Dal 18 al 20 settembre 2014, Cortona (AR) ospiterà i lavori del prossimo Incontro di studi delle ACLI.
In preparazione all'incontro l'ufficio studi delle Acli ha dedicato una prima riflessione "Start (me) up", sull'ultimo numero di Benecomune.net.
Ha
inoltre preparato e pubblicato una dispensa già scaricabile dalla pagina didicato all'incontro di studi. (Clicca qui leggere la dispensa)
Saggi e materiali di approfondimento per capire se e perché "il lavoro non è finito".
"Come inquadrare il tema del lavoro oggi?". Questa è
la prima domanda da cui ha preso le mosse tutto il lavoro preparatorio
dell'Incontro. Ma ve ne sono altre aperte: "È superato - spiega
l'Ufficio studi nella nota introduttiva - lo schema che contrappone il
capitale al lavoro, in una lotta che oggi registrerebbe una clamorosa
regressione della componente lavoratrice (contemplando in essa il lavoro
salariato, il lavoro dipendente, il lavoro falsamente dipendente in
realtà precario, dalla classe operaia al cosiddetto 'quinto stato',
passando dai piccoli commercianti)? Quale direzione prendere per meglio
proteggere i diritti dei lavoratori? Possiamo anche noi confermare che
alle conquiste sindacali degli anni Settanta, è amaramente corrisposta
una stagione di contrazione dei diritti dei lavoratori?
Nella prefazione del volume, il presidente delle Acli, Gianni Bottalico si chiede anche da dove ripartire per costruire un'economia che crei lavoro buono e giusto.
E prova ad offrire una traccia: "Da una grande iniziativa politica che scaturisca da una capacità di lettura e di progetto adeguata alle sfide non semplici che questo tempo ci presenta. E da una capacità di cogliere le difficoltà sociali ed economiche che si manifestano sui territori: la deindustrializzazione, l'aumento della disoccupazione, l'impoverimento dei ceti lavoratori, il dilagare della povertà".
E prova ad offrire una traccia: "Da una grande iniziativa politica che scaturisca da una capacità di lettura e di progetto adeguata alle sfide non semplici che questo tempo ci presenta. E da una capacità di cogliere le difficoltà sociali ed economiche che si manifestano sui territori: la deindustrializzazione, l'aumento della disoccupazione, l'impoverimento dei ceti lavoratori, il dilagare della povertà".
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