14 gennaio 2015

Colf: l’omesso versamento Inps è sanabile

Ho dimenticato di pagare i contributi all’assistente familiare di mia madre. Posso regolarizzare il pagamento? Ci sono delle sanzioni da pagare?

Può capitare, nel corso del rapporto di lavoro domestico, di dimenticare una scadenza o addirittura di effettuare un versamento errato in relazione alle ore lavorate e alla retribuzione oraria indicata nel contratto: niente paura è sempre possibile regolarizzare la propria posizione.

Tale regolarizzazione può avvenire d'ufficio o su domanda:
- regolarizzazione d'ufficio: grazie al programma informatico di gestione dei versamenti, l’Inps si “accorge” relativamente presto dell’anomalia emettendo una segnalazione, cui segue la notifica di un avviso di pagamento bonario, con valore di atto interruttivo dei termini di prescrizione, che descrive il dovuto in termini di sanzioni per ritardato pagamento dei contributi e/o di maggiori contributi dovuti a causa dell'errato calcolo;
- regolarizzazione su domanda: nel caso in cui sia il datore di lavoro ad accorgersi di aver versato in ritardo o di aver calcolato in modo errato i contributi dovuti, può presentare un modellochiamato LD15, a seguito della quale l’Inps emetterà una lettera, con la quale sono formalmente richieste le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi. www.inps.it 

Quanto alle sanzioni, se si pagano i contributi in ritardo, al datore di lavoro possono essere levate sanzioni pecuniarie da parte dell’Inps, al tasso vigente alla data di pagamento o di calcolo (attualmente pari al 6,50% su base annua) e per un massimo del 40% sull’importo dovuto nel trimestre o sulla cifra residua da pagare. Questo tasso di interesse si applica a condizione che il datore di lavoro effettui spontaneamente il versamento entro i 12 mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi, prima di contestazioni o richieste da parte di Inps, Inail e Ispettorato del lavoro. Se questo termine non viene rispettato si ricade nel caso dell’evasione contributiva, sanzionata con un’aliquota del 30% in base annua sull’importo evaso nel trimestre.
Per non dimenticarsi le scadenze è bene appuntarsi un bel promemoria!