Secondo i dati Istat presentati ieri a Montecitorio, dopo il Giappone l'Italia è il paese più vecchio del mondo. Le proiezioni ci informano che tra 30 anni, un italiano su tre avrà oltre 65 anni, fenomeno che sarà soprattutto presente al Sud. Attualmente, per ogni 100 giovani, ci sono 170 persone con un'età superiore ai 65 anni.
Tale situazione, in cui si è stata evidenziata anche la solitudine che interessa molti anziani, investe il settore domestico e di cura che in forma maggiore nei prossimi anni, ricoprirà un ruolo centrale nell'assistenza dei senior. Serviranno sempre più badanti, si ipotizzano circa 100 mila unità. Saranno dunque necessarie maggiori e migliori politiche di sostegno alle famiglie mirate al riconoscimento del lavoro di cura, per tutelare sia le lavoratrici e i lavoratori - facendo emergere il lavoro nero e tirandoli fuori dall'informalità delle relazioni privatistiche - sia le famiglie che non potranno essere abbandonate al loro destino, ma per le quali al contrario dovranno essere previsti degli appositi servizi in grado di soddisfare i bisogni delle fasce più fragili.