29 giugno 2011

Una formazione ... che parla!!

Si è svolta a Roma la prima parte del corso di formazione "Rischi e responsabilità nell'ambito del lavoro domestico e di cura" organizzato dalle Acli Colf in collaborazione con la funzione formazione delle Acli Nazionali e il Patronato Acli, al quale hanno preso parte dirigenti e volontari Acli Colf, membri della categoria, ma anche diversi operatori del Caf  e del Patronato.

Il corso è mirato  a dare maggiori strumenti ai rappresentanti delle Acli Colf quali Dirigenti e quanti si occupano dello sviluppo dell'associazione nel sistema Acli, tutti provenienti da diverse parti dell'Italia: da Trento a Messina passando per Mantova, Reggio Emilia, Firenze, Siena, Roma, Reggio Calabria.., con una plurarità di culture: sono infatti rappresentate varie parti dell'Italia  ma anche  .. del mondo (Brasile, Nicaragua, Ecuador, Filippine, Ucraina, Romania,...).

Il corso è stato seguito con molto interesse dai partecipanti  i quali si sono confrontati sulle diverse tematiche proposte, in un clima collaborativo, gioviale, in un gradevole scambio di esperienze.
Il percorso formativo  "parla" proprio di aspetti importanti nell'ambito del lavorodomestico e di cura, come ad esempio la sicurezza sul lavoro e come sia fondamentale dare  sempre e comunque  priorità alle responsabilità che derivano da tale rapporto di lavoro, o ancora di come sia importante capire quando vi sono dei casi di mancato rispetto delle norme contrattuali e contributive.

Il ruolo che abbiamo noi è proprio quello di accompagnamento alla corretta gestione di tale rapporto/relazione di lavoro ed è per questo che è necessario avere la corretta preparazione in merito. Così come la nostra vita associativa può aiutarci a diffondere nella società i temi del lavoro domestico e di cura e a dare rappresentanza alla categoria.

Adesso siamo in attesa del secondo appuntamento formativo dal giorno 8 al 10 luglio sempre a Roma ... a presto!!

(di Adriana Di Nardo Almeida a nome del gruppo dei corsisti)

28 giugno 2011

E' tempo di dichiarazioni dei redditi anche per colf e assistenti familiari!

Dal sito di stranieriinitalia.it

Sono polacca e lavoro come colf da una famiglia. Sono obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi?

24 giugno 2011 - Ogni lavoratore domestico (colf, badante, ecc…) percepisce una retribuzione al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali che vengono versati trimestralmente all’Inps direttamente dal datore di lavoro.
Tali contributi non comprendono però la parte che ciascuna persona è tenuta a pagare a titolo di tasse e imposte per poter usufruire dei servizi che lo Stato offre attraverso i suoi uffici pubblici (Scuole, Ospedali, Comuni, ecc.).
Per la legge italiana, infatti, chiunque percepisce un reddito in Italia, da lavoro dipendente o autonomo, è obbligato, ogni anno, a fare la dichiarazione dei redditi, attraverso la quale si dichiara allo Stato quanto si è guadagnato nell’anno di riferimento. In proporzione al reddito guadagnato si è poi obbligati a pagare le imposte secondo delle percentuali fissate sempre dalla legge. Chiaramente più alto è il reddito più è alto l’importo da versare allo Stato.
La norma fiscale prevede che non sussiste l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma questo solo se non si supera una soglia stabilita.

Detto ciò, ad una colf/badante che lavori per 365 gg l’anno, spetta per legge uno “sconto” fisso pari all’imposta dovuta fino ad un reddito imponibile di € 8.000,00, in questo caso nulla è dovuto allo Stato e quindi nessuna dichiarazione deve essere presentata. Sussistono però anche altre forme “Sconti”, come figli a carico, spese mediche, ecc. Pertanto se i redditi complessivi di lavoro dipendente, superano il predetto limite, bisognerà controllare, ai fini dell’obbligo di presentazione della dichiarazione, l’insorgere o meno dell’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi e di pagare eventualmente le tasse.

