Dal primo luglio la Croazia è divenuta a pieno titolo Stato
membro dell’Unione europea e i cittadini possono pertanto circolare liberamente
all’interno dell’Unione. Tuttavia il governo italiano, come altri paesi Ue, ha
ritenuto di limitare inizialmente gli ingressi di lavoratori per due anni, fino
al 2015. Tuttavia non sono sottoposti a limitazioni alcune categorie, come i
lavoratori altamente qualificati, gli stagionali, i lavoratori domestici.
Le famiglie italiane che intendono assumere una colf o una
badante croata devono rispettare le stesse procedure previste per l’assunzione
di una colf italiana, comprese le comunicazioni obbligatorie, versando poi i
contributi trimestrali all’Inps.
Le richieste
di nulla osta per le lavoratrici croate già presenti negli uffici competenti
saranno archiviate. Analogamente avverrà per le relative pratiche avviate
nell’ambito dell’ultima procedura di emersione.
Per effetto dell’adesione all’Ue il personale domestico
croato maturerà la pensione con le regole della riforma Fornero, applicando
inoltre i Regolamenti comunitari ed il cumulo gratuito dei contributi versati
in più paesi (totalizzazione)