(Dal Museo Etnografico di Serravella) |
Di seguito ed in allegato la Rassegna Stampa dell'evento promosso dalle Acli Colf per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia e per valorizzare l'apporto significativo di una categoria di lavoratrici e lavoratori che hanno contribuito con il loro lavoro alla costruzione della nazione.
Colf d'Italia: 150 anni di lavoro domestico per raccontare l'Italia che cura
Si terrà venerdì 18 novembre, a Roma, presso il Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio 43), il congegno: "Colf d'Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l'Italia che cura", promosso dalle Acli Colf, l'associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere.
Link a www.italiaunita150.it
17 novembre 2011 – Ufficio Stampa Acli
L'UNITÀ D'ITALIA RACCONTATA DALLE COLF
L’unità d’Italia celebrata dalle collaboratrici familiari, italiane e straniere. Si terrà venerdì 18 novembre, a Roma, presso il Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio 43), il convegno: “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, promosso dalle Acli Colf, l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere. L’incontro – inserito nell’elenco ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia - si presenta come un percorso che ricostruisce la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dell’Italia, “ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione”: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle badanti di oggi. Il convegno avrà inizio nel pomeriggio di venerdì 18 novembre a partire dalle ore 14.30. Interverranno, tra gli altri: Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf (L’Italia che si prende cura); Raffaella Sarti, ricercatrice dell’Università di Urbino “Carlo Bo” (Serva, colf, badante: per una storia delle lavoratrici domestiche dall’Unità ad oggi); Pina Brustolin, direttivo Acli Colf (Diritti e dignità del lavoro domestico, a partire dall’impegno delle Acli Colf); Sergio Pasquinelli, Istituto della Ricerca Sociale (Bisogni di assistenza e prospettive possibili per costruire un welfare della cura in Italia); Flavia Piperno, ricercatrice Cespi (Collaboratrici e assistenti familiari: ci sono e come si collocano nel panorama transnazionale); Maria Grazia Giammarinaro, coordinatrice per la lotta contro la tratta degli esseri umani presso l’Osce (Sfruttamento invisibile per un lavoro non protetto); Fabrizio Benvignati, vicepresidente del Patronato Acli (La convenzione internazionale sui lavoratori domestici). Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero. Al termine del convegno, cui parteciperanno lavoratrici domestiche provenienti da tutta Italia, verrà eseguito dal vivo un concerto “Per l’Italia”. Le variazione Goldberg di Johann Sebastian Bach accompagneranno la proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo.
Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, dal Museo Etnografico della provincia di Belluno (Seravella) e dall’Archivio storico delle Acli. (il programma del convegno)
Roma, venerdì 18 novembre, ore 14.30 - COMUNICATO STAMPA – Ufficio Stampa Acli - (Centro Congressi Palazzo Rospigliosi - Via XXIV maggio 43).
“COLF D’ITALIA”: L’APPREZZAMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Le Acli Colf: «Abbiamo contribuito anche noi a costruire questo Paese e ancora contribuiamo a tenerlo insieme con il nostro lavoro».
L’appello a Monti: «Ratificare al più presto la Convenzione di Ginevra sul lavoro domestico»
Roma, 18 novembre 2011 - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il tramite del segretario generale alla Presidenza della Repubblica, ha inviato un messaggio di “vivo apprezzamento” alle Acli Colf per l’iniziativa di oggi pomeriggio a Roma, “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, inserita nell’elenco ufficiale delle celebrazione per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
«Il presidente della Repubblica – si legge nel messaggio – desidera esprimere il proprio vivo apprezzamento per l’iniziativa “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, un convegno di particolare interesse che affronta aspetti importanti della nostra organizzazione sociale: l’equità e l’efficacia del nostro sistema di welfare e la garanzia di diritti per tutti quei lavoratori che contribuiscono in modo determinante a integrare le prestazioni dello stato sociale e a sostenere la rete di cura nel nostro Paese. Negli ultimi decenni, infatti, tali figure professionali sono state per lo più riscoperte da lavoratrici e lavoratori immigrati, troppo spesso impiegati in condizioni di tutela inadeguate. Nella gestione delle attività rivolte all’assistenza e alla cura sono coinvolte le famiglie, strutture pubbliche e iniziative di mercato. E’ perciò necessario un attento coordinamento che sappia conciliare equità ed efficienza».
