In alcuni paesi, i lavoratori domestici sono spesso considerati come cittadini di seconda classe. Con l'assenza del regolamento per tutelare il loro lavoro, i casi di abusi dei lavoratori domestici accade regolarmente, in particolare tra le donne lavoratrici domestiche immigrate. Diversi sostenitori dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, hanno lavorato molto duramente a livello nazionale e internazionale per esigere il riconoscimento dei diritti dei lavoratori domestici.
Due momenti importanti hanno avuto luogo nel 2010 in materia di protezione dei diritti dei lavoratori domestici.
Per la prima volta, l'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) ha potuto mettere a tema il lavoro dignitoso per i lavoratori domestici, nel giorno della sessione della 99a Conferenza internazionale del lavoro nel giugno 2010.
Il rappresentante dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori hanno discusso il progetto di convenzione dell'Oil sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici accompagnata da una raccomandazione.
Il secondo passo è stata l'adozione del Commento generale n. 1 sui lavoratori domestici dal Comitato delle Nazioni Unite sui lavoratori migranti.
Nel giugno 2011 la Conferenza internazionale del lavoro dovrebbe adottare la convenzione con una raccomandazione. Gruppi di lavoratori domestici, gruppi di migranti lavoratori, i diritti umani, i sindacati hanno lavorato insieme per la campagna per l'adozione della presente convenzione.
Per promuovere tale linea, il Centro internazionale cattolico di Ginevra in collaborazione con ong di ispirazione cattolica e altre organizzazioni non confessionali ma che fondano la loro azione sul promuovere tale tematica, ha promosso un incontro di consultazione in merito al tema del lavoro domestico al fine di rafforzare le capacità e la protezione sociale per i lavoratori domestici.
Tale conferenza alla quale interverranno anche una delegazione delle Acli Colf, sarà organizzata dal 3-4 Giugno 2011 a Ginevra, a La Maison des Associations