31 marzo 2015

L’infortunio della colf va denunciato entro 2 giorni

La mia colf, mentre stava pulendo un vetro, è scivolata dalla scala e si è fatta molto male ad un ginocchio. 
All'ospedale le hanno dato 15 giorni di prognosi, che cosa devo fare per denunciare l’infortunio?
Nel caso di infortunio occorso dalla lavoratrice “in occasione” del lavoro svolto e giudicato guaribile oltre i tre giorni, il datore di lavoro deve inoltrare apposita denuncia di infortunio, sia all’INAIL che all’Autorità di Pubblica Sicurezza, entro due giorni dal ricevimento del primo certificato medico o del referto del Pronto Soccorso oppure, in caso di pericolo di morte, entro 24 ore anche con telegramma o fax.
Ciò indipendentemente da ogni valutazione circa l’esistenza o meno dei presupposti di legge previsti per l’indennizzabilità: sarà poi l’INAIL che valuterà il caso e le circostanze in cui è avvenuto il sinistro.
La denuncia all’INAIL deve essere fatta inviando il modello 4 bis Prest (www.inail.it)  seguendo le relative istruzioni (www.inail.it) recentemente rinnovato dall’Istituto in alcune sue componenti, allegando il certificato medico consegnato dalla lavoratrice. 
Per i datori di lavoro domestico non è previsto l’obbligo di invio telematico, per cui ben può essere utilizzato il modello cartaceo, da consegnare direttamente allo sportello dell’Istituto o tramite raccomandata a/r (ai fini del rispetto dei termini fa fede il timbro di consegna all’ufficio postale). 
Per chi ha dimestichezza con i mezzi informatici è possibile utilizzare la PEC, rinvenibile sul sito istituzionale (http://www.inail.it) alla sezione “posta elettronica certificata” o chiamando il contact center 803.164 inps/inail.
Una copia della denuncia infortunio inviata all’Inail, deve essere trasmessa anche all’Autorità di Pubblica sicurezza del comune in cui è avvenuto l’infortunio: nei capoluoghi di provincia il Questore è anche autorità locale di pubblica sicurezza; negli altri comuni a ricoprire questo ruolo sono i funzionari preposti ai Commissariati di polizia; ove non siano istituiti tali commissariati, le attribuzioni di autorità locale di pubblica sicurezza sono esercitate dal Sindaco nella sua qualità di ufficiale del Governo.

In caso di denuncia mancata, tardiva, inesatta oppure incompleta, è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa (articolo 53, Testo Unico 1124/1965 e successive modifiche e integrazioni) del pagamento di una somma di denaro, quantificata – secondo il disposto dell'art. 1, comma 1177, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 – in un importo variabile da un minimo di € 1.290,00 ad un massimo di € 7.745,00.

25 marzo 2015

Se la colf sbaglia paga il datore di lavoro


Ho assunto una colf per le pulizie di casa. Una mattina, mentre stava sistemando i fiori sul terrazzo, ha urtato un vaso, che è accidentalmente caduto sopra l’automobile del vicino, parcheggiata proprio sotto. Il vicino adesso mi chiede di risarcirgli il danno, che devo fare?
Ai sensi dell’art. 2049 del codice civile “i padroni sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti”.

Nel nostro ordinamento, in questo caso, si configura, dunque, una responsabilità indiretta, ovvero una sorta di “responsabilità oggettiva”, che espone a obbligo di risarcimento anche persone diverse da coloro che hanno commesso direttamente e personalmente l'illecito: quando una collaboratrice domestica commette un illecito nello svolgimento dei compiti a lei affidati, il datore di lavoro, è chiamato a risponderne, essendo ritenuto “responsabile” in via indiretta e oggettiva.


La responsabilità posta a carico del datore di lavoro ha per necessario presupposto la sussistenza della colpa del lavoratore domestico, ovvero il mancato utilizzo del grado di attenzione e prudenza normalmente richiesto nell’attendere alle proprie funzioni e attività, con la conseguenza che nel caso di dimostrata impossibilità del lavoratore di evitare il danno, ad esempio per caso fortuito o forza maggiore, ovvero forze estranee contro cui lo stesso nulla avrebbe comunque potuto fare, anche il datore di lavoro andrà esente da ogni responsabilità.
Per far fronte a tale tipo di responsabilità è necessario stipulare un’idonea assicurazione per responsabilità civile contro terzi.

