30 ottobre 2013

Pubblicato un rapporto sull’integrazione dei lavoratori domestici migranti


L’International Labour Office (ILO) di Ginevra ha pubblicato il rapporto in lingua inglese  “Promoting integration for migrant domestic workers in Italy” (Promuovere l’integrazione per i lavoratori domestici migranti in Italia) a cura di Eleonora Castagnole, Ester Salis e Viviana Premazzi dell’ International and European Forum of Research on Immigration (FIERI)

Come si legge nella Prefazione l'ILO si propone di diffondere i risultati sulle questioni più rilevanti e attuali relative alla migrazione del lavoro tra i politici, gli amministratori pubblici, le parti sociali, la società civile e i media con l’obiettivo di contribuire a un dibattito informato sul modo migliore per affrontare le questioni relative alle migrazioni e a un lavoro dignitoso per tutti.


Dopo l'adozione della Convenzione dell'OIL 2011, n.189 (C189) e la sua Raccomandazione 201 sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici, c’è stato un rinnovato interesse da parte degli Stati membri dell'UE e le parti sociali nazionali a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori domestici, non soltanto migranti. Il rapporto è stato perciò commissionato dall'ILO, con il finanziamento del Fondo per l'integrazione della Commissione europea, nel quadro del progetto di ricerca Promuovere l' integrazione per i lavoratori domestici migranti in Europa, attuato  in collaborazione con la Confederazione europea dei sindacati (CES), Forum Internazionale ed Europeo di Richerche sull'Immigrazione (FIERI) , e la Fundación José Ortega y Gasset - Gregorio Marañón (FOYG); con il supporto del Centro per la migrazione e Studi Interculturali dell'Università di Anversa (CEMIS) e l'Istituto Nazionale di Studi Demografici (Ined).

Il lavoro ha analizzato le statistiche nazionali esistenti, una originale raccolta di dati qualitativi e svolto un'ampia consultazione con le parti interessate. In particolare le autrici si sono concentrate sulle "traiettorie del lavoro " dei migranti lavoratori domestici in Italia, esplorando i loro diversi punti di vista, le opinioni e le strategie nella ricerca di lavoro e di integrazione.

Il rapporto si conclude con alcune raccomandazioni per colmare diverse lacune sul piano politico e creare opportunità per i governi europei; indicazioni sono rivolte anche ai datori di lavoro, ai sindacati, e agli altri attori sociali per migliorare l' integrazione e assicurare condizioni di lavoro dignitose ai lavoratori domestici.

L’augurio dei soggetti che hanno partecipato alla realizzazione del rapporto è che esso contribuisca a far capire meglio all’UE e alle singole nazioni l’impatto delle migrazioni e delle politiche di integrazione sul lavoro e la vita non solo dei lavoratori ma anche dei datori di lavoro.