Nel ringraziare il Presidente della Repubblica per l’incoraggiamento e il riconoscimento del proprio ruolo “determinante”, le Acli Colf ricordano «il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle “badanti” di oggi». «Abbiamo contribuito anche noi – afferma Raffella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf – a costruire questo Paese e ancora contribuiamo a tenerlo insieme con il nostro lavoro».
Oggi le stime parlano di oltre 1 milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori domestici, la maggior parte donne e straniere, ma anche le italiane in questi anni di crisi si stanno riavvicinando a questo lavoro. L’emersione del lavoro nero e la lotta allo sfruttamento, il riconoscimento sociale e l’affermazione piena di diritti come la malattia e la maternità: sono gli obiettivi fondamentali delle colf in Italia, che oggi hanno trovato finalmente un riconoscimento normativo nella Convenzione internazionale sulle lavoratrici e i lavoratori domestici del 2011, adottata dall’Oil – l’Organizzazione internazionale del lavoro - lo scorso giugno a Ginevra.
Ora le Acli Colf chiedono all’Italia, e in particolare al neo presidente del Consiglio Mario Monti – che ieri al Senato ha promesso attenzione ai servizi di cura agli anziani – di procedere per ratificare al più presto questa Convenzione.
Vita Magazine – 10.11.2011
CONVEGNO. COLF D'ITALIA: 150 ANNI DI LAVORO DOMESTICO
Acli Colf promuove un evento per ricostruire la storia del lavoro domestico e di cura dall'Unità a oggi.
Le collaboratrici familiari, italiane e straniere celebrano i 150 anni dell’unità d’Italia è l’evento proposto al Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio 43 a Roma) venerdì 18 novembre. È il convegno: “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, promosso dalle Acli Colf, l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere.
L’incontro si presenta come un percorso che ricostruisce la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dei 150 anni dell’Unità d’Italia, “ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione”: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle badanti di oggi. Il convegno avrà inizio nel pomeriggio di venerdì 18 novembre a partire dalle ore 14.30. Interverranno, tra gli altri: Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf (L’Italia che si prende cura); Raffaella Sarti, ricercatrice dell’Università di Urbino “Carlo Bo” (Serva, colf, badante: per una storia delle lavoratrici domestiche dall’Unità ad oggi); Pina Brustolin, direttivo Acli Colf (Diritti e dignità del lavoro domestico, a partire dall’impegno delle Acli Colf); Sergio Pasquinelli, Istituto della Ricerca Sociale (Bisogni di assistenza e prospettive possibili per costruire un welfare della cura in Italia); Flavia Piperno, ricercatrice Cespi (Collaboratrici e assistenti familiari: ci sono e come si collocano nel panorama transnazionale); Maria Grazia Giammarinaro, coordinatrice per la lotta contro la tratta degli esseri umani presso l’Ocse (Sfruttamento invisibile per un lavoro non protetto); Fabrizio Benvignati, vicepresidente del Patronato Acli (La convenzione internazionale sui lavoratori domestici). Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero.
Al termine del convegno, cui parteciperanno lavoratrici domestiche provenienti da tutta Italia, verrà eseguito dal vivo un concerto “Per l’Italia”. Le variazione Goldberg di Johann Sebastian Bach accompagneranno la proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo. Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, dal Museo etnografico di Serravella (BL) e dall’Archivio storico delle Acli.
16.11.2011 - Italia Lavoro Tv, Italian Network
IMMIGRAZIONE – LAVORO - ACLI: “COLF D’ITALIA”: 150 ANNI DI LAVORO DOMESTICO PER RACCONTARE ITALIA CHE CURA
L’unità d’Italia celebrata dalle collaboratrici familiari, italiane e straniere. Si terrà venerdì 18 novembre, a Roma, presso il Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio 43), il congegno: “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, promosso dalle Acli Colf, l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere. L’incontro – inserito nell’elenco ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia - si presenta come un percorso che ricostruisce la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dell’Italia, “ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione”: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle badanti di oggi.
