Arriva da Hong Kong la notizia di una protesta, allestita da quasi tremila lavoratrici e lavoratori domestici, scesi in piazza lo scorso 1° maggio per protestare contro i turni di lavoro massacranti, per chiedere un regime pensionistico universale e per una migliore regolamentazione degli orari di lavoro.
Attualmente, infatti, i lavoratori domestici sono esenti dal salario minimo per ogni ora svolta e hanno invece una retribuzione forfettaria che non tiene conto delle ore effttivamente lavorate, le quali spesso superano le 14 ore giornaliere. Turni esasperanti che solo nel 2016 hanno portato alla morte di oltre 130 lavoratori domestici.
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