24 marzo 2015

Verso Utopica ... con Aleida Che Guevara

In occasione di Utopica, tradizionale appuntamento biennale delle Acli Torinesi in collaborazione con l’ARCI e con Solidarietà per il Guatemala Onlus, serata formativa e culturale sui temi della povertà globale, della fraternità e della solidarietà, le Acli Colf hanno avuto modo di presentarsi con la figlia del Che Guevara, Aleida impegnata a Cuba e in America Latina in vari progetti di sviluppo rivolti in particolare a minori e disabili.
Ascoltare Aleida ci ha permesso di sentire vicino la storia di popoli, di cui spesso non si parla, che sono molto vicini alla realtà delle nostre lavoratrici di provenienza latinoamericana, ci ha dato modo di capire quanto sia importante costruire attraverso la partecipazione attiva delle comunità percorsi di solidarietà tra i popoli. Serata accompagnata da buona musica e allegria, che ci caratterizza come associazione.


23 marzo 2015

Donne che non parlano di integrazione ... la fanno!

Il primo incontro del Coordinamento Regionale ACLI Colf Piemonte, composto dalle Province di Biella, Novara e Torino, ha programmato un percorso di aggiornamento formativo itinerante rivolto alle/ai componenti dei rispettivi Direttivi Provinciali, alle Province Acliste Piemontesi 
Il Primo incontro si è tenuto Sabato 14 marzo 2015 Presso la sede Provinciale ACLI di Novara su “Diritti e doveri nel rapporto di lavoro”. 
Donne che con semplicità non 'parlano' di integrazione ... ma la fanno veramente.


18 marzo 2015

Domestic workers' rights: let's keep the momentum

Link Video
Sono circa 53 Milioni i lavoratori domestici nel mondo, e solo pochi di loro sono tutelati da una legge. Nel 2011 come sappiamo l'ILO ha adottato la Convenzione n.189 per proteggere i diritti di lavoratrici e lavoratori domestici, promuovere l'uguaglianza di opportunità di lavoro e trattamento, e migliorare le loro condizioni di vita e lavoro.
Ad oggi sono 17 i paesi che hanno ratificato la convezione. Ma bisogna procedere affinché vi sia maggiore consapevolezza dei diritti che hanno le donne e gli uomini che svolgono questo lavoro, un lavoro spesso invisibile, come invisibili sono le situazioni di sfruttamento e abuso che faticano ad essere denunciate e portate al di fuori delle pareti domestiche.
Lavoratrici/ori super sfruttati, mal nutriti, mal pagati, privati dei loro documenti: una schiavitù invisibile ma che esiste! L'Italia ha ratificato la convenzione ma molti paesi possono iniziare a promuovere questo cammino di giustizia e legalità.

L'ILO ha promosso un nuovo video per promuovere la lotta contro gli abusi. Clicca qui per Guardare il video 

Very few of the estimated 53 million domestic workers worldwide are covered by labour laws. In 2011, the ILO's Member States adopted the Domestic Workers' Convention (N°189) to protect their rights, promote equality of opportunity and treatment, and improve working and living conditions. So far, 17 countries have ratified this convention. Let's keep the momentum!

17 marzo 2015

TFR in busta paga: non per colf e agricoli

Come sappiamo il Jobs Act ha introdotto delle novità anche sul Tfr. Dal primo marzo infatti le quote del trattamento di fine rapporto (di norma liquidato alla cessazione del rapporto lavorativo) che sono maturate, potranno essere liquidate mese per mese.

I lavoratori possono scegliere dunque di avere il tfr in busta paga e una volta che si sia scelta tale opzione la liquidazione mensile del Tfr, sarà irrevocabile fino alla fine del periodo sperimentale, cioè fino al 30 giugno 2018.
Ricordiamo che la novità si applica a tutti i datori di lavoro privati, esclusi agricoli e lavoro domestico. Ed escluse le aziende in crisi ovvero sottoposte a procedure concorsuali.

