Anche quest'anno con La nave dolce si parlerà di immigrazione ripercorrendo, a distanza di 21 anni, il viaggio tra Albania e Italia di migliaia di cittadini albanesi in cerca della libertà.
L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge
nel porto di Bari. Si chiama Vlora.
A chi la guarda avvicinarsi appare
come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi
aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili,
qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti
urlano in coro “Italia, Italia”.
"Arrivando in Italia, tutti facevano il segno della vittoria. E io pensai, ma che cosa hanno vinto....forse hanno vinto il viaggio di ritorno".
"Arrivando in Italia, tutti facevano il segno della vittoria. E io pensai, ma che cosa hanno vinto....forse hanno vinto il viaggio di ritorno".
La Vlora è un vecchio e malandato mercantile. Il 7 agosto 1991 la
nave, di ritorno da Cuba, era arrivata al porto di Durazzo, nella stiva
diecimila tonnellate di zucchero. Sono in corso le operazioni di scarico
quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente
la nave, costringendo il capitano a fare rotta verso l’Italia. Il motore
è in avaria non c’è né cibo, né acqua. Solo zucchero. Scende la notte e
il capitano evita anche una collisione. Il mattino dopo, ad attendere
la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio
vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli
albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio. Sono passati ventuno
anni da quel giorno. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave
vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno
tentò ancora la traversata. Oggi vivono in Italia quattro milioni e
mezzo di stranieri.
Mostra del Cinema di Venezia 2011
Mostra del Cinema di Venezia 2011
Già il 2011 aveva visto tra i
protagonisti della Mostra del Cinema di Venezia i temi
dell'immigrazione, della tratta, dello sfruttamento, ma anche dei
sentimenti d'amore tra culture che cercano di incontrarsi al di là delle
luci e delle ombre delle proprie vite.
Due film hanno ottenuto importanti riconoscimenti: "Io Sono Li"
è finalista del Premio Lux (il premio
per il cinema del Parlamento Europeo) e per tanto verrà ri-proiettato a Venezia (il 4
settembre in Sala Pasinetti), esattamente un anno dopo la
sua anteprima; "Mare Chiuso" è
invece stato scelto dal Consiglio d'Europa e dalla Biennale per un evento
speciale dedicato ai diritti negati di profughi e richiedenti asilo nel
Mediterraneo: sarà proiettato il 31 agosto alle 15.00 in Sala Perl.