25 luglio 2013

Siglata l’intesa per il rinnovo del Ccnl lavoratori domestici. Ecco le principali novità

Dopo più di un anno di trattativa le organizzazioni sindacali di categoria più rappresentative: Federcolf, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, il 9 aprile 2013 hanno finalmente siglato l'accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro con le associazioni datoriali Fidaldo e Domina.

Ad oggi il Contratto nazionale, che decorrerà dal primo luglio 2013 al 31 dicembre 2016, e non è stato ancora sottoposto alla firma congiunta dinanzi al Ministero del Lavoro ed è per questo che non è stato reso pubblico nella versione integrale e definitiva.

In caso di mancata disdetta di una delle parti, da comunicarsi almeno tre mesi prima della data di scadenza a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, il contratto s'intenderà tacitamente rinnovato per un triennio.

Al link alcune considerazioni generali e le principali novità a cura dell’avvocato Federica Suardi, della Segreteria nazionale Acli Colf

24 luglio 2013

Acli e Caritas propongono il reddito di inclusione sociale

Un patto aperto contro la povertà
Le Acli, in collaborazione con la Caritas italiana, presentano il progetto del Reddito d’inclusione sociale (Reis) e propongono un patto aperto contro la povertà.
L'appuntamento è per Mercoledì 24 luglio alle ore 11.00 Sala Convegni Acli, in Via Marcora 18 a Roma.
Interverranno, tra gli altri Enrico Giovannini, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, Susanna Camusso, segretario generale Cgil.

23 luglio 2013

Rieti: relazione tavola rotonda sui problemi del lavoro di assistenza e cura familiare


Il 18 luglio 2013 nel prestigioso Palazzo Vecchiarelli di Rieti le Acli della città laziale  hanno organizzato una tavola rotonda dedicata al “lavoro domestico e di cura” in cui sono stati affrontati argomenti di grande interesse ed attualità.
Ha moderato l’incontro l’avvocato Sergio Spatola il quale ha molto bene interpretato le intenzioni dei relatori e amalgamato gli argomenti di volta in volta esposti.
Dopo il saluto delle autorità locali, che hanno partecipato numerose alla tavola rotonda, hanno preso la parola Stefano Corsi, rappresentante della presidenza Acli Lazio con delega all'immigrazione, l’avvocato Federica Suardi in rappresentanza della Segreteria Nazionale Acli Colf, Valeria Valeri in rappresentanza della Diocesi, e la responsabile dello sportello immigrati delle Acli di Rieti, Maha Mehlem.
Le Acli di Rieti e le Acli Colf Nazionali, in collaborazione con la Caritas Dio­cesana di Rieti e dello Sportello immigrati delle Acli di Rieti, con questa tavola ro­tonda hanno inteso promuovere un momento di confronto e di approfondimento sul­le sempre più attuali ed urgenti problematiche del lavoro di assistenza e di cura fami­liare.


18 luglio 2013

Domande e risposte: ferie a ore

Ho assunto una colf che mi aiuta nelle faccende domestiche per 3 volte alla settimana per due ore al giorno. Per agosto vorrei mandarla in ferie, come devo conteggiare i giorni cui ha diritto?
L’art. 18 del CCNL stabilisce che “Indipendentemente dalla durata dell'orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi”,  quindi anche se la colf effettua un orario di servizio pari a 12 ore settimanali, ha sempre diritto a 26 giorni lavorativi di ferie all’anno.
Per chi lavora ad ore, il nuovo Ccnl, siglato lo scorso 9 aprile, ha inserito una importante precisazione, stabilendo che la retribuzione dovrà essere ragguagliata ad un sesto dell’orario settimanale per ogni giorno di ferie godute, e specificando che, il periodo feriale di 26 giorni lavorativi, va inteso riferito ai giorni lavorativi secondo il normale calendario civile e, pertanto, in caso di rapporti ad ore con distribuzione non in tutti i sei giorni della settimana, le ferie godute non saranno riferite ai soli giorni nei quali sarebbe stata collocata la prestazione lavorativa, bensì all’intera misura di giorni lavorativi (sei alla settimana) nei quali è collocato il periodo di ferie.
Nel Suo caso, quindi, il numero di giorni da attribuire per ferie si conteggiano comunque da lunedì a sabato, anche se la colf si reca a lavoro solo 3 volte alla settimana, considerando un valore di indennità di ferie, per ogni giorno pari a 1 ora di lavoro (1/6 di 6 ore settimanali).

