29 giugno 2013

Massimiliano, badante: "Sbaglia chi non dà dignità a questo lavoro"

(fonte Repubblica.it) 

Massimiliano è italiano e fa il badante. Intervistato da Vladimiro Polchi per Repubblica.it. racconta in un video la sua esperienza, per molti versi inconsueta; non soltanto perché il 70% delle persone che presta assistenza agli anziani è straniera ma si tratta pure  di un mestiere prevalentemente femminile.

Tuttavia, dice Massimiliano «la crisi sta rimescolando le carte e non è più così raro vedere dei maschi intraprendere questa occupazione».

Video intervista a Massimiliano/Acli Colf Roma

 

 

27 giugno 2013

Domande e risposte: la convalida delle dimissioni

Che cosa vuol dire che le dimissioni dal lavoro, anche domestico, devono essere convalidate? Quali sono gli obblighi del datore di lavoro?
La “Legge Fornero”, ha introdotto un meccanismo di convalida, volto ad asseverare la genuina volontà del lavoratore di dimettersi contro la pratica delle c.d. dimissioni in bianco.
Si prevede che le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto, che avviene di comune accordo tra le parti, siano sottoposte a convalida presso la DPL o il Centro per l’impiego del luogo ove si svolge l’attività lavorativa, oppure tramite sottoscrizione di apposita dichiarazione in calce alla ricevuta di trasmissione all’INPS della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro, con cui viene espressa la volontà di interrompere il rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro deve verificare che la lavoratrice consegni la dichiarazione di dimissioni convalidate, altrimenti saranno “sospensivamente condizionate”, cioè inefficaci, fino all’avvenuta convalida. In caso di dimissioni prive di convalida, quindi, egli, entro 30 giorni, deve convocare la lavoratrice, tramite invito scritto che dovrà contenere la ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione.
Dalla ricezione dell’invito, il lavoratore entro 7 giorni (di calendario) deve recarsi presso il datore di lavoro o altro soggetto abilitato alla convalida. Nel caso non aderisca all’invito, il rapporto di lavoro si intende risolto, e il lavoratore non potrà più far valere la mancata attuazione delle procedure previste dalla norma per invalidare il rapporto di lavoro.
Ottima abitudine, quindi, anche sotto questo profilo, inserire nella lettera di assunzione “l’elezione di domicilio”, che servirà anche per mandare all’indirizzo valido e legale questa eventuale comunicazione!

26 giugno 2013

La comunità diplomatica deve assumersi la responsabilità per la prevenzione della tratta del personale domestico




A poster for a documentary film on domestic servitude, "Vous etes servis", by Belgian filmmaker Jorge Leon, that was screened and discussed during the 10th Alliance against Trafficking in Persons Conference in Vienna, in 2010.
Poster del filmdoc di Jorge Leon - 2010
Rappresentante speciale dell'OSCE e Coordinatore per la lotta alla tratta di esseri umani, Maria Grazia Giammarinaro, in un workshop che si è svolto a Kiev dal 12 al 13 giugno 2013 presso l'Accademia diplomatica dell'Ucraina e finanziato dagli Stati Uniti, Austria e Svizzera, ha invitato gli Stati partecipanti dell'Organizzazione ad adottare misure concrete per prevenire il fenomeno poco noto della tratta del personale domestico nelle famiglie diplomatiche.

 «La servitù dei domestici non è meno grave o dannoso di altre forme di traffico, ma è semplicemente un altro modo per sottomettere le persone», ha detto Giammarinaro. 

«Quando una persona è obbligata a essere permanentemente a disposizione del datore di lavoro in una famiglia e quando questa persona lavora tutto il giorno senza ricevere lo stipendio, con poco cibo, potendo dormire solo per poche ore, è psicologicamente abusata e questo non può più essere considerato lavoro ma diventa vera e propria schiavitù».

Hanno partecipato al workshop insieme a esperti dell'OSCE e dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), i rappresentanti dei servizi diplomatici di Austria, Belgio, Cipro, Germania, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Polonia, Svizzera, Tagikistan, Ucraina, Stati Uniti e Uzbekistan. Esso è stato il secondo di una serie che si terrà in diverse regioni dell'OSCE per migliorare la prevenzione della tratta del personale domestico nelle famiglie diplomatiche. Il primo workshop si è tenuto a Ginevra, Svizzera, nel giugno 2012.

Maria Grazia Giammarinaro ha assunto la leadership su questo tema, con l'obiettivo di diffondere le buone pratiche contenute nella Convenzione ILO 189 sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici del giugno 2011.
«Noi, come comunità diplomatica, dobbiamo prendere l'iniziativa di sensibilizzare la nostra comunità a questa forma nascosta di sfruttamento e alle buone pratiche», ha detto il rappresentante OSCE , il cui Ufficio ha pubblicato il primo studio inedito e innovativo sul , lavoro non protetto nel 2010 intitolato “Sfruttamento invisibile: tratta a scopo di servitù domestica”, disponibile anche in russo e francese.

