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13 dicembre 2018

Lavoro domestico: il "nero" fa perdere allo Stato oltre 3 miliardi

Oltre tre miliardi. A tanto ammonta il buco fiscale causato dalla mancata regolarizzazione delle colf e badanti. Nello specifico si parla di 600 milioni per reddito da lavoro non dichiarato (Irpef) e 1,8 miliardi di contributi previdenziali non versati (Inps). Il mancato gettito ovviamente pesa sulle casse dello Stato.

Questo è uno dei tanti problemi causati dalla presenza di lavoro nero, che colpisce 6 lavoratrici su 10 e che rende necessario un veloce cambio di rotta per regolarizzare un settore che sarà sempre più fondamentale anche in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione.

Per chi vuole approfondire, cliccare qui

25 giugno 2018

Divieto della busta paga in contanti: esclusi i lavoratori domestici

A partire dal 1° luglio entra definitivamente in vigore la nuova norma, prevista nell'ultima legge di bilancio, che prevede l'obbligo di tracciabilità degli stipendi dei lavoratori, vietando l'uso del contatnte per pagare le retribuzioni. La legge si è resa indispensabile per impedire a molti datori di lavoro di corrispendere, in realtà, meno rispetto a quanto previsto dal contratto.

Sono però esclusi da questa nuova normativa i lavoratori domestici come appunto le colf e le badanti, per le quali la legge che vieta la busta paga in contanti non potrà applicarsi.

4 luglio 2017

Domestic Workers speak: la storia di Ruth Khakame

Una nuova testimonianza contenuta nel libro "Domestic Workers speak: a global fight for rights and recognition". Questa volta si parla del Kenya e delle terribili condizioni in cui giacciono tantissime lavoratrici e lavoratori domestici. Tra questi, la voce narrante del capitolo, Ruth Khakame, che ricorda la sua parabola : dapprima assunta presso una famiglia senza alcun tipo di diritto e sottoposta ad abusi e privazioni di ogni genere; poi, lentamente, l'avvicinamento ai sindacati del suo paese che l'ha vista diventare leader del Kudheina (Kenya Union Domestic Hotels, Educational Institutions, Hospitals and Allied Workers).

Di particolare intensita la riflessione finale contenuta nel brano in cui l'autrice afferma che "...i lavoratori domestici dovrebbero essere considerati con grande dignità e rispetto, poichè sono anche esseri umani e lavoratori da trattarsi con grande equità".

3 maggio 2017

Come recuperare nel 730 il bonus di 80 euro

In merito al bonus di 80 euro per colf badanti 2017 occorre sapere che ne ha diritto chi abbia un reddito complessivo compreso tra gli 8.000 e i 26.000 euro annui. E' fondamentale inoltre aver lavorato almeno 12 mesi.

Per tutti coloro che hanno un datore di lavoro che non è un sostituto d'imposta, possono recuperare quanto spetta con il bonus Renzi, presentando la dichiarazione dei redditi 2017 tramite modello 730 2017 o Redditi 2017.

Per maggiori dettagli sulle corrette modalità di richiesta, inviatiamo alla lettura di questo articolo, oppure a fissare un appuntamento presso uno degli sportelli Caf-Acli per acquisire maggiori informazioni.

9 febbraio 2017

Ancora troppo lavoro nero nel settore domestico e di cura

Prendiamo spunto da un articolo pubblicato ieri sul Sole24Ore in cui viene affrontata una delle piaghe che maggiormente afflige il settore domestico e di cura: il lavoro nero. In tema di colf e badanti, le famiglie italiane muovono un giro d'affari di oltre 7 miliari di euro. Altrettanti, però, sono quelli generati dalle prestazioni irregolari che di fatto rappresentano soldi sottratti alle casse pubbliche. 

Le associazioni datoriali, Domina nel caso specifico dell'articolo, denunciano queste situazioni che espongono le lavoratrici e i lavoratori ad una evidente sotto-tutela dei loro diritti. Esiste poi anche il lavoro grigio, quello cioè in cui vengono riconosciute solo una parte delle ore effettivamente lavorate. Del resto le irregolarità si alimentano di reciproche convenienze: le famiglie pagano meno e sono libere da vincoli, mentre le assistenti familiari rinunciano ad un insieme di garanzie e di tutele in cambio di una paga più vantaggiosa, finendo comunque poi per rimetterci. Una classica guerra tra poveri rispetto alla quale la politica non ha trovato ancora nessuna soluzione soddisfaciente.

