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29 giugno 2018

Milano, un laboratorio teatrale per promuovere la condivisione

Nell'ambito delle attività finanziate con il contributo del 5x1000 anno 2015, sabato 30 giugno 2018, dalle ore 15,30 alle 18,30, le Acli Colf di Milano  promuovono il laboratorio teatrale dal titolo "In viaggio: racconti di migrazione tra miraggio e realtà", che si svolgerà presso la sede provinciale delle Acli in via della Signora 3.

Lo scopo è quello di creare dei momenti di condivisione e di elaborazione dei propri vissuti attraverso il racconto e la forma teatrale, al fine di mettere in relazione “l’umanità”.

Il laboratorio si rivolge in particolare a donne, ma non solo, che ogni giorno lottano per costruirsi un futuro lavorativo dignitoso, mettendole in relazione con il "mondo fuori" che spesso non le conosce  o che le conosce solo come lavoratrici domestiche, ovvero per quell'ultima parte del loro lungo percorso.

La locandina

Il la 

23 maggio 2018

Dal Mondo: in Spagna nasce un osservatorio a sostegno delle lavoratrici domestiche

A seguito della morte di Jeanneth Beltran, badante nicaraguense che come molte altre lavorava in Spagna in condizioni precarie, l'associazione Care Path e l'associazione Territorio Domestico, lo scorso 19 maggio, hanno deciso di istituire un Osservatorio di segnalazione e formazione intitolato alla giovane assistente familiare.

L'iniziativa è nata dall'esigenza di portare alla luce tutte le situazioni critiche subite dalle persone impiegate nel settore domestico e di cura. Da questo punto di vista l'osservatorio si propone di essere uno strumento nelle mani dei lavoratori medesimi, per affermare i loro diritti e combattere ogni forma di sfruttamento.

Per approfondire la lettura, cliccare qui

8 marzo 2018

Dalle Acli Colf buon 8 marzo!

In occasione della Festa delle Donne, le Acli Colf rivolgono i loro migliori auguri a tutte le donne e agli uomini che ogni giorno, nella loro quotidianità, si impegnano per garantire a tutti, in particolare alle persone più fragili e indifese, eguaglianza, pari diritti e dignità.

Come lavoratrici domestiche e assistenti familiari viviamo al pari di tante donne, lavoratrici, madri, mogli difficoltà, umiliazioni, solitudini che spesso fatichiamo anche a condividere. Abbiamo difficoltà a "scendere in piazza" per affermare e ricordare che ci siamo anche noi... (nel nostro caso semplicemente perché non sapremo chi potrebbe occuparsi della persona anziana che assistiamo.. e ci sentiamo responsabili nel non lasciarla sola).
Sappiamo che la nostra è una tensione verso il riconoscimento della nostra dignità come lavoratrici e come persone, per una maggiore giustizia sociale e libertà di scelta. Senza umiliazioni, senza soprusi, senza violenze.

Anche quest'anno condividiamo l'iniziativa globale #Wetoogether  del movimento "Non una di meno", nato per contrastare le diseguaglianze di genere. Oggi si manifesterà in tutto il mondo contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni. E anche noi ci siamo!

Buona Festa della Donna!

7 marzo 2018

#Finchèlavorononcisepari, la nuova campagna del Coordinamento Donne Acli

In occasione della Giornata dedicata alle Donne, che si celebrerà domani, il Coordinamento Donne delle Acli, raccogliendo la denuncia dell'UN Woman (ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere) che evidenzia le forti differenze salariali ancora esistenti tra uomini e donne, lancia la campagna #Finchèlavorononcisepari
Riflettere su tali questioni è importante per promuovere e sostenere cambiamenti culturali che agevolino i tempi di conciliazione tra lavoro e famiglia: favorire l'accesso delle donne al mercato del lavoro, e più in generale la parità di genere, non rappresenta solamente un progresso di carattere culturale, ma anche economico, giacchè è stato calcolato che se ci fosse parità di accesso al lavoro, il PIL aumenterebbe di 7 punti percentuali.