Per esercitare tale opzione, il lavoratore dovrà avere un'anzianità aziendale di almeno sei mesi. Sul piano fiscale gli importi anticipati in busta paga subiranno una tassazione ordinaria. La somma sarà inoltre esclusa dalla contribuzione e non verrà conteggiata come imponibile per determinare il bonus di 80 euro.
Su TFR colf leggi anche "TFR e ferie non si rateizzano"

14 marzo 2015

Dal diario di Viaggio di Susan e Maria!


Maria e Susan delle Acli Colf cremasche, si sono conosciute in Italia e insieme hanno deciso di intraprendere un viaggio nel Paese originario di Maria, il Perù.
Un'esperienza emozionate e divertente che hanno voluto condividere per testimoniare l'importanza della conoscenza reciproca e della bellezza di scoprire culture, abitudini, gusti diversi e lontani!

Dal diario di Maria... 
Mi chiamo Maria, sono peruviana residente a Crema da tanti anni, e come lavoro sono una collaboratrice familiare. A dicembre per vacanza ero andata a Lima la mia città natale e a gennaio mi ha raggiunto la mia amica cremasca (proprio cremasca!), Susan.
Ero contentissima perché per me è un’emozione veramente bella che qualcuno sia interessato e abbia voglia di conoscere il mio paese, il Perù....
Per continuare a leggere clicca di seguito:
Dal diario di Viaggio in Perù di Susan e Maria - scarica il Diario 
Le foto dal Diario di Susan e Mary

13 marzo 2015

Colf in caso di ferie si paga il vitto e l'alloggio

Lavoro come assistente familiare convivente in una famiglia per € 970,00 mensili. Il prossimo mese ho chiesto i 26 giorni di ferie che mi spettavano, per tornare in Marocco a trovare la mia famiglia. Quale sarà la mia retribuzione per il mese di assenza per ferie?
L’art. 18 del Ccnl stabilisce che “Durante il periodo di godimento delle ferie il lavoratore ha diritto per ciascuna giornata ad una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione globale di fatto mensile. Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell'alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale
Il compenso sostitutivo di vitto e alloggio è una indennità che si aggiunge alla retribuzione contrattualmente pattuita, se la lavoratrice fruisce di vitto e/o alloggio.
E’ fissata annualmente dalla Commissione sindacale che si riunisce appositamente, all’inizio di ogni anno solare, per aggiornare gli importi delle retribuzioni minime, e rappresenta un valore “convenzionale”, che si aggiunge alla retribuzione per calcolare l’indennità di ferie, la tredicesima, il T.F.R.: per il fatto che la lavoratrice usufruisce dell’ospitalità per fini di servizio e ad essa vengono offerti i pasti giornalieri, la sua retribuzione si considera composta anche da questi elementi non monetari.
Potremmo quindi definirlo come un plusvalore, che, naturalmente, non deve essere corrisposto monetariamente, mese per mese, (perché in realtà già se ne usufruisce in natura).
Nel mese di assenza di ferie alla retribuzione “monetaria” di € 970,00 che sarebbero spettate normalmente alla lavoratrice, se avesse regolarmente effettuato la prestazione lavorativa, va aggiunta l’indennità di vitto e alloggio pari, nel 2015, a € 5,44 (indennità giornaliera) x 26 giorni = € 141,44 e quindi percepirà in totale € 1.111,44.
Diversamente accadrà nel caso in cui la colf, pur prendendo un periodo di ferie continui ad usufruire del vitto e dell’alloggio presso l’abitazione del datore di lavoro (magari perché pur essendo in ferie, durante il giorno pranza o cena con la famiglia, oppure torna comunque a dormire la sera): in questo caso il datore di lavoro continua a somministrare il vitto e l’alloggio “in natura”, dando cibo e posto per dormire e allora la retribuzione della colf sarà costituita solo dall’importo monetario di € 970,00.
Leggi di più su: Colf in ferie

11 marzo 2015

Acli fiorentine per promuovere l'aggregazione di colf e assistenti familiari

L'attenzione delle Acli per le Colf nella  provincia  di Firenze si è da sempre contraddistinta per un valido supporto offerto a partire dal Progetto Mondo Colf promosso dalle Acli Colf e dal Patronato Acli, per risolvere le varie problematiche e supportare il rapporto di lavoro domestico.

