"Alzheimer, un Reto al Cariño", una
sfida all’amore. Si intitola così il video che Richard, il figlio di un
uomo malato di Alzheimer, ha realizzato per raccontare i gesti
quotidiani e l’amore che lo lega al padre. “Mio padre si guardava allo
specchio, ma non riusciva a capire quello che osservava, salutava la
persona che aveva davanti, 'Ciao buona giornata!' Salutava sé stesso e
ora penso che di fronte a uno specchio non vede nulla”, confida Richard.
Nel video vengono proposti momenti della giornata in cui il padre crede
di essere altrove, quando invece è a casa: allucinazioni, discorsi che
senza senso, persone che esistono solo nella sua immaginazione. Al
toccante racconto di come il figlio assiste suo padre, si sovrappongono
le immagini dell’album di famiglia, quando era il padre ad occuparsi di
Richard bambino. Una tenera storia, in cui la malattia, nel tempo, ha
invertito i ruoli, ma l’essenziale, come l’amore, persiste.
“Bisogna avere cura della sua vita e prendersi delle responsabilità
perché sei tu che decidi, sei un po' come un genitore, è questo quello
che mi è accaduto. Essere il figlio più piccolo e diventare il padre di
mio padre”. Il video è accompagnato da una serie di interventi come
quello dello psichiatra Barry Reisberg che spiega come la caratteristica
funzionale della malattia è esattamente l'ordine inverso di
acquisizione di quelle stesse funzioni che si verificano nel normale
sviluppo umano, questo significa che le fasi della malattia possono
portare a corrispondenti età mentali. Capire il rapporto di ogni fase
legata all’età mentale fornisce una maggiore comprensione della persona,
dei suoi bisogni emotivi e delle cure necessarie nella relazione che si
instaura.
La malattia del “lungo addio” come in tanti chiamano
l’Alzheimer, colpirà in Italia oltre 3 milioni di persone in trent'anni.
(Itati Paulina)
Link al Video (il video è in lingua spagnola)
Link all'articolo su Redattore Sociale