31 marzo 2014

Varese 5 aprile 2014: Lavoro domestico, Lavoro dignitoso


Il circolo Acli Colf di Varese e IPSIA Varese condividono, con prospettive diverse, ma convergenti, i temi della pace e dei diritti umani, in particolare dei lavoratori migranti (e non).
In particolare, le Acli colf operano dal 1945 per tutelare le lavoratrici e i lavoratori domestici, informare sui diritti e doveri, per promuovere un lavoro dignitoso a partire da quello domestico; mentre IPSIA si adopera per “intraprendere una puntuale opera di educazione allo sviluppo ed ogni azione idonea a formare i protagonisti di un futuro fondato (…) sul rispetto e la promozione dei diritti umani, sull'implementazione di politiche di interazione dei migranti” e “per promuovere (...) iniziative a sostegno dell'affermazione dei diritti umani individuali e collettivi riconosciuti dalle Nazioni Unite”.

26 marzo 2014

Il contratto di assunzione della colf


Ho assunto una assistente familiare per mia madre non autosufficiente, sono obbligato a stipulare un apposito contratto individuale di lavoro o è sufficiente la denuncia all’INPS dell’assunzione?
L’art. 6 del Ccnl degli addetti ai servizi domestici e familiari prevede che, all’atto dell’assunzione, sia stipulato tra le parti un contratto di lavoro (lettera di assunzione), che deve essere sottoscritto, in duplice copia, dal datore di lavoro e dalla lavoratrice, e scambiato tra le parti.
In esso devono essere indicati:

24 marzo 2014

A Napoli. Donne Migranti e lavoro di cura: Le Acli Colf tra servizio ed associazione

 Lunedì 24 marzo 2014 a partire dalle ore 15.00 si terrà un incontro dal titolo “Donne Migranti e lavoro di cura: Le Acli Colf tra servizio ed associazione” a cura di ACLI Campania.
Tale appuntamento sarà l'occasione per affrontare le questioni delle migrazioni legate al lavoro di cura, portando l'esperienza diretta della nostra associazione.Durante l’incontro interverranno Anna Cristofaro Presidente Acli Campania e componente del Direttivo nazionale Acli Colf, Raffaella Maioni – Responsabile Nazionale Acli Colf, Lidia Obando – Direttivo nazionale Acli Colf, già Responsabile nazionale Acli Colf.

21 marzo 2014

A Il tempo e la storia: “Donne, casa e lavoro: storia delle colf" con R.Sarti

Rai Educational presenta Il Tempo e la Storia, il programma condotto da M.Bernardini, in onda venerdì 21 marzo alle 13.10 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, canale 54 del digitale terrestre e canale 23 Tivù Sat, con una puntata dal titolo "Donne, casa e lavoro: storia delle colf"  (clicca sul link  per vedere il video) con Raffaella Sarti, in cui si parla anche di Acli Colf.
Il racconto dell'Italia dalla seconda metà del Novecento ad oggi con gli occhi delle lavoratrici domestiche. Un lavoro che si svolge tra le mura di casa ma che per molto tempo ha avuto difficoltà ad essere riconosciuto come una vera e propria professione. "Il tema del lavoro domestico è importante perché per secoli, e ancora oggi - sottolinea la storica Raffaella Sarti

20 marzo 2014

Le trasformazioni del lavoro domestico: incontro formativo Acli Colf!

Nell'ultima Assemblea congressuale Acli Colf tenutasi a Roma lo scorso 29/30 novembre e 1 dicembre 2013, sono stati presentati i risultati della prima fase della Ricerca che le Acli Colf hanno promosso con il sostegno del Patronato ACLI e con la collaborazione scientifica dell’IREF ACLI, Ricerca finalizzata a comprendere le trasformazioni del lavoro domestico e di cura alla luce della crisi economica intervenuta negli ultimi anni, nonché ad indagare le reali condizioni di lavoro di chi opera in questo settoreLa fase di start up di questo lavoro (che trovate pubblicata sul nostro blog – sezione Assemblea Congressuale) è stata realizzata attraverso 10 focus group grazie alla collaborazione delle sedi territoriali che hanno contribuito in questo modo alla elaborazione dell’indagine stessa.

19 marzo 2014

Colf e scatti di anzianità

Lavoro come assistente familiare per una signora anziana da circa quattro anni. Visto il lungo tempo trascorso posso chiedere un aumento della mia retribuzione?

