Da stranieriinitalia, riportiamo il caso del Friuli Venezia Giulia rispetto ad una esigua richiesta di quote!!
Link a stranieriinitalia
Roma – 25 gennaio 2011 – Trecento lavoratori stranieri, cento dei quali stagionali.
Tutto qui il fabbisogno di ingressi dall’estero stimato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il 2011. Un’indicazione decisamente al ribasso rispetto al passato (il decreto flussi 2007 assegnò alla regione seimila lavoratori), ma della quale il ministero del lavoro terrà conto nella distribuzione delle quote.
“La stima per il 2011 tiene conto delle diverse richieste delle imprese” ha spiegato l'assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi. A queste si sono aggiunte “le verifiche della presenza o meno sul territorio regionale del lavoratori extracomunitari, dei soggetti giunti sul territorio attraverso i ricongiungimenti familiari o giunti da altre regioni e dei lavoratori comunitari svincolati dal meccanismo dei flussi d'ingresso”.
26 gennaio 2011
21 gennaio 2011
Al via il Corso di formazione per Assistenza a Persone Anziane!!
Anche quest'anno le ACLI Colf di Como promuovono un corso GRATUITO per socie ACLICOLF
presso la sede ACLI provinciale di Como.
Domani 22 gennaio la prima lezione su: chi è l'anziano, quali sono le patologie più gravi, per continuare con incontri in cui si affronterà il tema della corretta igiene della persona, delle diete particolari per le persone con patologie, l'assunzione del cibo o ancora come utilizzare correttamente gli strumenti di lavoro in un'ottica di prevenzione dei rischi.
Esperti interverranno alle lezioni arrichendo questo programma utile per lavoratrici e lavoratori impegnati nel settore del lavoro domestico e di cura.
Le ACLI Colf da sempre promuovono la formazione per questa categoria di lavoratori impegnata nel settore della cura per migliorare la cura delle persone che vengono curate e la cura... di chi cura!!!
Vedi la Brouchure Corso
presso la sede ACLI provinciale di Como.
Domani 22 gennaio la prima lezione su: chi è l'anziano, quali sono le patologie più gravi, per continuare con incontri in cui si affronterà il tema della corretta igiene della persona, delle diete particolari per le persone con patologie, l'assunzione del cibo o ancora come utilizzare correttamente gli strumenti di lavoro in un'ottica di prevenzione dei rischi.
Esperti interverranno alle lezioni arrichendo questo programma utile per lavoratrici e lavoratori impegnati nel settore del lavoro domestico e di cura.
Le ACLI Colf da sempre promuovono la formazione per questa categoria di lavoratori impegnata nel settore della cura per migliorare la cura delle persone che vengono curate e la cura... di chi cura!!!
Vedi la Brouchure Corso
20 gennaio 2011
Colf: Dimissioni in gravidanza
Vai all'artico Link ACLI
18 gennaio 2011
DECRETO FLUSSI: PERPLESSITA’ SULLA PROCEDURA INFORMATICA. PENALIZZATI PATRONATI E ASSOCIAZIONI
Comunicato Stampa Acli
http://www.acli.it/
Roma, 17 gennaio 2011 – Preoccupa fortemente i Patronati la procedura informatica per il decreto flussi 2010, attiva da oggi sul sito del ministero dell’Interno in vista del primo click day del 31 gennaio. «Pur apprezzando le innovazioni informatiche apportate al sistema di compilazione e di invio delle domande – afferma il Patronato Acli – permangono le perplessità su una procedura che penalizza di fatto i datori di lavoro, soprattutto famiglie, che si rivolgeranno ai Patronati e alle associazioni, come già accadde nel 2007».
Il sistema di accoglimento delle richieste si basa infatti sul criterio cronologico (ora, minuto, secondo…) della ricezione delle domande da parte del Ministero dell’Interno, fino all’esaurimento dei posti disponibili (52.080 per il primo click day). Tutti gli invii, compresi quelli generati con l’assistenza delle associazioni o dei patronati, verranno gestiti in maniera singola, domanda per domanda. Di conseguenza, proprio le associazioni e gli enti di Patronato, che avranno numerose domande da inviare, saranno oggettivamente svantaggiate rispetto alle richieste inviate autonomamente dai privati.
«Siamo costretti ancora una volta ad una situazione antipatica» afferma il vicepresidente delegato del Patronato Acli Fabrizio Benvignati. «Abbiamo la preoccupazione e il dovere morale di informare i cittadini che si rivolgono a noi sul rischio che la loro domanda potrebbe non rientrare nella graduatoria per motivi connessi alla procedura telematica. La nostra mediazione, di cui siamo formalmente incaricati proprio dal Ministero dell’Interno, potrebbe paradossalmente rivelarsi svantaggiosa per il cittadino, al quale daremo ovviamente tutta la nostra assistenza, suggerendogli tuttavia l’invio autonomo della domanda».
