Sono assistente
familiare presso una famiglia di anziani. Mentre stavo occupandomi delle
pulizie di casa ho inavvertitamente rotto un vetro procurandomi una ferita
all'avambraccio, che ha necessitato di un intervento d'urgenza ad un tendine.
Posso fare denuncia di infortunio sul lavoro?
Anche la lavoratrice domestica ha diritto alle
prestazioni INAIL, per gli infortuni sul lavoro, quando l'evento si è
verificato in occasione di lavoro.
In tali casi la retribuzione è assicurata dall’INAIL, a
partire dal 4° giorno di assenza, che verserà al lavoratore l’indennità
giornaliera, che comprende i giorni festivi, a partire dal quarto giorno di
assenza, pari al 60% della retribuzione convenzionale fissata secondo le
tabelle INPS, per i primi 90 gg, che sale poi al 75% per i successivi. Una
volta che la lavoratrice sarà giudicata guarita, l'INAIL valuterà inoltre la
presenza di postumi permanenti dell'infortunio, ovvero la presenza di conseguenze
in qualche modo invalidanti, assegnando un punteggio, cui è legata l'erogazione
di un indennizzo in forma di somma capitale o di rendita annuale, a seconda
della gravità dell'infortunio - www.inail.it
In questo caso resterà a carico del datore di lavoro, il
pagamento dei primi 3 giorni di assenza dal lavoro, quindi l’indennità di
ferie, il TFR e la quota di tredicesima non liquidata dall’INAIL (40% per i
primi 90 gg o 25% per i successivi).
Inoltre, se si è
versato il relativo contributo di assistenza contrattuale, potrà intervenire la
CASSA COLF, che, a determinate condizioni, prevede il pagamento di una
indennità giornaliera in caso di ricovero con o senza intervento chirurgico e
successiva convalescenza certificata dal medico.
In tali casi chi deve effettuare la denuncia di
infortunio sul lavoro non è il lavoratore ma il datore di lavoro che deve inoltrare
denuncia di infortunio sia all’INAIL che all’Autorità di Pubblica Sicurezza
entro due giorni dal ricevimento del primo certificato medico o del referto del
Pronto Soccorso (che deve essere allegato alla denuncia) oppure in caso di
pericolo di morte, entro 24 ore anche con telegramma o fax.
L'unico obbligo a carico della lavoratrice è quello di
provvedere tempestivamente a consegnare al datore di lavoro il certificato
medico rilasciato (di solito) dal Pronto soccorso, in modo che il datore di
lavoro possa adempiere agli oneri di denuncia.