16 gennaio 2018

Violenza, anche le lavoratrici domestiche potranno beneficiare del congedo

Con la legge di bilancio (l. n. 205/2017) anche per le lavoratrici domestiche sarà possibile fruire del congedo per le donne vittime di violenza. Tale inclusione è possibile solo a a patto che la lavoratrice sia "inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, debitamente certificata dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri antiviolenza o dalle case rifugio".

La nuova norma ha modificato la precedente che di fatto escludeva il lavoro domestico dalle disposizioni relative al congedo. Quest'ultimo dà diritto ad astenersi dal lavoro per un massimo di tre mesi, continuando a percepire lo stipendio per intero.

Per usufruirne, bisogna darne comunicazione al datore di lavoro con un preavviso di non inferiore ai sette giorni.

Per maggiori info, cliccare pure qui per leggere l'articolo completo.

5 dicembre 2017

Dal Mondo: lo sfruttamento delle lavoratrici domestiche tanzane in Oman e Emirati

Secondo il rapporto di Human Rights Watch, le lavoratrici domestiche della Tanzania, emigrate in Oman e Emirati per cercare maggior fortuna, sono in realtà trattate come schiave, diversamente da altre lavoratrici provenienti dalle Filippine, dall'Indonesia o dall'India, alle quali viene riservato un trattamento migliore, poichè arrivano da paesi che hanno migliorato le leggi contro lo sfruttamento, godendo pertanto di una migliore protezione giuridica.

Al contrario, le donne dell'Africa orientale sono private dei più elementari diritti: spesso non pagate, costrette a violenze sessuali, picchiate e impossibilitate a espatriare.

I due paesi arabi non hanno approntato alcuna legge in favore del lavoro domestico. Addirittura alle lavoratrici non è consentito cambiare datore di lavoro se la precedente famiglia non è consenziente.

Per chi volesse approfondire, cliccare qui.

29 novembre 2017

Dal Mondo: preoccupante la situazione delle lavoratrici domestiche brasiliane

La condizione delle lavoratrici domestiche brasiliane, in prevalenza donne povere e di colore, è caratterizzata da continui abusi. Se ne parla nel libro "Bianchezza e mascolinità in Brasile. Etnografia di un ceto dominante", scritto da Valeria Ribeiro Corossacz, che ha cercato di aprire uno squarcio sul mondo di queste lavoratrici invisibili, sfruttate e senza storia.

Nonostante negli ultimi venti anni queste donne si siano rese protagoniste di grandi lotte per rivendicare i propri diritti, la loro condizione rimane comunque decisamente precaria. Ciononostante, molto attive sono comunque le attiviste del sindacato delle lavoratrici domestiche, impegnate a diffondere informazioni sui diritti di questa categoria, per combattere le numerose molestie psicologiche e sessuali.

22 settembre 2017

Schiavitù, tra i settori più colpiti quello domestico

Il nuovo rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), dell'Organizzazione Internazionale per la Migrazione  e della Fondazione Walk Free, rileva che la schiavitù è una pratica ancora molto diffusa che solo nel 2016 ha coinvolto 25 milioni di persone, oltre 83 milioni nel quadriennio 2012-2016.

Tra i settori più colpiti, oltre all'agricoltura, quello domestico, che impiega prevalentemente donne, spesso costrette anche a forme di prostituzione sessuale. Fortunatamente alcuni paesi, come il Brasile, hanno cominciato ad interessarsi della questione, inviando ispettori per verificare eventuali casi di abuso. A guidare la lotta contro la schiavitù c'è anche la Gran Bretagna che nel 2015 ha approvato una legge apposita per punire la schiavitù che nello scorso mese ha portato all'arresto di nove persone.

Per approfondire la lettura, leggere qui

7 settembre 2017

Le Acli Colf al convegno dell'IDWF a Beirut

L'International Domestic Workers Federation, cui le Acli Colf si sono recentemente affiliate, perchè come sostiene Raffaella Maioni, "è importante condividere e collaborare con associazioni operanti in altri paesi nei quali la situazione dei lavoratori domestici è ancora più precaria di quelli che lavorano in Italia", organizza per il prossimo 14 settembre a Beirut un convegno dal titolo "Che cosa significa essere un lavoratore domestico in Libano nel 2017. Le trasformazioni demografiche e le implicazioni politiche per il settore".

