Il volume contiene un'analisi quantitativa e qualitativa della presenza immigrata nel contesto romano, potenziato quest'anno con un'impostazione quadripartita: un approfondimento riferito all'area laziale, seguito da altrettante riflessioni sull'area metropolitana, l'area di Roma Capitale e sugli aspetti economici, il tutto completato da un'ampia appendice statistica.
Dal Rapporto emerge un territorio regionale coinvolto appieno dal fenomeno migratorio, con presenze e ricadute in tutte le sue provincie e in tutti i suoi Comuni. Esso rende conto di almeno tre macro-dimensioni: l'immigrazione stabile, incluse le nuove generazioni, i flussi e l'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati , la cui dimensione è fortemente cresciuta in particolare negli ultimi due anni, le ricadute sociali.
Interessante rilevare che più di un terzo dei 363.563 stranieri residenti a Roma Capitale si concentra in tre Municipi: il I, il V ed il VI.
Continua anche il processo di stabilizzazione nel Lazio, attestato dalla presenza di 117.396 minori stranieri e dalle 8.777 nuove acquisizioni di cittadinanza italiana (7.235 nella Città Metropolitana di Roma, con un aumento di circa il 30% rispetto al 2013). Gli immigrati, che in media in Italia sono l'8,2% della popolazione residente, nel Lazio incidono per il 10,8% e nella Capitale per il 12,7%. In diversi comuni della provincia romana, spesso di piccole dimensioni, la loro incidenza supera anche il 20%.
Resta forte il contributo degli immigrati nel mercato del lavoro e nell'economia: nel Lazio gli occupati stranieri superano le 320.000 unità e rappresentano il 14,1% dei lavoratori totali; in proporzione, quindi, il tasso di occupazione degli stranieri (64,2%) supera di venti punti percentuali quello degli italiani.
Nella provincia di Roma i lavoratori stranieri sono 274.000 e operano per il 42,3% nei servizi collettivi e personali (116.000 occupati, 130.000 nel Lazio). Nel lavoro autonomo si registrano 67.000 imprese immigrate in tutta la Regione, 57.000 nella Città Metropolitana di Roma , dove a responsabilità straniera è una impresa ogni 8 (12,1%). Nel triennio 2011-2014 il ritmo di crescita del Lazio (+32,6%) e nella Città Metropolitana di Roma (+35,5%) è stato doppio rispetto al resto di Italia (+15,6%).
Rispetto ai lavoratori domestici presenti a Roma, su un totale di 136.151 nel Lazio (Anno 2014), ben 121.263 risiedono nella Capitale: di questi solo 14.311 sono italiani, mentre i restanti 106.952 sono stranieri.
Ecco come ha commentato i nuovi dati il Presidente di IDOS, Ugo Melchionda:"Per diversi aspetti l'area romana anticipa quello che, secondo le proiezioni dei demografi, a verrà a livello generalizzato a metà secolo. Perciò l'Osservatorio Romano sulle Migrazioni deve essere considerato un sussidio indispensabile per preparare il futuro".
Si è parlato anche molto del coinvolgimento del Lazio e Roma a proposito della accresciuta domanda di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, come dimostra l'incremento del 50,4% di permessi di soggiorno rilasciati nel 2014-15 per asilo e protezione internazionale nella provincia di Roma. Lo Sprar e il sistema di accoglienza hanno rafforzato la propria rete, aumentando i posti complessivamente disponibili a fine 2014: 4.790 nel Lazio, il 68% dei quali nella Capitale. A questi numeri si aggiungono i circa 2000 posti per l'accoglienza straordinaria (Cas) attivati dalle Prefetture a Roma e provincia.