Per saperne di più: www.osce.org





20 giugno 2013

Insieme per un lavoro domestico dignitoso. Tavola rotonda a Roma

credits: Caritas Internationalis

Per celebrare la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici Acli Colf insieme a Caritas Internationalis e Associazione No.Di, hanno promosso una tavola rotonda dal titolo “Insieme per un lavoro domestico dignitoso” a cui ha partecipato tra gli altri Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti.

L’iniziativa si è svolta il 16 giugno, secondo anniversario della ratifica da parte dell’Italia della 'Convenzione 189' promossa dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro nel 2011, che ha fissato le norme di lavoro per i lavoratori domestici in tutto il mondo e alcuni diritti fondamentali, tra cui il riposo settimanale e di assentarsi, il salari minimo, la protezione da abusi, la tutela dallo sfruttamento del lavoro minorile.

18 giugno 2013

Piazze del Mondo Varese 15 giugno 2013

Le piazze del mondo 2013, sabato 15 giugno a VareseA Varese anche quest'anno le Acli Colf hanno collaborato con ACLI e altre organizzazioni a celebrare "Piazze del Mondo"
Una festa con negli occhi l’armonia dell’arcobaleno simbolo di pace. I colori del mondo sono i volti delle donne e degli uomini, delle ragazze e dei bambini che incontriamo ogni giorno nelle case, nelle strade e nei negozi, nelle fabbriche e negli uffici e che si mescolano con i nostri volti. Parliamo molto d’immigrati in Italia e nella nostra provincia.
Quasi sempre per puntare il dito sugli irregolari oppure su coloro che commettono reati. 

Troppo spesso rimuoviamo dai pensieri e dalle parole i milioni d’immigrati che lavorano, rispettando le persone e le leggi, che intrecciano i loro progetti di vita con i nostri, i loro sogni con i nostri sogni.  

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17 giugno 2013

Domande e risposte: sicurezza sul lavoro

Vorrei assumere un’assistente familiare per mio padre, che però vive in un appartamento molto vecchio, che non ha certo gli impianti in regola. Ho qualche obbligo in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro?

Il tema della sicurezza sul lavoro è un tema purtroppo spesso sottovalutato nella gestione del rapporto di lavoro domestico, per la coincidenza dell’ambiente lavorativo con l’ambiente familiare, come tale non sottoposto alle regole del T.U. in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Ci sono però regole minime di sicurezza, su cui il nuovo CCNL, firmato lo scorso 9 aprile, ha voluto sensibilizzare, anche in funzione di “educazione culturale” dei datori di lavoro e dei lavoratori: viene, così, affermato il diritto dei collaboratori familiari ad un ambiente di lavoro sicuro e salubre, sulla base di quanto previsto dalla legislazione vigente, e in particolare, si menziona il dovere del datore di lavoro di:
- garantire la presenza sull’impianto elettrico di un adeguato interruttore differenziale (il «salvavita»);
- informare la colf circa eventuali rischi esistenti nell’ambiente di lavoro, relativi anche all’uso delle attrezzature ed all’esposizione a particolari agenti chimici, fisici e biologici.
All’ente Bilaterale “Ebincolf”, formato da rappresentati sindacali e datoriali, è demandato il compito di elaborare un apposito documento, che il datore di lavoro dovrà consegnare, insieme alla lettera di assunzione, all’atto dell’individuazione delle mansioni da svolgere, e quindi al momento dell’assunzione.

13 giugno 2013

Germania e Sud Africa hanno ratificato la Convenzione C189


Oltre a Bolivia, Filippine, Italia, Mauritius, Nicaragua, Paraguay, Uruguay, anche Germania e Sud Africa hanno ratificato la Convenzione 189 sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici.
La Germania è il secondo paese europeo a procedere nella direzine di un maggior riconoscimento di tale categoria di lavoratori. Un riconoscimento che avviene grazie all’appoggio dato da subito da parte del Cancelliere Angela Merkel, ritenendo la Convenzione in sintonia con la politica del suo governo.
Si stima che in Germania ad oggi vi siano circa 700 mila lavoratori domestici che rientano nell'economia sommersa, ovvero lavorano “in nero”.

Per saperne di più:
Link a sito Ituc
Link a sito ILO

4 giugno 2013

"Badare non basta"


Le Acli Colf hanno contribuito alla realizzazione del volume 
"Badare non basta. Il lavoro di cura: attori, progetti, politiche", a cura di Sergio Pasquinelli e Giselda Rusmini. 