17 luglio 2013

Rieti: Tavola Rotonda su lavoro domestico e di cura



Il giorno 18 luglio a Palazzo Vecchiarelli, via Roma 57, Rieti, a partire dalle ore 15.oo si terrà la Tavola Rotonda su lavoro domestico e di cura. Tema attuale e nodale dei nostri tempi.
La presenza delle assistenti familiari continua ad accompagnarci: nonostante la crisi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, il lavoro privato di cura rimane una risposta essenziale alla non autosufficienza. 
Inoltre sarà l'occasione per presentare il libro promosso dalle Acli Colf “Badare non basta" a cura di S.Pasquinelli e G.Rusmini. Il lavoro di cura: attori, progetti, politiche,Edizione Roma, Ediesse, 2013. Queste pagine rappresentano lo stato dell’arte sul lavoro privato di cura in Italia, bilancio di un percorso iniziato dai curatori dieci anni fa. Frutto della collaborazione di studiosi con competenze diverse, il libro ricostruisce l’emergere di questo lavoro, le sue dimensioni e caratteristiche.


Link al Programma
Locandina dell'evento

13 luglio 2013

Per colf e badanti croate ingressi senza restrizioni in Italia


Dal primo luglio la Croazia è divenuta a pieno titolo Stato membro dell’Unione europea e i cittadini possono pertanto circolare liberamente all’interno dell’Unione. Tuttavia il governo italiano, come altri paesi Ue, ha ritenuto di limitare inizialmente gli ingressi di lavoratori per due anni, fino al 2015. Tuttavia non sono sottoposti a limitazioni alcune categorie, come i lavoratori altamente qualificati, gli stagionali, i lavoratori domestici.
Le famiglie italiane che intendono assumere una colf o una badante croata devono rispettare le stesse procedure previste per l’assunzione di una colf italiana, comprese le comunicazioni obbligatorie, versando poi i contributi trimestrali all’Inps.
Le richieste di nulla osta per le lavoratrici croate già presenti negli uffici competenti saranno archiviate. Analogamente avverrà per le relative pratiche avviate nell’ambito dell’ultima procedura di emersione.
Per effetto dell’adesione all’Ue il personale domestico croato maturerà la pensione con le regole della riforma Fornero, applicando inoltre i Regolamenti comunitari ed il cumulo gratuito dei contributi versati in più paesi (totalizzazione)

11 luglio 2013

Domande e risposte: sospensioni di lavoro extraferiale

Ho assunto una colf a ore, che mi aiuta nelle faccende domestiche. Nel mese di luglio e agosto mi recherò nella mia casa in montagna, per cui non avrò bisogno del suo aiuto, posso interrompere il rapporto di lavoro per riprenderlo a settembre?
Il CCNL dei lavoratori domestici stabilisce che le sospensioni di lavoro extraferiali, dovute ad esigenze del datore di lavoro, devono essere normalmente retribuite (art. 19), salvo la facoltà di recupero delle ore non lavorate, in caso di accordo tra datore di lavoro e lavoratrice.
Dunque, se per esigenze proprie, non è possibile far lavorare la colf, alla stessa spettano ugualmente tutte le retribuzioni, e conseguentemente anche la copertura assicurativa INPS.
In questi casi, quindi, sarà il caso di concordare in anticipo il periodo di ferie annuale, che il CCNL fissa in 26 giorni (1 mese) indipendentemente dall’orario di lavoro, da usufruire, su indicazione del datore di lavoro, nel periodo tra giugno e settembre (art. 18), in modo che almeno un mese sia coperto dal dovuto godimento del periodo di ferie.
L’altro mese, che rimane scoperto, o si concorda un recupero di ore non lavorate, oppure si consegnano le chiavi alla colf, che svolgerà ugualmente la propria attività lavorativa.

10 luglio 2013

Contributi previdenziali di luglio

Oggi scade il termine per il versamento dei contributi del lavoro domestico relativi al trimestre aprile-maggio-giugno. 

