Recentemente il Parlamento della UE ha presentato un report sul lavoro domestico dal quale emerge che la forte vulnerabilità delle persone che vi operano consente ai datori di lavoro di infrangere facilmente le legislazioni sul lavoro: non di rado, infatti, arbitrariamente viene deciso l'ammontare delle retribuzioni, spesso pagate in ritardo, o calcolato in maniera inadeguata l'orario.
Eppure questo è un settore in forte crescita, dovuto agli squilibri demografici europei, alla sempre maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, al difficile bilanciamento tra lavoro e vita familiare. Solo in Italia la presenza delle donne domestiche è cresciuta dal 78,3% del 2009 all'89% del 2015.