«Queste complicazioni – continua Benvignati – vanno purtroppo ad aggiungersi alle anomalie tante volte denunciate di questo sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro di personale non comunitario che andrebbe profondamente rivisto. Sappiamo che almeno la metà dei lavoratori richiesti, formalmente residenti all’estero, sono in realtà presenti in Italia in modo irregolare. Far incontrare ricerca e offerta di lavoro a distanza di migliaia chilometri è praticamente impossibile. Sarebbe più utile ed efficace l’introduzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro che duri almeno sei mesi. O almeno consentire una prenotazione degli ingressi regolari in Italia anche attraverso le strutture dei Patronati che già lavorano nei Paesi di immigrazione verso l’Italia».
Procedure Ministero dell'Interno http://www.interno.it/
http://www.acli.it/
Roma, 17 gennaio 2011 – Preoccupa fortemente i Patronati la procedura informatica per il decreto flussi 2010, attiva da oggi sul sito del ministero dell’Interno in vista del primo click day del 31 gennaio. «Pur apprezzando le innovazioni informatiche apportate al sistema di compilazione e di invio delle domande – afferma il Patronato Acli – permangono le perplessità su una procedura che penalizza di fatto i datori di lavoro, soprattutto famiglie, che si rivolgeranno ai Patronati e alle associazioni, come già accadde nel 2007».
Il sistema di accoglimento delle richieste si basa infatti sul criterio cronologico (ora, minuto, secondo…) della ricezione delle domande da parte del Ministero dell’Interno, fino all’esaurimento dei posti disponibili (52.080 per il primo click day). Tutti gli invii, compresi quelli generati con l’assistenza delle associazioni o dei patronati, verranno gestiti in maniera singola, domanda per domanda. Di conseguenza, proprio le associazioni e gli enti di Patronato, che avranno numerose domande da inviare, saranno oggettivamente svantaggiate rispetto alle richieste inviate autonomamente dai privati.
«Siamo costretti ancora una volta ad una situazione antipatica» afferma il vicepresidente delegato del Patronato Acli Fabrizio Benvignati. «Abbiamo la preoccupazione e il dovere morale di informare i cittadini che si rivolgono a noi sul rischio che la loro domanda potrebbe non rientrare nella graduatoria per motivi connessi alla procedura telematica. La nostra mediazione, di cui siamo formalmente incaricati proprio dal Ministero dell’Interno, potrebbe paradossalmente rivelarsi svantaggiosa per il cittadino, al quale daremo ovviamente tutta la nostra assistenza, suggerendogli tuttavia l’invio autonomo della domanda».
«Queste complicazioni – continua Benvignati – vanno purtroppo ad aggiungersi alle anomalie tante volte denunciate di questo sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro di personale non comunitario che andrebbe profondamente rivisto. Sappiamo che almeno la metà dei lavoratori richiesti, formalmente residenti all’estero, sono in realtà presenti in Italia in modo irregolare. Far incontrare ricerca e offerta di lavoro a distanza di migliaia chilometri è praticamente impossibile. Sarebbe più utile ed efficace l’introduzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro che duri almeno sei mesi. O almeno consentire una prenotazione degli ingressi regolari in Italia anche attraverso le strutture dei Patronati che già lavorano nei Paesi di immigrazione verso l’Italia».
Procedure Ministero dell'Interno http://www.interno.it/
12 gennaio 2011
Haiti: ad un anno dal terremoto!!!
Ad un Anno dal terremoto, riportiamo di seguito la testimonianza di una nostra sostenitrice, impegnata in un progetto di cooperazione ad Haiti
Dal cuore dell’emergenza umanitaria ad Haiti
Il 12 gennaio 2010 Haiti viene colpita da un fortissimo terremoto che distrugge quasi completamente la capitale Port-au-Prince, provocando 230.000 vittime, centinaia di migliaia di feriti e un milione e mezzo di sfollati.
Foto Venzo - Haiti 2010 |
Da subito inizia una mobilitazone internazionale per fronteggiare questa tragedia e portare aiuti alla popolazione. Già prima del terremoto infatti, metà dei 10 milioni di haitiani viveva con meno di un dollaro al giorno e i soccoritori si trovano davanti migliaia di corpi sotto le macerie, strade inaccessibili, mancanza di cibo e medicinali, elevato rischio epidemie e nessuna istituzione in grado di prendere decisioni, in quanto metà del governo è scomparso sotto il crollo del palazzo presidenziale.
In Italia si attivano in nella complessa emergenza umanitaria con attività di prima emergenza, sgombero macerie, istallazione tende, distribuzione beni alimentari, interventi sanitari ed educativi, acqua, gestione dei campi sfollati, ricostruzione delle infrastrutture, protezione dell’infanzia, etc.
10 gennaio 2011
Chiudere gli occhi davanti allo sfruttamento!!