Il convegno avrà inizio nel pomeriggio di venerdì 18 novembre a partire dalle ore 14.30. Interverranno, tra gli altri: Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf (L’Italia che si prende cura); Raffaella Sarti, ricercatrice dell’Università di Urbino “Carlo Bo” (Serva, colf, badante: per una storia delle lavoratrici domestiche dall’Unità ad oggi); Pina Brustolin, direttivo Acli Colf (Diritti e dignità del lavoro domestico, a partire dall’impegno delle Acli Colf); Sergio Pasquinelli, Istituto della Ricerca Sociale (Bisogni di assistenza e prospettive possibili per costruire un welfare della cura in Italia); Flavia Piperno, ricercatrice Cespi (Collaboratrici e assistenti familiari: ci sono e come si collocano nel panorama transnazionale); Maria Grazia Giammarinaro, coordinatrice per la lotta contro la tratta degli esseri umani presso l’Osce (Sfruttamento invisibile per un lavoro non protetto); Fabrizio Benvignati, vicepresidente del Patronato Acli (La convenzione internazionale sui lavoratori domestici).
Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero. Al termine del convegno, cui parteciperanno lavoratrici domestiche provenienti da tutta Italia, verrà eseguito dal vivo un concerto “Per l’Italia”. Le variazione Goldberg di Johann Sebastian Bach accompagneranno la proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo. Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, dal Museo Etnografico della provincia di Belluno (Seravella) e dall’Archivio storico delle Acli.
Il convegno avrà inizio nel pomeriggio di venerdì 18 novembre a partire dalle ore 14.30. Interverranno, tra gli altri: Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf (L’Italia che si prende cura); Raffaella Sarti, ricercatrice dell’Università di Urbino “Carlo Bo” (Serva, colf, badante: per una storia delle lavoratrici domestiche dall’Unità ad oggi); Pina Brustolin, direttivo Acli Colf (Diritti e dignità del lavoro domestico, a partire dall’impegno delle Acli Colf); Sergio Pasquinelli, Istituto della Ricerca Sociale (Bisogni di assistenza e prospettive possibili per costruire un welfare della cura in Italia); Flavia Piperno, ricercatrice Cespi (Collaboratrici e assistenti familiari: ci sono e come si collocano nel panorama transnazionale); Maria Grazia Giammarinaro, coordinatrice per la lotta contro la tratta degli esseri umani presso l’Osce (Sfruttamento invisibile per un lavoro non protetto); Fabrizio Benvignati, vicepresidente del Patronato Acli (La convenzione internazionale sui lavoratori domestici).
Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero. Al termine del convegno, cui parteciperanno lavoratrici domestiche provenienti da tutta Italia, verrà eseguito dal vivo un concerto “Per l’Italia”. Le variazione Goldberg di Johann Sebastian Bach accompagneranno la proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo. Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, dal Museo Etnografico della provincia di Belluno (Seravella) e dall’Archivio storico delle Acli.
16 Novembre 2011 - Roma / In onore delle colf di tutti i tempi
A Roma la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Un Convegno delle Acli
L’unità d’Italia celebrata dalle collaboratrici familiari, italiane e straniere.
Accade a Roma venerdì 18 novembre (Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi, Via XXIV Maggio 43), si tiene il congegno: “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, promosso dalle Acli Colf, l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere.
E' un percorso che ricostruisce la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dei 150 anni dell’Unità d’Italia, “ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione”: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle ‘badanti’ di oggi.