A questo appuntamento, cui parteciperà Elisabeth Villavert, lavoratrice domestica e membro del Direttivo Nazionale Acli Colf e delle Acli Colf di Milano che ha svolto un'importante esperienza di lavoro in Arabia Saudita e che illustrerà l'esperienza associativa delle Acli Colf, ci si propone di indagare le importanti trasformazioni che stanno investendo i paesi Arabi, e in particolar modo il Libano, dove la bassa natalità e l'alta aspettativa di vita renderanno sempre più centrale il settore di cura.

A tal proposito si sta già formando un mercato del lavoro per soddisfare la crescente domanda di assistenza, ma che però necessita di un'adeguata regolamentazione e di una corretta tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati in questo paese.

Per chi fosse interessato, cliccare qui per leggere il concept note dell'incontro.

27 luglio 2017

A proposito delle proteste in India, un articolo di denuncia contro lo sfruttamento delle lavoratrici indiane

A seguito delle recenti proteste verificatesi in India, i cui riverberi sono ancora presenti, consigliamo la lettura dell'articolo di G. Sampath, dal titolo inequivocabile "It's not help, it's work". Nel testo l'autore condanna fermamente gli abusi che colpiscono le lavoratrici domestiche indiane, il cui lavoro ancora oggi non è riconosciuto. 

L'India ha solo due leggi che, a fasi alterne, riconoscono il lavoro domestico: quella del 2008, sulla sicurezza sociale dei lavoratori non organizzati e la legge sulle vessazioni sessuali delle donne nei luoghi di lavoro.

Sampath evidenzia come il lavoro domestico sia un mercato troppo grande, che impiega numerose persone (si stimano 10 milioni di lavoratori, in prevalenza donne), per non essere regolamentato. Situazione resa ancor più incresciosa dall'aumento della disoccupazione nel Paese. 

L'articolo ricorda inoltre che la Piattaforma Nazionale per i Lavoratori Domestici ha presentato, già nel 2016, un progetto di legge che chiede la registrazione obbligatoria del datore di lavoro e del dipendente presso la commissione distrettuale per la regolamentazione dei lavoratori domestici.

6 giugno 2017

Un incontro organizzato dall'università di Padova per parlare di violenza nel lavoro domestico e di cura

Il prossimo 9 e 10 giugno, presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell'Università di Padova, si terrà il corso di perfezionamento "Violenza di genere. Promozione di reti sociali e progettazione di campagne".

Nell'ambito dell'unità 7 "Violenza, sfruttamento e globalizzazione del lavoro", coordinata da Devi Sacchetto e Francesca Alice Vianello (Università Padova), il 9 giugno, dalle 14 alle 19, l'incontro sarà dedicato al tema della "Violenza/e nel lavoro domestico e di cura". Relatrici della giornata, Raffaella Maioni, Responsabile nazionale Acli Colf e Francesca Alice Vianello.

Il giorno successivo, invece, dalle 10 alle 13, il focus verterà sui "Movimenti delle lavoratrici domestiche e della cura nel mondo: lotte e rivendicazioni" a cura di Francesca Alice Vianello e Sabrina Marchetti (Università Cà Foscari).

L'incontro si terrà presso l'aula 4 - Dip. FISPPA, sede di Sociologia, via Cesarotti 10/12, Padova

5 giugno 2017

Un nuovo articolo parla della ricerca "Viaggio nel Lavoro di Cura"

Un nuovo articolo che parla della ricerca promossa dalle Acli Colf, "Viaggio nel lavoro di cura". Questa volta è Linkiesta a riconoscere il grosso contributo apportato dallo studio pubblicato lo scorso novembre.

Nell'articolo, che ricorda l'importante sforzo realizzato per l'acquisizione dei dati e la loro successiva rielaborazione, viene sottolineato come la figura della badante presenti contorni ancora molto sfumati e condizioni precarie, nonostante la "care economy" , l'economia dell'assistenza, svolga un ruolo sempre più decisivo nelle famiglie italiane, dove il numero delle lavoratrici domestiche, in prevalenza straniere, è cresciuto progressivamente.

