Giovedì
31 marzo 2016 le Acli Colf hanno partecipato all’incontro “Riconoscimento di
Ruolo e valorizzazione del caregiver familiare”, organizzato da Anziani e non solo, e da Carer (Caregiver
Familiari Emilia-Romagna), presso la Sala Aldo Moro a Montecitorio.
L'iniziativa
ha voluto porre al centro dell'attenzione il tema dell'assistenza familiare e
delle migliaia di persone che oggi assistono direttamente i propri cari presso
le loro case. All'incontro hanno partecipato esponenti delle Istituzioni e
dell'associazionismo che da tempo sono impegnati per il riconoscimento dei
diritti dei caregiver familiari, ovvero dei "familiari che si prendono
cura dei propri familiari".
In
Italia sono circa 3 milioni e 300 mila persone i caregivers familiari quasi
prevalentemente donne, di età compresa tra i 45-55 anni, chiamate ad assistere
un loro familiare anziano e/o disabile per molte ore al giorno e spesso per
periodi di tempo che possono superare i dieci anni. I dati sono comunque
sottostimati in quanto non è una professione registrata, né una questione che
viene avvertita come prioritaria (quando invece di fatto lo sarebbe!).
Un
impegno di cura spesso gravoso, reso ancor più difficile dalle varie incombenze
familiari e lavorative (conciliazione lavoro di cura domestico con quello extra
domestico) e da una burocrazia spesso nemica che in molti casi spinge i
caregiver verso situazioni di vita fatte di solitudine, problemi di salute e
financo indigenza.
Solitudine, nuove povertà, mancanza di reti
organizzate a sostegno delle famiglie sono problemi che accomunano tutto il
mondo dell'assistenza alla persona in casa, sia quando viene svolto dai
familiari, sia quando viene svolto da persone assunte per la cura dei propri
cari, come il caso delle assistenti familiari.
L'incontro ha voluto essere l'occasione per
illustrare i capisaldi di una proposta di legge (depositata in Camera e Senato)
la quale prevede, tra le altre cose, l’obbligo per le Regioni di prevedere
politiche di sostegno, con aiuti concreti quali sollievo programmato e
d’emergenza, sostegno psicologico, informazione, formazione ai caregiver;
accordi con i datori di lavoro per favorire orari flessibili; sgravi fiscali
per le spese di cura sostenute dai caregiver; riconoscimento di crediti
formativi in età scolastico-universitaria ed interventi di sensibilizzazione.
In linea con le finalità dell’incontro, anche
le Acli Colf si uniscono nel rilanciare l’importanza di sollevare il velo di
solitudine che avvolge i caregiver - di cui non sempre è riconosciuto
l’importante lavoro svolto - perché non si accentui il loro impoverimento
relazionale e professionale. Diventa allora fondamentale agire su più fronti:
sviluppare una consapevolezza sociale condivisa che si faccia promotrice di un
welfare territoriale, ovvero politiche sociali in grado di seguire pari passo,
in maniera concreta e duratura, queste figure.
Secondo le Acli Colf, dotare le assistenti
familiari così come i caregiver, di competenze trasversali e specifiche, è
fondamentale, attraverso percorsi formativi mirati, affinché tutti possano
ricevere cure adeguate e non sentirsi abbandonati.