A partire dalle ore 14.30 sono prvisti gl interventi, tra gli altri, di: Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf (L’Italia che si prende cura); Raffaella Sarti, ricercatrice dell’Università di Urbino “Carlo Bo” (Serva, colf, badante: per una storia delle lavoratrici domestiche dall’Unità ad oggi); Pina Brustolin, direttivo Acli Colf (Diritti e dignità del lavoro domestico, a partire dall’impegno delle Acli Colf); Sergio Pasquinelli, Istituto della Ricerca Sociale (Bisogni di assistenza e prospettive possibili per costruire un welfare della cura in Italia); Flavia Piperno, ricercatrice Cespi (Collaboratrici e assistenti familiari: ci sono e come si collocano nel panorama transnazionale); Maria Grazia Giammarinaro, coordinatrice per la lotta contro la tratta degli esseri umani presso l’Ocse (Sfruttamento invisibile per un lavoro non protetto); Fabrizio Benvignati, vicepresidente del Patronato Acli (La convenzione internazionale sui lavoratori domestici).
Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero.
Al termine del convegno, cui parteciperanno lavoratrici domestiche provenienti da tutta Italia, verrà eseguito dal vivo un concerto “Per l’Italia”. Le variazione Goldberg di Johann Sebastian Bach accompagneranno la proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo.
Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, dal Museo etnografico di Serravella (BL) e dall’Archivio storico delle Acli.
Link a www.noidonne.org
17/11/2011 di Alessandra Coppola - dal blog del Corriere della Sera “Nuovi italiani” -
COLF D’ITALIA, IERI E OGGI
Un convegno dedicato alle donne - una volta solo italiane, oggi più che altro straniere - che lavorano nelle nostre case: Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura, promosso dalle Acli Colf l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere. Domani alle 14.30 a Roma, Palazzo Rospigliosi (bellissima la foto dall'archivio storico delle Acli)
(AGI) – Bari, 18 nov. 2011
LAVORO: ACLI, IN ITALIA OLTRE 1,5 MLN DI COLF; IL 40% IN NERO
Secondo la ricerca illustrata da Sergio Pasquinelli dell’Irs, le assistenti familiari hanno in media 42 anni, anche se continuano ad arrivare ondate migratorie piu’ giovani, lavorano preferibilmente a ore oppure in co-residenza, si occupano principalmente di gestione domestica, cura della persona, assistenza ‘emotiva’ dei datori di lavoro. Negli stipendi emerge la differenza tra mercato sommerso e regolare: 800-900 euro contro 1.200-1.300 di chi ha un contratto. “C’e’ una carenza strutturale del sistema – sottolinea Maioni – che da un lato dovrebbe sostenere le famiglie (circa 1 su 10, ndr) che si avvalgono di un aiuto domestico e dall’altro far emergere il lavoro nero” con incentivi e agevolazioni fiscali. “Purtroppo dobbiamo rilevare il persistere di una visione incentrata sul welfare familiare – ha argomentato il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero – che non ha quasi costo pubblico ma che non rappresenta un buon modello di welfare: serve invece una riqualificazione forte del settore che veda il ruolo della famiglia affiancato da istituzioni e imprese assistenziali, con investimenti e strumenti che portino alla creazione di lavoro buono, emersione dal nero e quindi risorse allo Stato”.
(AGI) Rmh/mld
Roma, 18 nov. 2011 (Adnkronos)
WELFARE: NAPOLITANO, NECESSARIO COORDINARE EQUITA' ED EFFICIENZA
Negli ultimi decenni figure professionali come le colf ''sono state per lo piu' riscoperte da lavoratrici e lavoratori immigrati, troppo spesso impiegati in condizioni di tutela inadeguate. Nella gestione delle attivita' rivolte all'assistenza e alla cura sono coinvolte le famiglie, strutture pubbliche e iniziative di mercato. E' percio' necessario un attento coordinamento che sappia conciliare equita' ed efficienza''.E' quanto sottolinea il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio in cui manifesta ''vivo apprezzamento'' alle Acli Colf per l'iniziativa ''Colf d'Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l'Italia che cura'', inserita nell'elenco ufficiale delle celebrazione per il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia.
