In Ecuador dal 1° ottobre è iniziata la campagna di iscrizione all'IESS (Instituto ecuatoriano de securidad social), anche per le casalinghe per garantire la sicurezza sociale anche a questa fasce di popolazione, tra le più deboli del paese. Il processo è iniziato a partire dalle beneficiarie del 'Bono de Desarrollo Humano' - Buono di Sviluppo Umano - (BDH), un sussidio che lo stato garantisce alle persone più povere del paese.
In un mese circa 60mila iscrizioni, tanto che entro la fine del 2015 l'Istituto ecuadoriano di sicurezza sociale (omologo dell'INPS italiano) conta di raggiungere i 240.000 affiliati.
Questo è considerato un evento storico che riconosce il lavoro sociale ed economico svolto dalle massaie a casa: versando da 2 a 46 $ al mese, in base al reddito ogni famiglia, sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia.
In un mese circa 60mila iscrizioni, tanto che entro la fine del 2015 l'Istituto ecuadoriano di sicurezza sociale (omologo dell'INPS italiano) conta di raggiungere i 240.000 affiliati.
Questo è considerato un evento storico che riconosce il lavoro sociale ed economico svolto dalle massaie a casa: versando da 2 a 46 $ al mese, in base al reddito ogni famiglia, sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia.
Un evento importante - è stato riconosciuto dai promotori dell'iniziativa - perché riconosce il lavoro sociale ed economico svolto dalle casalinghe, e anche la rappresentante delle lavoratrici domestiche (Asociación de Trabajadoras Remuneradas del Hogar) ha affermato come questo provvedimento sia importante per dare dignità a tutte le donne dell'Ecuador.