Tratto da Stranieriinitalia.it quanto ha affermato il ministro delle politiche agricole Galan in merito allo sfruttamento di cittadini stranieri
- Secondo il ministro delle politiche agricole "non e' accettabile chiudere gli occhi di fronte a episodi di sfruttamento"
Roma, 8 gennaio 2011 - ''Con l'occasione dell'incontro che si e' avuto presso il ministero, ritengo di dover sottolineare ancora una volta il valore sia politico che etico, nonche' sociale, di questioni che coinvolgono lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura, siano questi regolari oppure clandestini''.
Ad affermarlo in una nota e' il ministro delle politiche agricole, Giancarlo Galan. Infatti, sottolinea il ministro, ''al di la' dell'inflessibile rispetto della legge, non e' accettabile chiudere gli occhi di fronte a episodi di violenza e di sfruttamento che rendono tra l'altro insicure alcune aree agricole del nostro Paese, dove, appunto, piu' forte e' la presenza di lavoratori extracomunitari. In ogni caso, si tratta di questioni assai rilevanti e che andrebbero affrontate con interventi e decisioni coordinate tra il Ministero delle politiche agricole, il Ministero degli affari regionali, il Ministero dell'Interno e i Presidenti di Regione interessati dal fenomeno''.
5 gennaio 2011
Correva l'Anno ... 1991-2011
Inizia un nuovo Anno, il 2011, un anno portatore di nuova speranza, di aspirazioni, ma anche di ricordi, di fatti che hanno caratterizzato e plasmato la nostra storia.
Inizia anche un nuovo decennio, il secondo del secolo!
Inizia anche un nuovo decennio, il secondo del secolo!
In questi 'inizi', ci piace fare un breve flashback, attraverso alcuni rimandi storici, andando un po' indietro nel tempo per aiutarci a ricordare alcuni fatti significativi del nostro recente passato.
Chiediamoci cosa stava succedendo …. 20 anni fa!!!
Chiediamoci cosa stava succedendo …. 20 anni fa!!!
CORREVA L'ANNO 1991
INIZIA UN NUOVO DECENNIO
L'ultimo del secolo.
L'ultimo del secolo.
(Da Cronololia.leonardo.storia)
3 gennaio 2011
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO FLUSSI 2010-2011
Il Decreto Flussi 2010-2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (la numero 305 del 31 gennaio 2010).
Sono dunque note le date utili per la presentazione delle domande per l'ormai famoso click day per presentare le domande di assunzione di lavoratori stranieri non stagionali.
In totale i permessi disponibili sono 98.080 da ripartire tra le diverse tipologie di lavoratori.
Lunedì 31 gennaio è fissata la data del primo click day per l'ingresso più "sostanzioso" di lavoratori stranieri non stagionali: 52.080 ingressi da paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria con l'Italia (tra i paesi con maggiori quote riservate troviamo l'Egitto - 8mila, Moldavia - 5.200, Albania e Marocco- rispettivamente con 4.500 posti disponibili).
Mercoledì 2 febbraio si aggiungono 30mila lavoratori domestici (colf e assistenti familiari) provenienti da altri Paesi che non hanno accordi con l'Italia.
Giovedì 3 febbraio sarà la giornata dedicata ad altre categorie nonché alle conversione dei permessi. Circolare esplicativa
Oltre ai nuovi ingressi, il decreto flussi riserva la possibilità di conversione di 11.500 titoli di soggiorno per altri motivi in permessi per lavoro.
Il decreto flussi ha stabilito nel dettaglio le singole quote di possibile conversione in permessi per lavoro subordinato: 3mila permessi per studio, 3mila per tirocinio o formazione, 4mila per lavoro stagionale, mille per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da un altro Stato membro dell'Unione europea.
Ci sono infine 500 permessi sempre rilasciati a soggiornanti di lungo periodo che potranno essere rilasciati per il lavoro autonomo.
Vi è dunque il tempo utile per preparare la documentazione necessaria e i dati utili per l’elaborazione della domanda che deve essere presentata attraverso la proceduta telematica del Ministero dell'Interno www.interno.it .
Le domande non potranno essere spedite prima delle ore 8.00 del giorno utile per la presentazione delle medesime, pena l’annullamento.
Bisogna prestare dunque massima attenzione ai dati utili da inserire per presentare la domanda, alla procedura da scaricare in via telematica, al calendario e all’istante in cui la domanda verrà inviata.
Vige sempre il criterio cronologico e quindi, allo scoccare delle ore 8.00 dei rispettivi giorni, verranno premiate le domande che saranno inviate più velocemente.
Per maggiori informazioni rivolgetevi alle nostre Sedi Acli Colf/Acli e al sito di riferimento del Ministero dell'Interno
NOTIZIE Ministero dell'Interno
TESTO DECRETO FLUSSI
Testo Decreto Flussi 2010-2011 pdf
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