Roma, 18 novembre 2011 - (AGENPARL)
“COLF D’ITALIA”: L’APPREZZAMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il tramite del segretario generale alla Presidenza della Repubblica, ha inviato un messaggio di “vivo apprezzamento” alle Acli Colf per l’iniziativa di oggi pomeriggio a Roma, “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, inserita nell’elenco ufficiale delle celebrazione per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Il presidente della Repubblica – si legge nel messaggio – desidera esprimere il proprio vivo apprezzamento per l’iniziativa “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, un convegno di particolare interesse che affronta aspetti importanti della nostra organizzazione sociale: l’equità e l’efficacia del nostro sistema di welfare e la garanzia di diritti per tutti quei lavoratori che contribuiscono in modo determinante a integrare le prestazioni dello stato sociale e a sostenere la rete di cura nel nostro Paese. Negli ultimi decenni, infatti, tali figure professionali sono state per lo più riscoperte da lavoratrici e lavoratori immigrati, troppo spesso impiegati in condizioni di tutela inadeguate. Nella gestione delle attività rivolte all’assistenza e alla cura sono coinvolte le famiglie, strutture pubbliche e iniziative di mercato. E’ perciò necessario un attento coordinamento che sappia conciliare equità ed efficienza». Nel ringraziare il Presidente della Repubblica per l’incoraggiamento e il riconoscimento del proprio ruolo “determinante”, le Acli Colf ricordano «il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione: dalle balie alle ‘serve’ del passato, dalle colf alle “badanti” di oggi». «Abbiamo contribuito anche noi – afferma Raffella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf – a costruire questo Paese e ancora contribuiamo a tenerlo insieme con il nostro lavoro». Oggi le stime parlano di oltre 1 milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori domestici, la maggior parte donne e straniere, ma anche le italiane in questi anni di crisi si stanno riavvicinando a questo lavoro. L’emersione del lavoro nero e la lotta allo sfruttamento, il riconoscimento sociale e l’affermazione piena di diritti come la malattia e la maternità: sono gli obiettivi fondamentali delle colf in Italia, che oggi hanno trovato finalmente un riconoscimento normativo nella Convenzione internazionale sulle lavoratrici e i lavoratori domestici del 2011, adottata dall’Oil – l’Organizzazione internazionale del lavoro - lo scorso giugno a Ginevra. Ora le Acli Colf chiedono all’Italia, e in particolare al neo presidente del Consiglio Mario Monti – che ieri al Senato ha promesso attenzione ai servizi di cura agli anziani – di procedere per ratificare al più presto questa Convenzione.
18 novembre 2011 – Immigrazioneoggi
COLF E BADANTI PER L’UNITÀ D’ITALIA. OGGI UN CONVEGNO DELLE ACLI PER RICORDARE L’APPORTO DELLE LAVORATRICI DOMESTICHE NELLA STORIA DEL PAESE.
“Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura” un contributo silenzioso alla costruzione della nazione.
“Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura” è il convegno promosso dalle Acli Colf, l’associazione professionale delle Acli che da oltre 60 anni si occupa della tutela e della promozione sociale delle lavoratrici domestiche, italiane e straniere, in programma oggi a Roma (ore 14.30, Centro Congressi del Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio, 43).
L’incontro – inserito nell’elenco ufficiale delle celebrazioni per il 150/mo anniversario dell’unità d’Italia – si presenta come un percorso che ricostruisce la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata alla storia dell’Italia, “ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt’ora alla costruzione della nazione”: dalle balie alle “serve” del passato, dalle colf alle badanti di oggi.
Al termine del convegno, dopo l’intervento del presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, verrà eseguito dal vivo un concerto Per l’Italia, le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, accompagnato dalla proiezione di immagini che documentano, sotto diversi punti di vista, l’impegno della società civile nella costruzione della nazione, dal Risorgimento alla Resistenza, passando dall’impegno dei volontari fino alle lotte contro la mafia e il terrorismo.
Per la rievocazione storica del ruolo delle colf, l’evento si avvale del materiale documentale messo a disposizione dal Museo dell’educazione dell’Università di Padova, dal Museo etnografico della Provincia di Belluno (Seravella) e dall’Archivio storico delle Acli.
