Lo scorso 19 febbraio le organizzazioni sindacali e datoriali si sono incontrate in merito al rinnovo del Cotratto Collettivo Nazionale dei lavoratori domestici.
Importanti sono i temi trattati anche alla luce della Ratifica da parte dell'Italia della Convenzione Internazionale dell'ILO - C189 sul lavoro domestico.
In particolare la considerazione del lavoro domestico e di cura alla pari di qualsiasi altro lavoro, riportando al centro la dignità del lavoratore, ma anche della persona a prescindere dal lavoro svolto, sembra per le Acli Colf di fondamentale importanza soprattutto in questi tempi di profonda crisi.
Le trattative in merito al rinnovo del CCNL lavoro domestico dunque continuano.Di seguito riportiamo una sintesi dell'incontro del 19 febbraio riportata nel sito della UILTuCS e rimandiamo al relativo link Fonte UILTuCS.it
lo scorso 19 febbraio si è svolto l’incontro in forma
ristretta tra le parti sindacali e le associazioni datoriali per il rinnovo del
CCNL Lavoro Domestico proseguendo la discussione di merito che presenta varie
criticità.
Nell’incontro
precedente si era prefigurata una rottura delle trattative per la
mancanza di risposte univoche da parte datoriale, mentre la riunione del 19
febbraio aveva lo scopo di chiarire le questioni ancora da definire: le
commissioni di conciliazione, la contrattazione di secondo livello, il tema
della tutela della lavoratrice madre, gli aggiornamenti salariali.
E’ indubbio che su alcune questioni si è prodotto un
avanzamento anche se la discussione non è ancora esaurita.
Sinteticamente riportiamo i temi affrontati:
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Sulla formulazione relativa alle commissioni di
conciliazione (Art.45) sono state accolte alcune modifiche proposte dalle
OO.SS. e nonostante sia necessaria un'ultima verifica è parsa chiara la volontà
delle associazioni datoriali di giungere ad una formulazione condivisa.
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Sulla Contrattazione di secondo livello sono
state accolte alcune modifiche ma resta da completare la formulazione delle
materie da demandare al secondo livello, che abbiamo convenuto debba essere più
ampia e non espressa solo per titoli.
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Sulla tabella retribuzione oraria relativa ai
contratti (sabato/domenica) in sostituzione dei full time titolari per l’assistenza
(livelli CS o DS) sono state accolte le richieste delle OO.SS. ed è stata
formulata una tabella che istituisce una paga oraria maggiorata del 10%,
prevedendo l’applicazione degli istituti già esistenti relativi ai rapporti ad
ore (notturno, straordinario, festivo).
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Tutela della lavoratrice madre: dopo un
chiarimento la controparte ha convenuto di acquisire le formulazione proposta
dalle OO.SS. per una ulteriore riflessione.
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Salario: dopo lunga discussione, la proposta
salariale avanzata dalle associazioni datoriali non è stata ritenuta
accettabile poiché insufficiente al recupero del potere di acquisto delle
retribuzioni anche a fronte del meccanismo di aggiornamento periodico dei
minimi previsto dall’art. 36 del CCNL. L’iniziale proposta prevedeva di
eliminare tale indicizzazione annuale effettuata dalla commissione istituita
contrattualmente presso il Ministero del Lavoro. Tale posizione delle associazioni
datoriali ha riscontrato il netto rifiuto delle Organizzazioni Sindacali ed
alla fine si è convenuto di riaggiornare la discussione con l’impegno delle
OO.SS. di avanzare una proposta quantitativa che sarà valutata dalle
associazioni datoriali prima del prossimo incontro.