
Le curatrici ne parleranno a Roma, lunedì 17 settembre, ore
18.00, presso la Feltrinelli librerie, via Orlando 78/81, insieme a Franco
Pittau, IDOS-Coordinamento Dossier Statistico Immigrazione Caritas e Migrantes,
Vladimiro Polchi, giornalista.
Sarà presente anche l'on. Livia Turco, deputata
PD e responsabile Forum PD sull’immigrazione
Interventi di: Tetyana Kuzyk,
Consigliera aggiunta del Comune di Roma per l’Europa dell'Est, Romulo Salvador,
Consigliere aggiunto del Comune di Roma per l’Asia, Paola Villa, Responsabile Cooperazione Internazionale Acli
A seguire i temi del libro
Da alcuni decenni migrazione e sicurezza sono divenute le due facce di
un binomio che sembra inseparabile e si è compreso che per promuovere
questo binomio serve una dimensione politica «esterna», in grado, cioè,
di assicurare la collaborazione tra paesi di arrivo e paesi di origine
dei flussi migratori.
In un contesto di crescente interdipendenza tra paesi
diversi e lontani il benessere e le politiche che lo regolano mostrano
sempre più chiaramente una faccia transnazionale. Promuovere la
convivenza con gli autoctoni o assistere un anziano sono ad esempio
processi che hanno radici lontane e cominciano a compiersi già nei paesi
di origine. Ugualmente la possibilità di un migrante di contribuire
positivamente allo sviluppo sociale, oltre che economico, della
madrepatria in gran parte dipende dal percorso compiuto nella società di
destinazione. Anche la politica sociale, dunque, non solo quella di
difesa, deve dotarsi di una «frontiera esterna» e trarre vantaggio dal
dialogo e dalla cooperazione con i paesi di origine, nella convinzione
che il bene comune possa essere protetto anche attraverso reti estese
nello spazio e un welfare transnazionale forte.