In forza dell’art. 36 Ccnl degli addetti ai servizi domestici, a decorrere dal 22 maggio 1972 spetta al lavoratore, per ogni biennio di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un aumento del 4% sulla retribuzione minima contrattuale.
Con il protrarsi del rapporto di lavoro, infatti, la lavoratrice, nel tempo, acquisisce sempre più una migliore “dimestichezza” con le esigenze del datore di lavoro, diventando più autonoma e sicura nello svolgimento dei compiti che gli vengono affidati, facendo acquisire un valore aggiunto al datore di lavoro, che, se la sostituisse, dovrebbe insegnare nuovamente tutto alla nuova lavoratrice.

18 marzo 2014

«Badanti, numero in crescita: lavoro che va valorizzato»

In Italia, e anche a Verona, negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale il numero delle collaboratrici domestiche, le cosiddette badanti. 
Dalle 270mila, a livello nazionale, del 2001 siamo passati a 993mila nel 2012, un aumento del 47 per cento. E si parla sempre di badanti al femminile, perché in effetti la grandissima maggioranza sono donne. E in molti casi i loro diritti di lavoratrici non vengono rispettati. Per questo Acli Colf, la sezione delle Associazioni cristiane dei lavoratori dedicata ai collaboratori domestici, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo «L'ambivalenza del lavoro di cura: faccenda di donne o nodi sociali irrisolti?» alla quale hanno preso parte Corinda Turri, segretaria provinciale di Acli Colf, che ha partecipato alla tavola rotonda insieme a Francesco Roncone, segretario provinciale Fap Acli, Daniela Liberati, coordinatrice servizi sociali a anziani e adulti del Comune di Verona, Claudia Alemani, dell'università Bicocca di Milano, Wanda Tommasi, dell'università di Verona, Francesca Vianello, università di Padova e Raffaella Maioni, segretaria nazionale Acli Colf. 

15 marzo 2014

Educare alla diversità (da Benecomune.net)

(di Antonio Nanni)
Per leggere altri articoli correlati   "Diverso come me"  su www.benecomune.net

13 marzo 2014

Per combattere il "machismo" una ... guida rapida!

Per ricordare che "Io l'8 ogni giorno" e che la questione della parità tra donne e uomini, non è una questione femminile che tanto meno si risolve con la celebrazione della Festa della donna, condividiamo una simpatica guida  “Machismo in riabilitazione” che nasce da un progetto dell’Istituto nazionale delle donne e il Fondo dei popoli delle Nazioni Unite. (tutto in spagnolo!)

11 marzo 2014

Differenza assoluta femminile

(dal sito www.benecomune.net)


(di Monica Vacca)
Il discorso dominante promuove ideali di uguaglianza su un reale sociale profondamente diseguale. Le lotte per i diritti delle donne hanno raggiunto risultati importanti ma il cammino da fare è ancora lungo. Assistiamo all’ascesa della violenza contro le donne e al successo di donne che occupamo posti di potere lasciati vacanti dagli uomini. E si manifesta un paradosso: più l’emancipazione della donna avanza e più l’uomo perde la sua identità. Il percoso da intraprendere è quello di valorizzare la differenza assoluta introdotta dal femminile per amministrare il bene comune, la res pubblica.

10 marzo 2014

Un appello contro la violenza sulle Donne: anche la C189!!!

Di seguito riportiamo l'appello di Amnesty International contro la violenza sulle donne!
Tra i punti dell'appello vediamo come ci sia anche "dare attuazione alla C189 sulle lavoratrici e lavoratori domestici", ma anche le convenzioni relative ai cittadini migranti e alle loro famiglie e alla abrogazione del reato di clandestinità!
Un appello contro barbare espressioni di violenza, drammi e abusi, per promuovere invece nel nostro Paese gesti reali di civiltà.

 (Fonte - sito di Amnesty)
Egregio presidente del Consiglio,
Egregio presidente del Senato,
Egregia presidente della Camera,

8 marzo 2014

Il nostro impegno! Buona Festa della Donna

Il nostro impegno
… Noi ci impegniamo
Non per riordinare il mondo
Non per rifarlo su misura
Ma … per amarlo
(P.Mazzolari, Dal giornale La casa e la vita 1972)

Ieri come oggi le Donne del nostro Movimento Acli Colf si impegnano per la categoria delle lavoratrici e lavoratori domestici con passione e amore!!!

7 marzo 2014

Il Coordinamento Donne Acli per l'8 marzo

Anche le Acli saranno presenti all'iniziativa promossa dal Coordinamento Donne delle ACLI in occasione della Festa della Donna all'incontro che si terrà ad Isernia.

