Famiglie sempre più indebolite e sole di fronte ai bisogni di assistenza e cura, che faticano a occuparsi dei propri cari, che hanno meno risorse ... e anche meno prospettive.
Insieme alle difficile situazione che accomuna molte famiglie rispetto alla perdita del lavoro, il taglio alla spesa socio-sanitaria aumenta la situazione reale - e non solo quella percepita - di precarietà.
Già da molto tempo nella loro riflessione le Acli Colf hanno denunciato la necessità di rafforzare le reti della cura, opponendosi al welfare fai da te, familistico e discriminatorio.
Oggi al coro si uniscono sempre più soggetti che ribadiscono la necessità di ripensare ad un welfare inclusivo, universalistico e che riesca a dare forma a nuovi servizi, o meglio a nuove reti di servizi, per rispondere alle nuove necessità di assistenza che hanno le persone anziane, disabili, supportando politiche realmente utili per le famiglie.
Di seguito rimandiamo ad alcuni articoli di interesse per promuovere il confronto:
l'articolo apparso su Repubblica in merito al Rapporto redatto da Censis e Unipol che sostiene la necessità di una nuova integrazione tra pubblico e privato per far fronte alla crisi del welfare Leggi l'articolo,e l'approfondimento di ingenere.it sul Voucher universale di cura: il buono della proposta
l'articolo apparso su Repubblica in merito al Rapporto redatto da Censis e Unipol che sostiene la necessità di una nuova integrazione tra pubblico e privato per far fronte alla crisi del welfare Leggi l'articolo,e l'approfondimento di ingenere.it sul Voucher universale di cura: il buono della proposta