L’International Labour Office
(ILO) di Ginevra ha pubblicato il rapporto in lingua inglese “Promoting
integration for migrant domestic workers in Italy” (Promuovere
l’integrazione per i lavoratori domestici migranti in Italia) a cura di Eleonora Castagnole,
Ester Salis e Viviana Premazzi dell’
International and European Forum of Research on Immigration (FIERI)
Come si legge nella Prefazione l'ILO si propone di
diffondere i risultati sulle questioni più rilevanti e attuali relative alla
migrazione del lavoro tra i politici, gli amministratori pubblici, le parti
sociali, la società civile e i media con l’obiettivo di contribuire a un
dibattito informato sul modo migliore per affrontare le questioni relative alle
migrazioni e a un lavoro dignitoso per tutti.
Dopo
l'adozione della Convenzione dell'OIL 2011, n.189 (C189) e la sua
Raccomandazione 201 sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici, c’è stato
un rinnovato interesse da parte degli Stati membri dell'UE e le parti sociali
nazionali a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori
domestici, non soltanto migranti. Il rapporto è stato perciò commissionato
dall'ILO, con il finanziamento del Fondo per l'integrazione della Commissione
europea, nel quadro del progetto di ricerca Promuovere l' integrazione per i
lavoratori domestici migranti in Europa, attuato in collaborazione con la Confederazione europea dei sindacati
(CES), Forum Internazionale ed Europeo di Richerche sull'Immigrazione (FIERI) ,
e la Fundación José Ortega y Gasset - Gregorio Marañón (FOYG); con il supporto
del Centro per la migrazione e Studi Interculturali dell'Università di Anversa
(CEMIS) e l'Istituto Nazionale di Studi Demografici (Ined).
Il lavoro
ha analizzato le statistiche nazionali esistenti, una originale raccolta di
dati qualitativi e svolto un'ampia consultazione con le parti interessate. In
particolare le autrici si sono concentrate sulle "traiettorie del lavoro
" dei migranti lavoratori domestici in Italia, esplorando i loro diversi
punti di vista, le opinioni e le strategie nella ricerca di lavoro e di
integrazione.
Il
rapporto si conclude con alcune raccomandazioni per colmare diverse lacune sul
piano politico e creare opportunità per i governi europei; indicazioni sono
rivolte anche ai datori di lavoro, ai sindacati, e agli altri attori sociali
per migliorare l' integrazione e assicurare condizioni di lavoro dignitose ai
lavoratori domestici.
L’augurio
dei soggetti che hanno partecipato alla realizzazione del rapporto è che esso
contribuisca a far capire meglio all’UE e alle singole nazioni l’impatto delle
migrazioni e delle politiche di integrazione sul lavoro e la vita non solo dei
lavoratori ma anche dei datori di lavoro.