Per chi volesse approfondire, cliccare sul titolo dell'articolo di Linkiesta, "Professione badante: tante, straniere, e (ancora) misconosciute" di Valentina Martina

30 maggio 2017

"Sindrome italiana": il male oscuro che colpisce le lavoratrici domestiche

Si chiama "Sindrome Italiana". Colpisce molte badanti dell'est che lavorano, o hanno lavorato, nel nostro paese. Fu diagnosticata, per la prima volta, nel 2005, quando due psichiatri ucraini, Andriy Kiselyov e Anatoly Faifrych riscontrarono in alcune loro pazienti, che erano state lavoratrici domestiche nel nostro paese, un quadro clinico diverso dagli altri. Le due donne presentavano sintomi che poi saranno ritrovati in tanti altri casi simili: cattivo umore, tristezza, perdita di peso, insonnia, addirittura fantasie suicide.

Si comprese allora che quel male oscuro aveva origini sociali, riconducibili al lavoro prestato in Italia, un lavoro segnato da ritmi sfiancanti, solitudine e umiliazioni. Fu pertanto coniato il termine "sindrome italiana" dal nome del paese che, nell'Europa Occidentale, ospita un numero particolarmente significativo di colf e badanti.

A soffrirne, naturalmente, non solo le donne ucraine. Ma anche moldave, rumene, polacche, cioè buona parte delle lavoratrici che si occupano dei nostri anziani e dei nostri cari non autosufficienti. Addirittura è stato stimato che tale patologia colpisce  quasi il 25% di queste lavoratrici "invisibili", spesso private di quel calore, di quel lavoro di comunità e di quel riconoscimento sociale che agevolerebbe il loro pieno inserimento nella società, scacciandone i demoni della depressione.


20 marzo 2017

Un articolo sui rischi psico-fisici del lavoro domestico e di cura

Il tema della salute e dei rischi ad essa connessi nel lavoro domestico e di cura: in questo articolo,   di Francesca Alice Vianello, pubblicato su Ingenere, una indagine sul tema del "mal da lavoro" che trae spunto dal suo contributo contenuto nella recente ricerca delle Acli Colf intitolata "Viaggio nel lavoro di cura".

A seguito infatti degli approfondimenti condotti dalla ricercatrice dell'Università di Padova è emerso un quadro allarmante: esistono, nell'ambito domestico, precisi fattori in grado di minare gli aspetti psico-fisici delle migliaia di lavoratrici e lavoratori impiegati in questo settore. Orari di lavoro che superano di gran lunga le otto ore possono produrre ansia, insonnia, mal di schiena. Patologie acuite dalla co-residenza, ovvero dal dormire presso l'abitazione della persona assistita.

A queste complicanze si aggiunge anche, in molti casi, uno spiccato senso di isolamento dovuto alla lontananza dai familiari e dai propri amici rimasti nel paese di origine. Un altro aspetto che viene indagato nell'articolo sono le violenze subite da molte lavoratrici domestiche: spesso abusi di carattere sessuale, ma anche veri e propri maltrattamenti fisici.

Per la lettura integrale dell'articolo di Francesca Alice Vianello cliccare "Colf e badanti, un lavoro logorante e pericoloso"

13 marzo 2017

Varese, un incontro per dire basta alla violenza sulle donne

Nell'ambito degli appuntamenti contro la violenza sulle donne, le Acli Colf di Varese, insieme ad altre associazioni del territorio, organizzano il prossimo 15 marzo un incontro dal titolo "Il codice penale fra le quattro mura domestiche".

Presso la sala Conferenze Acli, in via Speri della Chiesa 9 a Varese, a partire dalle ore 21, ci si confronterà sui reati endofamiliari, ovvero quelli consumati all'interno delle mura domestiche a danno delle donne.

Alla conferenza, che sarà preceduta alle ore 20.15 da un aperitivo, parteciperanno l'avv. Alessandro Meregalli, l'avv. Paola Bizzozzero ed il Maresciallo Maria Francesca Porretto.

L'ingresso è libero e gratuito.