7 novembre 2014

Le colf italiane

(Dalla Rassegna Stampa - Fonte repubblica /economia e finanza)


Il ritratto di un Paese attraverso il suo rapporto con i contributi e la previdenza. E' quello che emerge dal bilancio sociale dell'Inps, che per prima cosa dipinge la situazione di difficoltà nella quale si trovano molte persone uscite dalla fase lavorativa della vita: nel 2013 quasi la metà dei pensionati (il 43,5%, pari a 6,8 milioni di persone), aveva un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro al mese. Oltre 2,1 milioni di pensionati (il 13,4%) aveva un reddito inferiore ai 500 euro mentre quasi il 70% aveva meno di 1.500 euro al mese.

Dai dati si vede anche il Paese che cambia: nel 2013 i lavoratori domestici iscritti all'Inps erano 749.840, con una riduzione rispetto al 2012 di 42.858 unità (-5,4%). Tale riduzione risulta più marcata fra i maschi (-18,6%) che per le donne (-2,8%) ma soprattutto sconta un calo tra gli stranieri (47.098 in meno con un -7,4%). Per i collaboratori domestici italiani si registra un aumento (4.240 unità in più con un +2,8%). Solo il 21% dei domestici è italiano ma in soli due anni la crescita degli italiani tra le colf è stata quasi del 4,0%.

E ancora, un Paese in cui le aziende fanno fatica, motivo per cui la spesa per gli ammortizzatori sociali, al netto dei contributi figurativi, è risultata pari 14.514 milioni, con un aumento di 1.982 milioni (+15,8%) sul 2012. Se a tale importo si aggiunge la spesa per contributi figurativi di 9.077 milioni si ha una spesa di 23.591 milioni di euro (+4,1%). La spesa totale (inclusi i contributi figurativi) è finanziata per il 38,3% dai contributi a carico di imprese e lavoratori e, per il 61,7%, dagli oneri a carico dello Stato.

Le ripercussioni occupazionali sono forti soprattutto per il tracollo degli operai: nel 2013 la consistenza media annua dei lavoratori dipendenti privati (escluso il lavoro domestico e gli operai agricoli) è diminuita di quasi 313.000 unità ma la riduzione è imputabile soprattutto al crollo degli operai (-229.700 con un -3,5%). Nonostante questa contrazione, gli operai sono ancora il 52% dei dipendenti. Naturalmente gli operai non sono solo le tute blu ma anche coloro che hanno questa qualifica nei servizi. I dipendenti privati nel complesso nell'anno erano 11.983.264 (-2,5%).