In Italia il valore del lavoro domestico e di cura è stimato al 33% del PIL. Ciò significa che vi è stato un aumento consistente di chi si occupa di anziani, bambini, persone non autosufficienti e dell’ambiente domestico. La tutela dei diritti di questi lavoratori è espressa attraverso il Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori domestici.
Il Contratto - frutto del lavoro congiunto delle parti sociali coinvolte ovvero i sindacati dei lavoratori domestici e le parti datoriali - che ha visto la sua prima stesura nel 1974, ha scadenza quadriennale. L’ultima scadenza è stata il 28 febbraio 2011, per tanto siamo in una sua fase di rinnovo, seppur continua ad essere previgente, ovvero continua ad essere applicato.
Per questo a fine Luglio 2011 i sindacati dei lavoratori domestici (FEDERCOLF - FISASCAT CISL - UILTUCS UIL - FILCAMS CGIL ) hanno presentato, seppur con delle differenze (vedi link alla fine della presente) le nuove piattaforme alle parti datoriali per illustrare le loro proposte per la stesura del nuovo CCNL Lavoratori domestici.
All’interno delle piattaforme presente ricorrono argomenti e temi di rilevanza fondamentale per una maggiore acquisizione dei diritti da parte dei lavoratori appartenenti a questa categoria come la malattia, la maternità e la formazione.
Un prezioso lavoro che i sindacati hanno svolto è stato inoltre porre all’attenzione l’iscrizione obbligatoria alla Cassa Colf per i contratti stipulati in richiamo al CCNL Lavoratori Domestici (obbligo di risarcimento dei danni causati al lavoratore alla mancata iscrizione), l’aumento del monte ore annuo per la formazione, il divieto di licenziamento della lavoratrice fino al compimento di un anno di età da parte del figlio, maggiore regolamentazione della risoluzione del rapporto di lavoro con obbligo del datore di lavoro di comunicare per iscritto e con il preavviso previsto per legge il licenziamento, l’aumento dei contributi a carico del datore di lavoro, l’ampliamento dei giorni di copertura per malattia.
La riflessione su quanto accennato sopra è che queste piattaforme portano all’acquisizione di maggiori diritti soprattutto nel rispetto del lavoro e della dignità del lavoratore.