Invitiamo alla lettura di questo articolo molto intenso pubblicato ieri su "Avvenire".
La riflessione prende spunto dal termine "badante", spesso utilizzato in una accezione negativa, quando non addirittura sprezzante nei confronti di chi, invece, svolge un lavoro prezioso, in cui affetti, emozioni, culture si intrecciano tra loro in una modalità complessa.
Spesso non sappiamo narrare e comprendere la complessità, limitandoci a giudizi sommari e negativi attraverso i quali non cogliamo le mille sfumature di un ruolo - quello della badante appunto - che si riveste di un significato ben più ampio di quanto si possa generalmente considerare.
La riflessione prende spunto dal termine "badante", spesso utilizzato in una accezione negativa, quando non addirittura sprezzante nei confronti di chi, invece, svolge un lavoro prezioso, in cui affetti, emozioni, culture si intrecciano tra loro in una modalità complessa.
Spesso non sappiamo narrare e comprendere la complessità, limitandoci a giudizi sommari e negativi attraverso i quali non cogliamo le mille sfumature di un ruolo - quello della badante appunto - che si riveste di un significato ben più ampio di quanto si possa generalmente considerare.
(Rassegna Stampa. Da "Avvenire" : "Un altro nome per le badanti")