2 agosto 2011

Confronto con l’altro nello spazio domestico


(dalla Newsletter Immigrazione Acli - di Raffaella Maioni)

Rispetto al contesto attuale il confronto con laltro e la comprensione delle relazioni che viviamo nella nostra vita quotidiana ci obbliga ad interrogarci sulla nostra identità. Siamo dunque chiamati a rispondere ad una apparentemente semplice domanda, ovvero, chi siamo? Per poter poi avanzare nella conoscenza di chi è laltro diverso da noi. Le risposte non sono scontate e rimangono sempre al centro della riflessione che ci porta a tentare di comprendere le relazioni macro, come ad indagare il contesto micro che forse ci appartiene di più. Nello specifico della nostra associazione ci interroghiamo sullaltro quale persona con le sue particolarità, tipicità, bisogni. A volte è una richiesta di pensione, unindennità di disoccupazione, un conteggio di trattamento di fine rapporto, una dichiarazione dei redditi, un contratto, o ancora un immigrato che necessita di rinnovare il suo permesso di soggiorno piuttosto che un giovane che si iscrive ad un centro sportivo.

E così quotidianamente laltro ci viene incontro e ci sollecita non solo a rispondere a delle necessità del qui ed ora, ma ad interrogarci su chi è questa persona e come possiamo contribuire alla sua realizzazione nel contesto attuale attraverso un messaggio che sia costruttivo e portatore di una dimensione che vada oltre alla singola pratica o alla singola azione che pur bene espletiamo.

Nella micro dimensione domestica una fattispecie di relazione e rapporto che noi curiamo in modo attento è quella del lavoro domestico e dellassistenza familiare. Oltre al rapporto di lavoro in sé, è un esempio sempre più evidente di luogo di relazione, di incontro con laltro. Luogo in cui soggetti con caratteristiche ed esigenze diverse si muovono cercando quellequilibrio tra relazione di lavoro e relazione umana.
Relazioni difficili da gestire in modo sempre lineare, in cui laltro di cui abbiamo bisogno, diventa il soggetto con il quale ogni giorno di confrontiamo. E come ogni confronto seppure positivo, anche questo porta con sé degli elementi di criticità, di conflitto.

E uno sforzo costante di ridefinizione del proprio io attraverso una ridefinizione degli spazi  di vita, delle proprie abitudini, delle usanze di cui magari ci si era dimenticati, ma che proprio, di fronte allaltro che ci è di fronte, riemergono con la loro forza. In questo rapporto tra datori di lavori e lavoratori impegnati
nel settore del lavoro domestico, il lavoro nella casa e nella cura, diventa il luogo privilegiato di confronto e di ridefinizione del proprio io. E ogni relazione ha le sue caratteristiche specifiche e particolarità che non possono trovare eguali. Ogni relazione avrà dunque il suo punto di equilibrio e di rottura, i suoi spazi di vicinanza e di lontananza, le abitudini che si andranno ridefinendo in un luogo comune di convivenza.