Proprio da questa esperienza e dall'incontro quotidiano con le lavoratrici e i lavoratori si è sentita l'esigenza di offrire un luogo associativo di incontro dove poter fare emergere e dare risposte a questioni non solo normative o legate al lavoro, ma di natura personale, ovvero maggiormente legate alla vita e permanenza in Italia, alle difficoltà della vita quotidiana, ai sogni e ai desideri che si vorrebbero costruire. 
Per questo giovedì 12 marzo si terrà il primo incontro del Gruppo Acli Colf di Firenze.
Per inaugurare il percorso di avvio del percorso associativo, il gruppo si è posto l’obiettivo di realizzare quattro incontri di approfondimento e formazione in cui si  si chiederà ad esperti di affrontare aspetti importanti inerenti al quotidiano del lavoro di cura dal punto di vista storico, normativo, sociologico.
Il gruppo di base delle Acli Colf fiorentine vuole provare a realizzare un “luogo” di supporto e di aiuto a partire da due aspetti fondamentali: la conoscenza reciproca e la formazione.
Il metodo formativo utilizzato sarà quello  di mettere al centro le persone valorizzando i loro saperi e le loro esperienze, sviluppare una nuova consapevolezza ed elaborare percorsi di impegno personale e sociale condiviso. 

Il lavoro delle Colf risponde a quelle esigenze delle famiglie italiane che non riuscendo a far fronte autonomamente ai propri bisogni di cura e non trovando una adeguata risposta nei servizi sociali si rivolgono in maniera crescente ad una offerta altrettanto crescente di manodopera straniera.
Le lavoratrici domestiche e i lavoratori si occupano delle persone più deboli, degli spazi più intimi svolgendo un lavoro che prevede prossimità, professionalità, fiducia e collaborazione. Appare, quindi, indispensabile prendersi cura di chi offre cura predisponendo percorsi di sostegno e di formazione adeguati.

Al primo incontro, che si svolgerà il 12 marzo 2015 alle 15.15 presso la sede delle Acli regionali in Piazza Indipendenza 3 a Firenze, saranno presenti anche Raffaella Maioni (Responsabile nazionale Acli Colf) e Giuseppe Delle Vergini (regista del viedo documentario “Tra vent’anni… La vita, i sogni, le speranze di colf e assistenti familiari migranti”).


Gruppo Acli Colf Firenze

10 marzo 2015

Il Coordinamento regionale delle Acli Colf del Piemonte in rete per la formazione sul lavoro domestico


Il Coordinamento Regionale ACLI Colf Piemonte, composto dalle Province di Biella, Novara e Torino, ha programmato un percorso di aggiornamento formativo itinerante rivolto alle/ai componenti dei rispettivi Direttivi Provinciali, alle Province Acliste Piemontesi e a chi fosse interessato ad approfondire i temi che verranno trattati.

I tre temi che si andranno ad approfondire sono:

- Diritti e doveri nel rapporto di lavoro - ACLI Colf di Novara.
Sabato 14 marzo 2015 dalle ore 14 alle ore 17. c/o Presso la sede Provinciale ACLI di Novara in Via Donegani, 5. Sarà presente Federica Suardi, segreteria naz.le Acli Colf.
- La solitudine delle lavoratrici: esperienze di vissuto e problematiche annesse- ACLI Colf di Biella. Venerdì 8 maggio 2015 dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Sarà presente Fabio Pettirino, antropologo culturale, collaboratore Acli Colf.
- L’associazionismo: cosa possono fare le ACLI Colf per prevenire la solitudine e il disagio delle lavoratrici- ACLI Colf di Torino. Sabato 4 luglio 2015 dalle ore 10 alle ore 13. Presso la sede Provinciale ACLI di Torino in Via Perrone, 5. Sarà presente Raffaella Maioni, Responsabile naz.le Acli Colf.

Gli incontri saranno tenuti da esperti interni ed esterni al Movimento per promuovere sia le conoscenze tecniche, che la dimensione associativa.
In attesa di incontrarci, un cordiale saluto dalle Acli Colf Piemontesi.