Pertanto le lavoratrici ogni anno dovranno verificare se hanno l’obbligo alla compilazione della dichiarazione dei redditi e al pagamento delle tasse. Tale dichiarazione si chiama modello “UNICO” e deve essere compilata nei mesi di maggio e giugno 2011. Questo vale sia per le lavoratrici di nazionalità italiana sia per quelle di nazionalità estera.

22 giugno 2011

A Varese la seconda edizione di Piazze del Mondo

Animazione per bambini, musica, dimostrazioni sportive,  s pettacoli e laboratori artistici.  Seconda edizione della manifestazione organizzata dall'Associazione Coordinamento Migrante, costituita da diverse associazioni e organizzazioni tra le quali le Acli Colf e le Acli di Varese.
Locandina dell'iniziativa

Domenica 26 giugno 2011 tornano a Varese "Le piazze del mondo"
In un alternarsi di eventi e incontri nel giorno di FESTA, i volti delle donne e degli uomini, dei giovani
e dei bambini - delle famiglie di tutto il mondo - si incontrano per formare i colori della PACE.

21 giugno 2011

L'Italia sono anch'io

Prende il via L'Italia sono anch'io, la Campagna nazionale promossa,
nel 150° anniversario dell’unità d’Italia, da 19 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco) e dall’editore Carlo  Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è  il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

Mercoledì 22 giugno, a Roma, presso la sede dell'Associazione Stampa Romana (Piazza della Torretta 36) verrà presentata in conferenza stampa l'iniziativa, che si propone di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza e la possibilità per chiunque nasca o viva in Italia di partecipare alle scelte della comunità di cui fa parte.  

Oggi nel nostro Paese vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera. Molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti qui, che tuttavia solo al compimento del 18° anno di età si vedono riconosciuta la possibilità di ottenere la cittadinanza, iniziando nella maggior parte dei casi  un lungo percorso burocratico.

20 giugno 2011

Recupero contributi contrattuali primo trimestre 2011

- Fonte Cassacolf -

A seguito delle molte difficoltà riscontrate nella predisposizione dei pagamenti dei contributi contrattuali riferiti al 1° trimestre 2011 tramite le nuove procedure emanate dall'INPS (MAV), la Cassacolf ha definito la possibilità per i datori di lavoro già iscritti alla Cassacolf, di poter recuparare con il secondo trimestre 2011 quanto non è stato potuto versare per il primo trimestre 2001.

Esclusivamente per coloro che erano già iscritti nei trimestri precedenti (3° e/o 4° trimestre 2010), potranno recuperare il mancato pagamento del 1° trimestre raddoppiando il versamento dei contributi contrattuali per la Cassacolf con il 2° trimestre 2011.
Nel momento in cui si chiederanno le prestazioni alla Cassacolf, il versamento doppio riscontrabile dalla ricevuta di pagamento del 2° trimestre 2011, permetterà il riconoscimente temporale del trimestre precedente.

Esempio:
Pagato 3° e 4° trim. 2010, non pagato il 1° trim 2011
220 ore effettuate nel 2° trimestre x € 0,03 =  € 6.60
Inserendo il valore economico di € 13,20, si recupera il trimestre precedente

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro nel secondo trimeste, ai contributi relativi alle ore lavorate nel seconso trimestre, si sommereanno quelli relativi alle ore lavorate nel primo trimestre.

(Per maggiori informazioni vai a Cassacolf)

Rischi e responsabilità nell’ambito del lavoro domestico e di cura


Per il 2011 le Acli Colf, in collaborazione con la Funzione Formazione delle Acli Nazionali e il Patronato Acli, propongono ai/alle nostri/e dirigenti un nuovo impegno formativo. La scelta cade su una questione delicata, ovvero su “Rischi e responsabilità nell’ambito del lavoro domestico e di cura”, con un’attenzione particolare al tema del conflitto.



