Devo assumere
un’assistente familiare per il tempo che mia mamma è in convalescenza per un
intervento chirurgico. Posso assumerla a tempo determinato, e poi semmai convertire
il contratto a tempo indeterminato? E’ vero che devo pagare un contributo Inps
maggiorato?
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- per l’esecuzione di un servizio definito o
predeterminato nel tempo, anche se ripetitivo;
- per sostituire anche parzialmente lavoratori
che abbiano ottenuto la sospensione del rapporto per motivi familiari, compresa
la necessità di raggiungere la propria famiglia residente all’estero;
- per sostituire lavoratori malati, infortunati,
in maternità o fruenti dei diritti istituiti dalle norme di legge sulla tutela
dei minori e dei portatori di handicap, anche oltre i periodi di conservazione
obbligatoria del posto;
- per sostituire lavoratori in ferie;
- per l’assistenza extradomiciliare a persone
non autosufficienti ricoverate in ospedali, case di cura, residenze sanitarie
assistenziali e case di riposo.
L’art. 2 della legge 28 giugno 2012,
n. 92, al comma 28, ha previsto, che, ai rapporti di lavoro a tempo determinato,
si applica un contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari
all’1,40%, per cui il contributo orario in caso di rapporto di lavoro a tempo
determinato è superiore rispetto a quello a tempo indeterminato (vedi le Nuove Tabelle contributive Inps 2015).
Tale maggiorazione non si applica ai
lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti (per
maternità, ferie ecc…).
Inoltre, nel caso in cui, il datore
di lavoro provvedesse alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo
indeterminato, è prevista la restituzione del contributo addizionale.