Per maggiori informazioni contattare Laura Malanca, Responsabile Regionale Acli Colf  Piemonte al seguente recapito 011/5712854 oppure scrivere a laura.malanca@acli.it

9 marzo 2015

Le Acli Colf di Verona: “Il benessere degli anziani: approcci psicologici ed educativi”

Le Acli Colf di Verona hanno organizzato la tavola rotonda sul tema: “Il benessere degli anziani: approcci psicologici ed educativi” Giovedì 5 marzo 2015 dalle ore 14.30 Presso Sala Civica “Elisabetta Lodi” Via San Giovanni in Valle 13/b 37129 Verona. Un momento importante perché è stato trattato una questione di estremo interesse per il settore del lavoro di assistenza alla persona. (Link al Programma dell'Incontro).


Il tema della tavola rotonda scelto dalle Acli Colf veronesi si pone al centro di un percorso formativo che ha un duplice obiettivo: - fornire alle assistenti familiari alcune fondamentali nozioni sulla nutrizione e sulla possibile attività fisica per le persone anziane; - riflettere, non solo, sulle fatiche fisiche, bensì soprattutto sul carico di stress e di ansia che, ogni giorno, le lavoratrici devono affrontare nella cura degli anziani siano essi malati e non.


La recente indagine promossa dalle Acli Colf “Viaggio nel lavoro di cura” ha evidenziato che su 867 lavoratrici intervistate, il 42,4% assiste persone non autosufficienti dal punto di vista fisico e mentale. Spesso ciò avviene senza il supporto di altre figure assistenziali come assistenti domiciliari, infermieri/e o assistenti sociali. Infatti il 60% delle lavoratrici afferma di occuparsi da sola dell’assistenza.


Le mansioni che le lavoratrici svolgono, generalmente, si possono distinguere in tre ambiti:
1) cura e assistenza (aiuto per alzarsi/ coricarsi, somministrazioni pasti, igiene personale, compagnia/ accompagnamento, sorveglianza diurna/ notturna);
2) mansioni domestiche (preparazione pasti, lavare, stirare, pulizia casa);
3) para sanitarie e para infermieristiche (iniezioni, misurare la pressione, curare piaghe da decubito, somministrazione farmaci, controllo scadenze, attività fisico-terapiche, controllo glicemia, capacità di dialogo finalizzato al mantenimento vigile della mente).
Il modello di lavoro delle assistenti familiari è quello individuale, privo di legami sociali e professionali, è un microcosmo composto da lavoratrice, assistito/a, famiglia – datore di lavoro. I tre soggetti, o due se la famiglia non c’è, devono stabilire da soli l’equilibrio relazionale del servizio. Un equilibrio fragile fatto spesso di ansie e stress, dove i conflitti interpersonali si riflettono subito nel rapporto di lavoro senza alcun filtro. Diventa difficile distinguere quando le questioni si possono risolvere con un’intesa umana e quando invece esse hanno valenza contrattuale. Tale situazione influisce sulla salute delle lavoratrici e provoca un inesorabile logoramento psicologico, che secondo l’indagine citata, interessa il 39,4% delle intervistate.
Ridurre gli effetti negativi del burnout è fondamentale per promuovere relazioni di lavoro che, almeno, non aggiungano sofferenza a sofferenza. Il percorso formativo nasce dall’esigenza di supportare le lavoratrici nel loro carico di lavoro con gli anziani, di fornire loro elementi di capacità di lettura delle situazioni personali di disagio e di bisogni delle persone accudite che a volte hanno perso la capacità cognitiva e l’autosufficienza fisica, determinando l’incapacità di badare a se stessi.
Un momento formativo nel quale le Acli Colf “si prendono cura di chi cura” mettendo il lavoro delle assistenti familiare a confronto con altre professioni che in altri ambiti e con altri approcci sono a contatto con le stesse problematiche vissute nell’ambito dei servizi domiciliari e/o residenziali degli anziani.
Programma:
Saluti di:
- Avv. Italo Sandrini, Presidente Provinciale ACLI
- Giuseppe Platino, Segretario Provinciale FAP Acli
Intervento di:
- Avv. Luigi Ugoli, Consigliere Comunale PD già Presidente ACLI di Verona
Tavola rotonda coordinata da:
- Claudia Alemani, Supervisore pedagogico Università Milano Bicocca
Intervengono:
- Davide Martani, Responsabile area educativa - riabilitativa Fond. Moroni –GREG –
- Cristina Martini, Psicologa di indirizzo clinico
- Daniela Sambenati, Responsabile di strutture residenziali IAA
Conclusioni di Clorinda Turri, Segretaria Provinciale Acli Colf