Eppure le proposte non mancano. Anzitutto una defiscalizzazione del lavoro domestico che spingerebbe le famiglie a regolarizzare colf e badanti, facendo emergere il sommerso. E' inoltre importante assicurare a queste le dovute garanzie previdenziali onde evitare di ritrovarci, tra non molti anni, un esercito di colf e badanti - quasi un milione - in condizioni di assoluta indigenza perchè sprovviste di pensione, o con una pensione ridotta ai minimi termini.

Per questo è fondamentale rilanciare una battaglia per dire basta ai diritti negati nel lavoro domestico e di cura!

23 gennaio 2017

Pubblicata la tabella dei minimi retributivi 2017

Pubblichiamo la tabella dei minimi retributivi 2017, relativa alle retribuzioni minime del settore domestico per l'anno in corso e i valori del vitto e alloggio convenzionale.
I minimi retributivi sono in vigore dal 1° gennaio 2017

Clicca di seguito per visualizzare la TABELLA DEI MINIMI RETRIBUTIVI 2017

20 dicembre 2016

Quando la badante sta male

Un altro articolo di Gabriella Meroni, pubblicato sul giornale on-line Vita, che attinge ai dati pubblicati nella ricerca "Viaggio nel lavoro di cura" promossa dalle Acli Colf.

Partendo dalla riflessione sui ritmi di lavoro delle badanti, costrette spesso a lavorare 9 ore al giorno per sei giorni la settimana, si evidenziano le grandi difficoltà che queste incontrano. Non solo, in molti casi, un mancato riconoscimento dei contributi previsti, ma anche una paga tendenzialmente bassa (4 euro la paga oraria mediana).

Ai tanti compiti che la badante è chiamata a ricoprire, si aggiungono anche le difficoltà di carattere psico-fisico. Come infatti emerge dallo studio, il 68,6% delle intervistate dichiara di soffrire di mal di schiena, mentre il 40,6% lamenta altri dolori fisici. Da non sottovalutare il logoramento psicologico: oltre il 39% soffre di insonnia, mentre il 33% confessa di avere addirittura disturbi legati all'ansia e alla depressione.

30 novembre 2016

Avviato a Varese il corso per assistente familiare

Le Acli Colf di Varese, con la collaborazione di Fondazione Enaip e lo Sportello Incontra Lavoro del Patronato, ha avviato un corso gratuito per assistente familiare rivolto a tutte le persone che hanno raggiunto la maggiore età, disoccupate ed occupate, con una sufficiente comprensione dell'italiano.

Il corso è articolato in un modulo della durata di 40 ore suddiviso in quattro mattine, dalle 9 alle 13. Il primo appuntamento si è tenuto lo scorso 29 novembre, mentre l'ultimo sarà il 16 dicembre 2016. Per chi non avrà trovato un'occupazione, seguirà una seconda parte del corso formata da 140 ore che permetterà una formazione più approfondita e la possibilità di essere iscritti nell'albo regionale della Lombardia.

I colloqui di selezione sono stati svolti da Enaip: a Varese è stata costituita una classe di 24 partecipanti, tra donne e uomini, i quali hanno aderito con grande entusiasmo.

14 novembre 2016

Pubblicato il nuovo rapporto dell'ILO sul lavoro atipico

L'ILO ha promosso un nuovo rapporto sul lavoro atipico richiamando l'attenzione sulla necessità di attuare riforme legislative  e di politica del lavoro per poterlo migliorare.

Dallo studio emerge che il lavoro atipo è una costante sempre più diffusa nel mondo. Questo purtroppo comporta, da parte dei lavoratori come ad esempio quelli domestici e di cura, l'evidente difficoltà ad esercitare i loro diritti fondamentali, ad accedere alle prestazioni sociali ed alla formazione. Inoltre, tra i lavoratori atipici, gli indici di infortunio sono più alti.


Quattro le raccomandazioni avanzate dal rapporto:
  1. Colmare le carenze legislative
  2. Potenziare la contrattazione collettiva
  3. Rafforzare i sistemi di protezione sociale
  4. Attuare politiche del lavoro e sociali.
Per approfondire la lettura del rapporto, cliccare qui