Cominceremo con il trattare il tema della sicurezza sul lavoro, in particolare, la sicurezza nell’ambito del lavoro domestico. A partire dalla disamina della casistica relativa ai principali infortuni sul lavoro l’obiettivo sarà quello di lavorare sul significato delle categorie di rischio e di assunzione di responsabilità anche in questo specifico settore.
La riflessione proseguirà nell’analisi dei possibili aspetti o dimensioni del conflitto a partire dai principali fattori di crisi che trovano origine nel mancato rispetto delle norme contrattuali e contributive e che sfociano spesso nel conflitto.

12 giugno 2011

Contratto di lavoro domestico e aspetti problematici: se ne parla a Treviso


Le Acli Colf treviso insieme al Patronato Acli promuovono:

Uno Sguardo Al Mondo Del Lavoro Di Cura:
Il Contratto Di Lavoro Domestico In Alcuni Dei Suoi Aspetti Più Problematici


-         MARTEDI’ 14 giugno 2011 ore 14.15

Presso Sede ACLI Via Battisti 5 – Conegliano

 

-         GIOVEDI’ 16 giugno 2011 ore 14.15

Presso Sede Provinciale ACLI Via S.Nicolò 42 – Treviso


Seguirà un momento conviviale.

10 giugno 2011

I 4 SI PER COSTRUIRE OGGI IL NOSTRO FUTURO!

OGGI POSSIAMO COSTRUIRE IL NOSTRO FUTURO!

Andiamo tutti insieme a votare al Referendum!
Noi Acli Colf ci saremo!


Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani invitano i propri iscritti a recarsi alle urne per i referendum del 12 e 13 giugno ed esprimono l’indicazione a votare quattro sì ai quesiti proposti.

E’ un documento della Presidenza nazionale a formalizzare la posizione delle Acli ed offrire le motivazioni principali delle scelte su acqua, nucleare e legittimo impedimento.
 
Il referendum abrogativo è «uno strumento incompleto e insufficiente da solo a governare le grandi questioni». Malgrado ciò, scrivono le Acli, «rimane un passaggio fondamentale verso la democrazia partecipativa».

Purché l’esercizio del diritto di voto dei cittadini sia letto come «punto di partenza per un dialogo fecondo sui temi che riguardano l’Italia e il suo futuro».
Occorre «ripensare il modello di gestione dei servizi idrici», precisano le Acli, che auspicano il coinvolgimento in questo settore dell’impresa sociale - società civile, fondazioni, istituzioni – nella prospettiva di costruire «modelli di gestione privatistici, ma con finalità pubbliche». Un «nuovo modello di economia civile» che «potrebbe prendere avvio proprio dalla gestione di beni comuni come l’acqua o l’energia».
Anche sul nucleare, «pur non avendo aderito al comitato referendario», le Acli invitano a votare sì per abrogare le norme che disciplinano il ritorno delle centrali in Italia. «Una scelta di buon senso – scrivono – dettata dal principio di precauzione che vale per noi in tutte le questioni nelle quali è in gioco il rapporto tra tecnica e vita». E in questo caso, almeno «allo stato attuale», «i rischi sembrano prevalere sui benefici».

Infine il legittimo impedimento. Anche in questo caso le Acli non sono state tra i promotori, ma «chiamati a scegliere, il 12 e 13 giugno votiamo sì».

«Sebbene il nostro Paese possa aver bisogno di garanzie per le alte cariche istituzionali – si legge nel documento – non può essere una legge ordinaria a introdurle attraverso una forzatura della maggioranza di governo. E’ necessaria invece una legislazione costituzionale approvata a larga maggioranza. Ma soprattutto, in un momento di difficoltà condivise dalle famiglie e dai cittadini, con il nostro sì esprimiamo tutta la nostra contrarietà ad un’azione politica che ha posto questo tema al centro dell’attenzione per mesi interi, a scapito dei reali bisogni dei cittadini».

In allegato il documento della Presidenza Acli

7 giugno 2011

L'ambiguo rispetto. Riflessioni antropologiche sugli incontri culturali.


Il direttivo nazionale Acli Colf su iniziativa della Funzione Studi Acli Colf promuove un incontro di approfondimento sul tema

L'ambiguo rispetto. Riflessioni antropologiche sugli incontri culturali.

