24 aprile 2013

DONNE indisPENSABILI: incontro, ascolto e analisi alle Acli Colf di Treviso

badante_anzianoIl Circolo Acli Colf di Treviso incontra le donne straniere che lavorano nelle famiglie italiane e ascolta le loro storie. Il progetto, finanziato con risorse 5x1000, raccoglie riflessioni e vissuti, aprendo nuovi spazi di analisi.
Colf e badanti, donne indispensabili nel nostro sistema di welfare, donne che per le esperienze vissute, meritano di essere pensate. Lo hanno fatto al Circolo Acli Colf di Treviso con tre focus group tematici dove sono state protagoniste di un vivace confronto sulle loro vicende di migrazione e di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare. Hanno parlato dell’arrivo in Italia, di come è cambio il mercato delle badanti negli ultimi anni, della nostalgia di casa ma anche della fatica di ripensarsi nei propri paesi di origine, del rapporto complesso con gli anziani che devono accudire, ma soprattutto con le famiglia di questi nonni.
Ne emerge un quadro in cui la solidarietà tra stranieri in terra straniera è molto forte; la concorrenza aumenta e la disponibilità economica delle famiglie italiane a causa della crisi diminuisce; i termini contrattuali sono difficilmente rispettati; i legami di fiducia sono una conquista del tempo e molte volte dipendono dai familiari dei nonni accuditi; la nostalgia di casa rimane, anche se cambiano le situazioni, le persone, i contesti, e non sempre è facile – o è possibile – pensare di rientrare nel proprio paese.
“Sono donne indispensabili per molte famiglie italiane – scrive nel documento conclusivo Susanna Mazzoleni che ha curato il lavoro per il Circolo Acli Colf -. Donne che, grazie alla loro massiccia presenza in Italia oggi portano un “travaso culturale” importante e ci aprono gli occhi su realtà e mondi diversi. Che entrano a far parte della nostra quotidianità e si mescolano alla nostra cultura”.
“Sono donne – si legge ancora – che ci hanno fatto pensare alla resilienza. Cioè alla capacità di “resistere alla rottura, capaci di affrontare e superare le avversità. Donne che hanno affrontato paure e difficoltà, facendo spesso i conti con la frustrazione, la nostalgia, il senso di colpa verso i familiari lasciati a casa, specie i figli piccoli. I cui valori coincidono con i nostri”.

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