8 marzo 2015

8 marzo 2015 Una poesia dedicata alla ... Donna

Donna
di  Namestnic Galea - Acli Colf Padova

Donna, è un pane, che fa vivere tutti senza fame!
Donna, è una luce, che scalda tutti!
Donna, è una forza, un potere, che può mantenere la pace nel MONDO!
Donna, è un fiore dai bei petali colorati, e una pianta che sa curare!
Donna, è la musica, che fa la vita più bella e piena di dolcezza!
Donna, è un profumo della natura!
Donna, è una chiave che apre tutto con l'amore, che sa dare!
Donna, sei come la primavera: attesa, amata, desiderata!

Tanti Auguri! Oggi è la Festa dell’8 Marzo …
… e sia la nostra vista sempre una gioiosa festa!



7 marzo 2015

Un sogno chiamato Italia...


Il Circolo Acli Colf "Piccolo Grande Mondo" di Trieste con le Acli di Trieste hanno continuato il nostro viaggio nel lavoro di cura, intervistando le loro lavoratrici e assistenti familiari che vivono e lavorano nel nostro Paese. .

Le testimonianze di Marie, Alicya, Vesela, Anita, Olga, Mariya, Vanessa, Ganna ... con le loro parole ci raccontano le loro emozioni, sogni e come si immaginano tra vent'anni ... a partire da Trieste!

Video Un sogno chiamato Italia...
... ci sono aspetti positivi in Italia... c'è la libertà ...
... mi sento un po' in mezzo... non più del mio paese... ma purtroppo neanche italiana ...
... La vecchiaia da noi è un prestigio ...
... Sognare??? ma la realtà a questo ...
... uno dei miei sogni è ... girare il mondo!

5 marzo 2015

Colf: gli straordinari domenicali sono maggiorati


Abbiamo assunto un’assistente familiare per mia madre che ha bisogno di assistenza continua, offrendole anche vitto e alloggio. Come possiamo sopperire alle esigenze di assistenza continua, nei giorni di riposo della lavoratrice?
 
L’art. 14 del Ccnl stabilisce che per i lavoratori conviventi il riposo settimanale debba essere di 36 ore complessive:
- 24 ore, quindi un giorno intero (compresa la notte), coincidente obbligatoriamente con la domenica: al comma 3, dello stesso articolo, si specifica che “il riposo domenicale è irrinunciabile”;
- 12 ore, coincidente in un giorno infrasettimanale da scegliere in accordo tra le parti e da indicare nella lettera di assunzione, in cui il lavoratore non deve lavorare per un numero di ore superiore alla metà di quelle che costituiscono la durata normale dell'orario di lavoro giornaliero: se l’orario di lavoro giornaliero è fissato in 8 ore, il giorno di riposo infrasettimanale il lavoratore dovrà lavorare non più di 4 ore.

4 marzo 2015

Acli Colf Padova incontro su: Come e quando posso andare in pensione in Italia?


Le Acli Colf di Padova, in occasione della giornata internazionale della Donna, domenica 8 marzo vi invitano a partecipare ad un incontro che si terrà presso la Casa del Clero, Via S.Girolamo 25 (Vicino al Duono di Padova), a partire dalle ore 15.00, su un tema molto importante per le lavoratrici domestiche straniere dal titolo:

Come e quando posso andare in pensione in Italia?
Lo straniero che torna a casa e la sua pensione negli uffici del Patronato Acli all'estero
Interverrà all'incontro Nicola Savioli – Patronato Nazionale e Presidente PAT ACLI in Moldavia

Al termine dell’incontro è previsto un momento di dialogo, confronto e ... di Festa per celebrare insieme la gionata della DONNA     

L’incontro è promosso nell’ambito delle iniziative programmate dall’Associazione ACLI COLF per l’anno 2015. Per maggiori informazioni e per contattare l’Associazione (dalle 16 alle 20): 
3472252614 (Ajka)  - 3281187959 (Irina) - natalia.blajin@acli.it  