E’ questa una tappa ulteriore di un ciclo di incontri dedicati all’approfondimento di un tema per noi rilevante, ovvero quello della prevenzione del conflitto nell’ambito del lavoro domestico e di cura.
Ad essere impiegate nel lavoro domestico e di cura sono soprattutto donne straniere. Le migrazioni, dunque, introducono soggetti nuovi e contenuti nuovi fin dentro lo spazio domestico. La complessità giunge fino nel cuore delle nostre vite. La casa diventa territorio di confine. Scrive Ian  Chambers:
“Quando (…) l’incontro tra culture diverse non si verifica più lungo il perimetro, nelle zone di contatto, ma emerge al centro della nostra vita quotidiana, forse allora possiamo cominciare a parlare di una interruzione significativa nel senso precedente delle nostre vite, culture, lingue, e prospettive future”.

5 giugno 2011

Da Cremona l'impegno delle Acli per colf e assistenti familiari

Sono 22 le nuove assistenti familiari che a Cremona hanno ricevuto l'attestato di formazione che le ha viste impegnate in un percorso formativo professionalizzante di 160 ore (120 ore di approfondimento teorico e 40 di tirocinio).

Un impegno lungo, iniziato a febbraio 2010, ma in linea con le esigenze di formazione delle assistenti familiari e con le necessità di cura delle famiglie.

Un impegno formativo che vari soggetti hanno assunto in sinergia tra loro tra cui le Acli di Cremona che hanno promosso il corso non 'solo' per formare, ma per promuovere i diritti per questa categoria di lavoratrici e lavoratori.

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1 giugno 2011

Verso la convezione internazionale sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici

In alcuni paesi, i lavoratori domestici sono spesso considerati come cittadini di seconda classe. Con l'assenza del regolamento per tutelare il loro lavoro, i casi di abusi dei lavoratori domestici accade regolarmente, in particolare tra le donne lavoratrici domestiche immigrate. Diversi sostenitori dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, hanno lavorato molto duramente a livello nazionale e internazionale per esigere il riconoscimento dei diritti dei lavoratori domestici. 

Due momenti importanti hanno avuto luogo nel 2010 in materia di protezione dei diritti dei lavoratori domestici.

Per la prima volta, l'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) ha potuto mettere a tema il lavoro dignitoso per i lavoratori domestici, nel giorno della sessione della 99a Conferenza internazionale del lavoro nel giugno 2010.
Il rappresentante dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori hanno discusso il progetto di convenzione dell'Oil sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici accompagnata da una raccomandazione.
Il secondo passo è stata l'adozione del Commento generale n. 1 sui lavoratori domestici dal Comitato delle Nazioni Unite sui lavoratori migranti. 

Da Como: l'importanza di incontrarsi per promuovere la legalità e il lavoro

Domenica 29 maggio le Acli Colf hanno incontrato datori di lavoro, famiglie e assistenti familiari in Piazza Boldoni a Como.
 La manifestazione ha voluto sottolineare l'importanza della legalità come principio guida dell'attività dell'associazione, che si occupa dell'incontro tra domanda e offerta di servizi alla persona, in particolare collocando presso famiglie e datori di lavoro baby sitter, assistenti familiari e colf che, sempre più frequentemente, non sono di origine italiana.
La manifestazione ha visto  momenti di intrattenimento ed entusiasmo per i più piccoli e la presenza di volontari con lo scopo di  promuovere e far conoscere questo importante canale che prevede la completa presa in carico dei problemi delle colf e la risposta sempre professionale alle esigenze delle famiglie. Soddisfare le colf e trovare un aiuto su misura per la propria famiglia e per le proprie esigenze, è questa la prima regola.
Alla chiusura della manifestazione famiglie, soci e colf hanno partecipato ad un pranzo etnico a base di specialità tipiche dei paesi di provenienza di alcune delle colf e badanti presenti.
Una splendida occasione per dimostrare l’importanza dell’armonia nei rapporti tra famiglie e lavoratrici e della passione profusa nel lavoro.