Nelle prossime settimane ne discuteremo con i curatori in due occasioni pubbliche, ovvero a Milano e a Roma:

- Milano, martedì 11 giugno 2013, ore 10.oo-13.oo, via Bernardino Luino 5, Sede Regionale Acli Lombardia

- Roma, domenica 16 giugno 2013, ore 14.30-17.oo via della Lungaretta 22 (Capellania Latinoamericana, in occasione della Giornata internazionale dei lavoratori domestistici)
Scarica qui il programma


Scarica qui la scheda del libro  e per maggiori informazioni contatta o6/5840643 o 06/5840360

3 giugno 2013

2a Edizione Premio Melograno: Un premio per le donne e per la convivenza tra i popoli


La Fondazione Nilde Iotti ha lanciato il bando della seconda edizione del Premio Melograno, che assegna ogni anno un riconoscimento a due donne, una italiana ed una nuova italiana di origine straniera impegnate nelle nuove sfide della società multiculturale italiana.

Quest’anno ci si rivolge alle giovani donne per conoscere e valorizzare le loro esperienze positive di integrazione. Le donne immigrate sono una risorsa preziosa per il nostro Paese.
Queste nuove cittadine, queste nuove italiane con i loro figli e le loro famiglie, stanno cambiando in profondità il nostro Paese. E’ un cambiamento positivo che dobbiamo imparare a conoscere, a riconoscere e a valorizzare.

Da qui il Premio Melograno. Il cui nome ci è stato ispirato dall’omonimo frutto, che incarna la multiculturalità. Infatti è un frutto originario dell'Asia sud–occidentale, è stato coltivato nelle regioni caucasiche da tempo immemorabile ed è quindi presente da epoca preistorica nell'area costiera nel bacino del Mediterraneo, all’interno della quale si individuano i maggiori flussi migratori degli ultimi decenni.

Inoltre il melograno per i suoi numerosi semi è simbolo di produttività, ricchezza e fertilità.

Le candidate al Premio Melograno saranno selezionate da una Giuria tra tutte coloro che parteciperanno al nostro bando scaricabile dal sito della Fondazione Nilde Iotti.
Per scaricare il bando e maggiori informazioni si rinvia a www.fondazionenildeiotti.it
Le celebrazioni si terranno a Roma, il 14 dicembre 2013.

1 giugno 2013

Giornata Internazionale dei lavoratori domestici. Tavola rotonda a Roma


Domenica, 16 giugno 2013, h.14.30, h. 17.00, presso la Sala riunioni Chiesa S.Maria della Luce, via della Lungaretta 22, Trastevere, Roma le Acli Colf insieme all'associazione No.Di e alla Caritas Internationalis in occasione della“Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici” promuovono una tavola rotonda sul lavoro domestico e di cura:  


Insieme per un lavoro domestico dignitoso 

Together for decent work for domestic workers 

Unidos por la dignificacion del trabajo doméstico


Link al Progrmma e per maggiori informazioni contattare lo 06/5840643 o 06/5840360



Il 16 giugno è stata dichiarata “Giornata internazionale dei lavoratori domestici”.
La data celebra l’anniversario dell'adozione il 16 giugno 2011 della Convenzione 189 sulle lavoratrici e lavoratori domestici da parte dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, che costituisce una grande opportunità per i lavoratori domestici e per il riconoscimento dei loro diritti.
La Convenzione introduce la possibilità di un cambio reale a livello globale per tale categoria del mondo del lavoro, fornendo ai lavoratori maggiori protezioni, con l’acquisizione di diritti che in molti paesi non sono ancora riconosciuti come, ad esempio, il giorno di riposo settimanale, i limiti alle ore di lavoro, un salario minimo, l’indennità per gli straordinari e la previdenza sociale.
La convenzione obbliga, inoltre, gli Stati parte ad adottare misure importanti a tutela dei lavoratori domestici, contrastando forme di violenza ed abusi, regolamentando le agenzie di collocamento private che reclutano e impiegano lavoratori domestici o prevenendo lo sfruttamento del lavoro minorile presente anche in questo settore.
L’Italia, primo Paese in Europa, ratificando la convenzione ha dato un chiaro segno a sostegno della categoria, che nel nostro Paese ha ancora obiettivi da raggiungere in termini di tutela dei diritti, e dal punto di vista culturale, ponendo le basi per l’equiparazione del lavoro domestico agli altri lavori.
La promozione dei diritti deve continuare a livello tanto nazionale che globale. Per questo continuiamo ad impegnarci come associazioni promuovendo diritti e dignità di ogni lavoratrice, lavoratore e, più in generale, di tutti i cittadini.
Per promuovere maggiore conoscenza, legalità e dignità per un settore importante del nostro Paese e di tanti altri Paesi nel mondo, il prossimo 16 giugno festeggeremo la “Giornata internazionale dei lavoratori domestici” con un momento di confronto, dibattito e festa insieme alle lavoratrici e ai lavoratori domestici, ai loro rappresentanti e a numerosi esperti del settore.

Per confermare la partecipazione e maggiori informazioni contattare Acli Colf via Marcora 18/20 Roma. Scrivere a david.recchia@acli.it  – 06/5840360