Il Ministero
del Lavoro è intervenuto sul nuovo obbligo del certificato penale dei lavoratori da adibire ad attività
con contatti diretti e continuativi con i minori (Dlgs n.39/14), confermando
l'orientamento già espresso dal ministero della giustizia sul fatto che il
nuovo adempimento riguarda esclusivamente
i rapporti di lavoro costituiti a partire dal 6 aprile.
Il ministero spiega che il
nuovo obbligo riguarda i datori di lavoro che impiegano personale per lo
svolgimento di attività professionali che comportino contatti diretti e
regolari con minori, comprese le agenzie di somministrazione qualora dal
relativo contratto di fornitura risulti evidente l'impiego del lavoratore nelle
predette attività.
La dizione «impiego al lavoro» ricomprende anche quelle forme di
attività di natura autonoma che comportino un contatto continuativo con i
minori fra le quali, in primo luogo, eventuali ipotesi di collaborazione, anche
a progetto, associazione in partecipazione ecc.
Sono, invece, esclusi dal
nuovo adempimento i datori di lavoro domestico nel caso di assunzione di
baby-sitter o di persone impiegate in attività che comportino contatti
diretti e regolari con minori. Questo perché il legislatore ha inteso tutelare i minori quando gli stessi sono al
di fuori dell'ambito familiare, ambito nel quale il genitore “datore di
lavoro” può direttamente con maggior efficacia attuare tutte le cautele
necessarie nei confronti del bambino/ragazzo.