaia di colf, badanti e babysitter che oggi incasseranno dai datori di lavoro lo stipendio di gennaio. Con una novità: se guadagnano dai mille euro in su al mese, non potranno essere pagate in contanti.
Finito il periodo transitorio che non prevedeva sanzioni, entra definitivamente in vigore quella norma del decreto “Salva Italia” che, per contrastare l’evasione fiscale,  vieta l’utilizzo del contante per pagamenti che superano la soglia di 999,99 euro.

Anche le famiglie che si fanno dare una mano da lavoratori domestici dovranno adeguarsi, con bonifici su conti correnti bancari e postali o con assegni sui quali va obbligatoriamente indicato il nome del beneficiario e la clausola “non trasferibile”. Conviene starci attenti, visto che le multe per i trasgressori partono da tremila euro.

La novità riguarda soprattutto i lavoratori con paghe più alte, come le badanti a tempo pieno che hanno un’adeguata formazione professionale e ha già avuto un banco di prova sulle retribuzioni di dicembre, che superavano spesso quella soglia perché comprendevano anche la tredicesima” dice a Stranieriinitalia.it Teresa Benvenuto, segretario nazionale di Assindatcolf.

“Molti datori di lavoro – spiega Benvenuto  -  ci hanno segnalato difficoltà con i lavoratori che non sono titolari di conti correnti sui quali fare il versamento e che non vogliono essere pagati con un assegno. Dicono infatti che gli sportelli delle banche  sono restii a cambiare assegni a chi non è loro  cliente”.
Secondo Raffaella Maioni, responsabile nazionale Acli Colf, andrebbero sensibilizzati gli istituti di credito. “Anche alla luce di questa novità, potrebbero attivare conti correnti a zero spese dedicati ai lavoratori domestici. Dal momento che per la maggior parte sono cittadini stranieri, all’offerta si potrebbe aggiungere un servizio per inviare rimesse nei Paesi d’Origine” suggerisce.

La tracciabilità dei pagamenti riuscirà a contrastare la diffusione del lavoro sommerso e dei pagamenti “fuori busta paga”? Maioni è scettica: “Se l’obiettivo è questo, meglio ragionare su interventi più significativi, a cominciare dalla detrazione del costo del lavoro”.

Chi bada alle badanti?



Un tempo c’erano le cameriere nere e le signore bianche, come racconta il film The help, ambientato nell’America razzista degli anni 60. Oggi ci sono donne venute da Paesi lontani, che hanno lasciato lì i figli per venire a servizio qui. Un lavoro usurante? Seguiteci in questo viaggio nelle nostre case. Perché puoi sopravvivere a un marito imperfetto, ma non a una colf incompetente

di Alessandra Di Pietro - foto Luca Zanetti
Serve una parola per dire esattamente chi è Nina, ma non la trovo. Colf, collaboratrice familiare o domestica esprimono bene il nostro contratto di lavoro ma non evocano l’affetto che ne fa una amica per me e una zia per i miei figli. Cameriera non appartiene alla mia educazione (mia madre non ne aveva) e dunque mi imbarazza usarlo, governante fa ridere entrambe, donna di servizio non è esauriente. Forse tata rende bene per i miei bambini ma non per me. Non trovo un nome calzante, eppure questa è l’indispensabile relazione che mi permette di fare il mio mestiere, tenere l’ordine in casa, indossare abiti stirati, avere il frigorifero pieno di verdure pulite, contare su una mano di aiuto nella gestione della vita familiare, sempre. Sì certo, c’è un papà ed è molto presente (anche se nel mio caso vive in un’altra casa) ma il fatto è che la donna con cui dividi il lavoro di cura o che in esso ti sostituisce è il tuo alter ego. So che siamo in molte a pensarla così: puoi sopravvivere a un marito imperfetto, ma non a una colf che non sa fare il suo lavoro, perché altrimenti la tua vita diventa un inferno, specie se ne dipendi tutti i giorni. E soprattutto se ne sono coinvolte le relazioni affettive.

Chiamale, se vuoi, emozioni
Per occuparsi dei bambini e degli anziani bisogna mettere in gioco l’amore. Non c’è un altro modo possibile. Era così persino nel Mississippi della segregazione razziale negli anni 60, dove è ambientato The help, il bel libro di Kathryn Stockett (Mondadori) da cui è tratto l’omonimo film (molto emotivo, portatevi tanti kleneex) di Tate Taylor con Emma Stone. In queste case dove le cameriere usavano solo bagni separati (in alternativa trattenevano per otto ore), Minnie e Aibeleen, le protagoniste, concordano: «Alla fine ami ognuno di quei bambini bianchi che cresci anche se sai che da grandi diventeranno come i loro genitori» (leggi razzisti). Però: «La relazione emotiva è spesso una trappola per i lavoratori, un modo per chiedergli sempre di più e gratuitamente, dunque separare lavoro e affetto è consigliabile» mi avvisa Sara Picchi, ricercatrice junior della Fondazioni Brodolini che si occupa in particolare di politiche di long term care (cure a lungo termine).