Partecipazione. Curiosità. Voglia di intraprendere. Queste potrebbero essere le tre chiavi di lettura che hanno caratterizzato il recente corso di formazione, organizzato dalle Acli Colf a Roma e dedicato a volontari e nuovi dirigenti.
Numerose sono state le provincie che hanno deciso di mettersi in gioco e partecipare, nella prospettiva di un maggior impegno sui territori e di un più determinato rilancio dell'attività associativa delle Acli Colf.
Durante il percorso si sono tenute delle lezioni "tecniche" sulle norme che disciplinano la materia del lavoro e il CCNL, grazie ai contributi di Federica Suardi e Marco Calvetto. A Franco Bertin, invece, è toccato un approfondimento sui principi della disciplina previdenziale delle colf.
Non sono però mancati anche momenti di natura più "colloquiale" e associativa: è stato il caso di Emiliano Manfredonia, Responsabile dello Sviluppo Associativo delle Acli, con cui i partecipanti si sono interfacciati presentandosi e offrendo spunti di riflessione condivisa; gli interventi serali di Stefano Tassinari e Paola Vacchina, i quali hanno consentito ai presenti di potersi raccontare e di misurarsi con lo spirito profondo che sin dalle sue origini ha animato il lavoro delle Acli Colf. Inoltre i gruppi di lavoro in cui i corsisti sono stati suddivisi hanno rappresentato un laboratorio nel quale confrontarsi e produrre nuove idee. L'intervento conclusivo, poi, di Gianni Bottalico, Presidente delle Acli Nazionali, ha consentito non solo di riflettere sulle sfide, difficili ed impegnative, che il futuro riserverà, ma anche sullo stretto legame tra l'Associazione e le Acli Colf.