 “Il rapporto vita-lavoro è la nuova frontiera della coesione sociale: a questo cambiamento siamo chiamati tutti, uomini e donne, imprese e istituzioni”. È quanto sostiene in occasione dell'8 marzo Agnese Ranghelli, responsabile del Coordinamento Donne delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Lavoro e famiglia: una conciliazione impossibile? E’ lo slogan scelto dal Coordinamento donne delle Acli per la giornata dell'8 marzo. 

6 marzo 2014

A Verona. Lavoro di cura: faccenda di donne o nodi sociali irrisolti?

Le Acli Colf di Verona promuovono una Tavola rotonda sul tema:
“L’ambivalenza del lavoro di cura: faccenda di donne o nodi sociali irrisolti?
La domanda che pongono è cruciale e pone una questione cruciale su cui è importante soffermarsi e riflettere, ovvero qual è il ruolo che assume il lavoro di cura rispetto ai bisogni delle persone e alle difficoltà di farvi fronte nell’attuale sistema di Welfare?
Alla Tavola rotonda, che si terrà Giovedì 6 marzo 2014 dalle ore 14.30 presso Casa Comune MAG Via Cristofoli, 31/A Verona, parteciperanno:

 Emanuele Caobelli, Vice Presidente Provinciale ACLI
Francesco Roncone, Segretario Provinciale FAP ACLI di Verona
Clorinda Turri, Segretaria Provinciale Acli Colf
Introduce e coordina:
Claudia Alemani, Supervisore pedagogico Università Milano Bicocca
Intervengono:
Daniela Liberati, assistente sociale Comune di Verona
Wanda Tommasi, Università di Verona, comunità filosofica femminile Diotima
Francesca Vianello, Università di Padova
Conclusioni:
Raffaella Maioni, Segretaria Nazionale Acli Colf


Colf e superminimo individuale

Ho assunto un’assistente familiare per assistere mio padre, che ha una invalidità civile che lo rende non autosufficiente. Con lei ho concordato una retribuzione che è superiore ai minimi di circa € 20,00. Visto che i minimi contrattuali sono aggiornati all’inizio di ogni anno, devo aggiungere i € 20,00 alla retribuzione minima, o posso continuare a corrispondere la stessa retribuzione, essendo già superiore ai minimi?

In forza dell’art. 37 Ccnl degli addetti ai servizi domestici, i minimi contrattuali delle colf vengono aggiornati annualmente dall’apposita Commissione, che si riunisce entro i primi mesi dell’anno.
Può succedere, che tra lavoratore e datore di lavoro venga previsto un c.d. “superminimo”, il cui scopo è quello di riconoscere, al primo, una retribuzione superiore rispetto a quella prevista dalla contrattazione collettiva, che sarà dunque il risultato della somma tra minimo contrattuale e superminimo individuale.
Di norma, in caso di aumento retribuivo previsto dalla contrattazione collettiva, il superminimo individuale è assorbibile: in tal senso si sono espresse da tempo numerose decisioni giurisprudenziali secondo le quali sussiste nell’ordinamento un generale principio di assorbimento della maggiore retribuzione individuale, globalmente considerata, in quella successivamente spettante per contrattazione collettiva.
In questo caso, l’aumento retributivo conseguente all’aggiornamento dei minimi, non si somma al superminimo fissato nel contratto individuale, e quest'ultimo si riduce progressivamente. Nel caso di specie, se dall’aggiornamento dei minimi deriva un aumento di € 3,00 della retribuzione, il superminimo da € 20,00 si riduce a € 17,00 con il risultato che la retribuzione globalmente considerata non subirà variazioni, almeno fino a quando gli aumenti contrattuali non ridurranno a zero il superminimo.
Questa regola generale presenta delle eccezioni, e il superminimo non è assorbibile qualora:
  • datore di lavoro e lavoratore stabiliscano espressamente che il superminimo non è assorbibile, con una clausola espressa prevista nel contratto individuale, oppure con comportamenti concludenti: può anche accadere che pur mancando una espressa pattuizione in tal senso, in occasione di precedenti rinnovi contrattuali il datore di lavoro abbia considerato il superminimo non assorbibile, sommandone l’importo alle retribuzioni minime.
  • datore di lavoro e lavoratore abbiano voluto attribuire al superminimo la natura di un compenso speciale strettamente collegato a particolari meriti o alla speciale qualità o alla maggiore onerosità delle mansioni svolte dal dipendente, prevedendone specificatamente tale natura nel contratto.