Link alle Tabelle con gli importi 

Il pagamento può avvenire:
- sul sito dell’Inps (http://www.inps.it/ lavoro domestico),
- con carta di credito mediante il Contacrt center,
- in una banca o tabaccheria del circuito Reti amiche,
- con bollettino Mav.

Per il pagamento tramite il sito Inps clicca qui

4 luglio 2013

Domande e risposte: riposo intermedio

Sono assistente familiare cui ho chiesto 3  ore di riposo giornaliero pomeridiano, da effettuare fuori casa. La figlia mi contesta che sono troppe ore e che il riposo dovrei goderlo in casa, per poter continuare ad esercitare la sorveglianza sulla mamma, anziana e non autosufficiente. Chi ha ragione?
L’art.15 CCNL domestico dice che, “Il lavoratore convivente ha diritto (..), ad un riposo intermedio non retribuito, normalmente nelle ore pomeridiane, non inferiore alle 2 ore giornaliere di effettivo riposo”.
In primo luogo, la norma quindi non fissa un tetto massimo di ore di riposo pomeridiano ma un tetto minimo, rispettato il quale l’organizzazione del rapporto di lavoro può dirsi legittima.
In secondo luogo, si può notare come la norma non specifichi se tale riposo consenta alla lavoratrice di allontanarsi, ma al contrario sottolinea come il riposo debba essere “effettivo”.
Dunque, condizione essenziale, è che in quelle ore sia assicurato il riposo della lavoratrice, la quale  deve comunque potersi dedicare alle proprie personali attività (leggere un libro, guardarsi un programma televisivo, ecc…). A seconda di come viene svolta, quindi, anche l’attività di mera vigilanza può essere considerata attività lavorativa, se non consente alla lavoratrice di dedicarsi ai propri affari, e soprattutto se la stessa deve rimanere “a disposizione” del datore di lavoro.
Visto che la questione è spesso molto dibattuta, nel nuovo CCNL, siglato lo scorso 9 aprile, è stato inserito un chiarimento, prevedendo specificatamente la possibilità per le lavoratrici di uscire liberamente di casa, salvo accordi specifici contrari, e fatta salva in ogni caso la destinazione di tale intervallo al recupero psicofisico della lavoratrice.

3 luglio 2013

Anche i paesi del Golfo invitati ad adeguarsi agli standard ILO

Una dimostrazione di lavoratrici filippine a Riad
La Confederazione internazionale dei sindacati (CSI) ha invitato i membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), l'organismo di coordinamento per i governi dei paesi del Golfo persico, di rivedere il contratto standard previsto per i lavoratori domestici per portarlo in linea con gli standard ILO.

In molti degli emirati dell’area infatti i lavoratori, prevalentemente se non esclusivamente stranieri, subiscono numerose ingiustizie da parte dei loro datori di lavoro. Emblematico il caso di Sreekala, domestica in Kuwait fino a pochi anni fa, “venduta” per essere una serva.

Come ha raccontato Sreekala in lacrime, le veniva negato il cibo, affrontando lunghe ore di lavoro fino alle 02.00 di notte e rimanendo chiusa a chiave in casa quando il datore di lavoro andava in vacanza. Se si fosse ribellata il suo “padrone” l’avrebbe uccisa camuffando la morte come un incidente d’auto o un infortunio

La Repubblica Dominicana ha ratificato C189

Il 2 Luglio 2013 anche la Repubblica Dominicana ha approvato la Convenzione ILO 189. La ratifica è avvenuta da parte della Camera dei Deputati dopo una discussione in aula nella quale è stato posto il problema di come migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori domestici.

Come noto la Convenzione riconosce il valore economico e sociale dell’impiego domestico e afferma esplicitamente che si tratta di un vero e proprio lavoro. Essa stabilisce inoltre norme per far si che anche i salariati che prestano la propria opera entro le pareti domestiche godano degli stessi diritti fondamentali degli altri lavoratori, compreso quello di aderire ad un sindacato di loro scelta, di avere dei salari minimi, orari di lavoro ragionevoli, riposo settimanale e ferie annuali retribuite.