7 aprile 2016

La partecipazione delle Acli Colf al convegno sui caregiver

Giovedì 31 marzo 2016 le Acli Colf hanno partecipato all’incontro “Riconoscimento di Ruolo e valorizzazione del caregiver familiare”, organizzato da Anziani e non solo, e da Carer (Caregiver Familiari Emilia-Romagna), presso la Sala Aldo Moro a Montecitorio.
 
L'iniziativa ha voluto porre al centro dell'attenzione il tema dell'assistenza familiare e delle migliaia di persone che oggi assistono direttamente i propri cari presso le loro case. All'incontro hanno partecipato esponenti delle Istituzioni e dell'associazionismo che da tempo sono impegnati per il riconoscimento dei diritti dei caregiver familiari, ovvero dei "familiari che si prendono cura dei propri familiari". 
 
In Italia sono circa 3 milioni e 300 mila persone i caregivers familiari quasi prevalentemente donne, di età compresa tra i 45-55 anni, chiamate ad assistere un loro familiare anziano e/o disabile per molte ore al giorno e spesso per periodi di tempo che possono superare i dieci anni. I dati sono comunque sottostimati in quanto non è una professione registrata, né una questione che viene avvertita come prioritaria (quando invece di fatto lo sarebbe!).
 
Un impegno di cura spesso gravoso, reso ancor più difficile dalle varie incombenze familiari e lavorative (conciliazione lavoro di cura domestico con quello extra domestico) e da una burocrazia spesso nemica che in molti casi spinge i caregiver verso situazioni di vita fatte di solitudine, problemi di salute e financo indigenza.
 
 Solitudine, nuove povertà, mancanza di reti organizzate a sostegno delle famiglie sono problemi che accomunano tutto il mondo dell'assistenza alla persona in casa, sia quando viene svolto dai familiari, sia quando viene svolto da persone assunte per la cura dei propri cari, come il caso delle assistenti familiari.
 
L'incontro ha voluto essere l'occasione per illustrare i capisaldi di una proposta di legge (depositata in Camera e Senato) la quale prevede, tra le altre cose, l’obbligo per le Regioni di prevedere politiche di sostegno, con aiuti concreti quali sollievo programmato e d’emergenza, sostegno psicologico, informazione, formazione ai caregiver; accordi con i datori di lavoro per favorire orari flessibili; sgravi fiscali per le spese di cura sostenute dai caregiver; riconoscimento di crediti formativi in età scolastico-universitaria ed interventi di sensibilizzazione.
 
In linea con le finalità dell’incontro, anche le Acli Colf si uniscono nel rilanciare l’importanza di sollevare il velo di solitudine che avvolge i caregiver - di cui non sempre è riconosciuto l’importante lavoro svolto - perché non si accentui il loro impoverimento relazionale e professionale. Diventa allora fondamentale agire su più fronti: sviluppare una consapevolezza sociale condivisa che si faccia promotrice di un welfare territoriale, ovvero politiche sociali in grado di seguire pari passo, in maniera concreta e duratura, queste figure. 
 
Secondo le Acli Colf, dotare le assistenti familiari così come i caregiver, di competenze trasversali e specifiche, è fondamentale, attraverso percorsi formativi mirati, affinché tutti possano ricevere cure adeguate e non sentirsi abbandonati.