Link www.immigrazioneoggi.it
Link www.immigrazioneoggi.it
21 novembre 2011 - (Immigrazioneoggi)
UN MILIONE E MEZZO DI LAVORATORI DOMESTICI, LA MAGGIOR PARTE STRANIERI. LE ACLI CHIEDONO AL NUOVO GOVERNO LA RATIFICA DELLA CONVENZIONE SUL LAVORO DOMESTICO DELL’ILO.
Napolitano: “tutele” per questi lavoratori “troppo spesso impiegati in condizioni di tutela inadeguate”.
Un milione e mezzo di lavoratori domestici, la maggior parte stranieri ed impiegati in modo irregolare. È la stima fornita dalle Acli che chiedono al nuovo Governo la ratifica della Convenzione di Ginevra sul lavoro domestico.
L’appello è stato lanciato venerdì scorso in occasione dell’iniziativa “Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura”, inserita nell’elenco ufficiale delle celebrazione per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Secondo l’associazione cattolica dei lavoratori, occorre risolvere quanto prima le criticità che caratterizzano questo mercato: l’emersione del lavoro nero e la lotta allo sfruttamento, il riconoscimento sociale e l’affermazione piena di diritti come la malattia e la maternità. A ciò sembra dare un riconoscimento normativo la Convenzione internazionale sulle lavoratrici e i lavoratori domestici del 2011, adottata dall’Oil – l’Organizzazione internazionale del lavoro – lo scorso giugno a Ginevra.
Secondo le Acli Colf, il patronato che si rivolge ai domestici, “abbiamo contribuito anche noi a costruire questo Paese e ancora contribuiamo a tenerlo insieme con il nostro lavoro”.
Un riconoscimento è arrivato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, attraverso il Segretario generale alla Presidenza della Repubblica, ha inviato un messaggio alle Acli Colf, in occasione del convegno, il quale si è augurato “l’equità e l’efficacia del nostro sistema di welfare e la garanzia di diritti per tutti quei lavoratori che contribuiscono in modo determinante a integrare le prestazioni dello stato sociale e a sostenere la rete di cura nel nostro Paese”.
Un riconoscimento è arrivato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, attraverso il Segretario generale alla Presidenza della Repubblica, ha inviato un messaggio alle Acli Colf, in occasione del convegno, il quale si è augurato “l’equità e l’efficacia del nostro sistema di welfare e la garanzia di diritti per tutti quei lavoratori che contribuiscono in modo determinante a integrare le prestazioni dello stato sociale e a sostenere la rete di cura nel nostro Paese”.
Per il Capo dello Stato “negli ultimi decenni tali figure professionali sono state per lo più riscoperte da lavoratrici e lavoratori immigrati, troppo spesso impiegati in condizioni di tutela inadeguate”.
(Red.)
SERVIZO RAI NEWS 24 – 17 NOVEMBRE 2011
Si intitola: “Colf d’Italia, 150 anni di lavoro domestico” l’iniziativa promossa dalle Acli per raccontare l’unita’ d’Italia attraverso l’attitivita’ delle diverse figure che svolgono un ruolo di assistenza e di cura. In studio con Luce Tommasi e Josephine Alessio, Raffaella Maioni, responsabile nazionale di Acli Colf e Marta Clemente, medico dell’Inail, l’Istituto che tutela chi si infortuna fra le pareti di casa.
SERVIZO DEL TG 5 – 18 NOVEMBRE 2011
RADIO SOCIALE – 18 Novembre 2011
Colf d’Italia ieri e oggi. Le Acli ricostruiscono la storia del lavoro domestico e di cura intrecciata a quella del nostro Paese, ricordando il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato, e partecipano tuttora, alla costruzione della Nazione. Dalle balie alle serve del passato, dalle colf alle badanti di oggi.
COLF D'ITALIA: ADESIONE ALLA CAMPAGNA COMINGTO2011 - MoVI
COLF D'ITALIA: PREVIEW DEGLI INTERVENTI SU QUALIFICARE.IT
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