Programma incontro

3 marzo 2015

Speranze dal Libano! Il primo sindacato per lavoratrici domestiche straniere


In Libano germogli di speranza per i diritti, grazie alla nascita di un sindacato di lavoratrici domestiche straniere!
350 donne, per la maggioranza immigrate, difenderanno i loro diritti a Beirut, per ottenere un lavoro dignitoso promuovendo l'abolizione del "patrocinio legale", vigente in tutto il Medio Oriente


Per approfondire clicca su Libano: primo paese ad avere un sindacato
Leggi di seguito (traduzione da publico.es/internacional)
"In Libano i lavoratori immigrati sono invisibili. In questo paese, non siamo niente. Ma siamo qualcuno per le nostre famiglie e il nostro paese ", dice Gemma Solo con enfasi. Una dozzina di donne provenienti dalle Filippine, Sri Lanka, Bangladesh, Camerun, Etiopia e Costa d'Avorio concordano! È la motivazione profonda che le ha portate a riunire altre 350 donne che hanno deciso di organizzarsi (di Domenica il loro unico giorno libero) per promuovere e dar vita al primo sindacato per i lavoratori domestici, presente non solo in Libano ma in tutto il Medio Oriente.

2 marzo 2015

Assaggi ... verso Expo 2015

Il 16 giugno 2015, in occasione della Giornata Internazionale delle Lavoratrici e Lavoratori domestici, le Acli Colf quest’anno realizzeranno un convengo dal titolo “Lavoro di cura, nutrimento per la vita” (Care work, food for life).

Per prepararci a questo nostro appuntamento, che realizzeremo in collaborazione con Caritas Internationalis, Premio Lingua Madre e Patronato Acli, e che segna una tappa importante per la promozione dei diritti dei lavoratori domestici a livello globale, iniziamo ad approfondire un po’ le tematiche che legano lavoro di cura - al cibo - diritti ...  Per fare ciò inviamo dei materiali e degli appuntamenti che di seguito condividiamo con voi.

… Partiamo da uno studio promosso dalle le Acli Colf di Biella e realizzato da Fabio Pettirino, antropologo culturale, dal titolo "L'incerto convivio. Considerazioni etnologiche sull'ambito alimentare nel contesto del lavoro di cura domiciliare nel biellese". Un lavoro di analisi svolto con l’obiettivo principale di far luce sulle rappresentazioni e sulle pratiche che ruotano intorno alla preparazione ed al consumo del cibo in una situazione lavorativa che prevede la coresidenza tra assistente familiare ed anziano nell’ambito professionale della cura domiciliare.
(Clicca qui per scaricare il testo de "L'incerto convivio")

… spostandoci su Milano ricordiamo il percorso formativo promosso dalle Acli Colf di Milano “Storie di noi. Condividere spazi di vita”. Accompagnato da Francesca Camparotto, il percorso intende creare uno spazio aggregativo dove si condividono storie di vita attraverso un percorso autobiografico legato al lavoro di cura, che ponga attenzione al riconoscimento della propria identità e cultura di origine … magari proprio attraverso il cibo. (Clicca qui per veder il  Percorso racconto autobiografico )

… E ancora cogliamo il suggerimento arrivato dalle amiche del Concorso Lingua Madre per approfondire come “il buon cibo può essere la differenza tra esistere e vivere. Cucinare con amore può rivelare un sentimento più delle astratte parole”. E così con il suo saggio Laura Malaterra, “Ricordi di cibo, il cibo dei ricordi” ci accompagna nel suo mondo il cui "Il cibo Il cibo se lo sappiamo coccolare è ben più di un alimento, accompagna la vita e pervade i nostri sensi" (ed.iRobin&sons). (Clicca qui per leggere la Scheda del libro)

 ... e per concludere questi nostri assaggi...
... l’8 marzo 2015, Giornata internazionale e festa della donna, Caritas Internationalis e Fidel Goetz Foundation assegneranno due premi per onorare il ruolo delle donne nella lotta contro la fame nel mondo. Il premio “Seminatrici di sviluppo”. Il premio andrà ai progetti che hanno evidenziato il contributo delle donne per garantire e migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie e comunità. Per approfondire Premio seminatrici di Sviluppo

Gustiamoci queste letture per iniziare a prepararci al nostro appuntamento annuale sapendo che per fare un buon piatto … così come nella vita di ogni giorno..., ci vogliono buoni ingredienti, ma soprattutto tanto amore, passione e fantasia.

Buona lettura!