15 ottobre 2014

Tfr nel disegno di legge di stabilità

Dopo i vari dibattiti di questi giorni, sembra proprio che alla fine il capitolo Tfr entri nel disegno di legge di Stabilità che oggi sarà approvato in Consiglio dei ministri
Dunque l’anticipo in busta paga del trattamento di fine rapporto sarà su base volontaria, fino fino al 100% della somma maturata durante l’anno, e riguarderà anche i lavoratori che hanno scelto di spostare il Tfr verso i fondi pensione. 
Sembrano ad ora esclusi solo i dipendenti pubblici. Ma anche altre due categorie: i dipendenti del settore, colf e badanti.

Per le colf si sta valutando se l’anticipo sarebbe un vantaggio per le famiglie, molte della quali già ora lo liquidano anno per anno o mese per mese. Diciamo che l'art 3 del CCNL lavoratori domestici parla di miglior favore per il lavoratore.... ma come abbiamo più volte ribadito tale liquidazione potrebbe creare più problemi che altro per entrambi le parti (si veda anche il Post sul nostro blog dello scorso 2 ottobre Tfr e ferie non si rateizzano)
Si pone oggi anche la questione se sia più vantaggioso o meno per i datori di lavoro procedere con tale liquidazione, in quanto tale rateizzazione del tfr potrebbe annullare il bonus degli 80 euro.
Insomma, la coperta si tira da una parte dall'altra ... ma alla fine le spese ci sono e politiche strutturali per favorire i servizi alla persona mancano.

Di grande interesse ci sembra però la parte del ddl relativa alla leva fiscale: diventa più leggera l'Irap, l'Imposta regionale sulle attività produttive. Dall'anno prossimo sarà interamente deducibile il costo del lavoro, per un taglio del carico fiscale pari a di 6,5 miliardi di euro
Ma ci chiediamo, se tale deduzione totale del costo del lavoro è applicabile anche per le famiglie che assumono lavoratori domestici! Ne dubitiamo!
Questa possibilità ci parrebbe una misura che andrebbe maggiormente in contro alle necessità delle famiglie, anziché soffermarsi su quando dare il Tfr, che come ben sappiamo non è un'indennità qualunque, ma è utile a sostenere il lavoratore nel momento del bisogno...ovvero quando perde il lavoro!!! Una forma diretta e indiretta di educazione al risparmio, che oggi verrà indebolita se i lavoratori che ne faranno richiesta non sapranno gestirla in oculato.