20 dicembre 2011

LE BADANTI E LA SINDROME ITALIANA


di Alessandro Leogrande
(Tratto da Il Fatto Quotidiano - 16/12/2011)

Fermo Immagine dal Documentario Sidelki, di Katia Bernardi
Una nuova forma di depressione si aggira per l’Europa: si chiama “Sindrome italiana”. Non riguarda la schizofrenia della finanza o il pericolo di una nuova recessione. La sindrome che prende il nome dal Belpaese colpisce i lavoratori, o meglio le lavoratrici, più invisibili: le badanti provenienti dall’Est. I primi ad accorgersene sono stati due psichiatri di Ivano-Frankivs’k, città di duecentomila abitanti nell’Ucraina occidentale, profondamente segnata dalle tragedie del Novecento. Nel 2005, Andriy Kiselyov e Anatoliy Faifrych intuiscono che due donne in cura nel loro reparto presentano un quadro clinico diverso dagli altri. Sintomi che hanno imparato a riconoscere in anni di attività (cattivo umore, tristezza persistente, perdita di peso, inappetenza, insonnia, stanchezza, e fantasie suicide) si innestano su una frattura del tutto nuova, che mescola l’affievolirsi del senso di maternità con una profonda solitudine e una radicale scissione identitaria. Quelle giovani madri non sanno più a quale famiglia, a quale parte dell’Europa appartengano, come se un’antica armonia si fosse all’improvviso spezzata.
Kiselyov e Faifrych capiscono che il “male oscuro” ha chiare origini sociali. Le due pazienti sono state badanti all’estero, hanno lavorato a lungo come donne di compagnia, infermiere, assistenti tuttofare nelle case italiane. Lo hanno fatto per anni, 24 ore al giorno, salvo che per una breve pausa nella domenica pomeriggio. Sono state lontane dalla loro casa, hanno lasciato soli i loro figli per accudire anziani altrettanto soli dall’altra parte del continente. Hanno retto sulle proprie fragili spalle due delicate trasformazioni: da una parte, l’invecchiamento dell’Italia e lo sgretolamento delle sue famiglie; dall’altra – attraverso le loro rimesse, spesso unica fonte di reddito per le loro famiglie lasciate lì – la tumultuosa transizione dei paesi orientali. Sono rimaste a lungo sole, molto sole, senza che nessuno potesse percepire il loro stress crescente. E alla fine non ce l’hanno fatta più, sono crollate. I due psichiatri comprendono subito che le due pazienti non sono un caso isolato. Tante altre donne versano nelle stesse condizioni. E allora coniano il termine “Sindrome italiana”, dal nome del paese più “badantizzato” dell’Europa occidentale e forse del mondo. Le date in questa storia sono importanti.

14 dicembre 2011

Come calcolo la tredicesima della colf


(di Federica Suardi - Segreteria Nazionale Acli Colf)

Si avvicina il Natale, e come tutti gli anni è arrivato il momento dei conteggi per assicurare la tredicesima alla colf o all’assistente familiare che lavora presso la nostra famiglia. 

Ma come la calcolo? E quando sono obbligato a versarla?

Le regole per il pagamento della tredicesima mensilità alla lavoratrice domestica sono dettate dalla legge 940/1953, recepite dallo stesso CCNL all’art. 37 che recita:
In occasione del Natale, e comunque entro il mese di dicembre, spetta al lavoratore una mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione globale di fatto, in essa compresa l’indennità sostitutiva di vitto e alloggio”.
Essa spetta a tutte le lavoratrici domestiche, indipendentemente dal fatto che prestino la propria opera “a tempo pieno” presso un’unica famiglia o “a ore” o “a giornata” presso più famiglie: in questo caso ciascuna famiglia corrisponderà la porzione di tredicesima spettante in base al lavoro prestato.

Queste dunque le regole per calcolarla:
La retribuzione di riferimento è quella percepita dall’interessato al momento dell’erogazione, vale a dire quella percepita nel mese di dicembre .
Se, poi, la colf lavora con orari diversificati, e la paga è settimanale o oraria, l'importo della gratifica si ricava:

· Se retribuita settimanalmente, moltiplicando la retribuzione settimanale per le 52 settimane dell’anno e dividendo il risultato per 12;
· Se retribuita a ore si stabilisce l’orario settimanale, che si ottiene moltiplicando la paga oraria dell'ultimo periodo per il numero delle ore di attività settimanale; una volta ricavato quest’importo lo si moltiplica per 52 e si divide il risultato per 12.
Fanno parte della retribuzione utile per il calcolo non solo la retribuzione in denaro ma anche quella “in natura”, ovvero comprensiva dell’indennità di vitto e alloggio, che insieme agli eventuali scatti di anzianità, forma la c.d. “retribuzione globale di fatto”.

Non sono invece da considerare voci della retribuzione utile ad esempio il lavoro straordinario, sia esso notturno, festivo o feriale, l’indennità di ferie non godute, premi e gratifiche varie, e gli eventuali rimborsi spese.

13 dicembre 2011

Superando i confini di classe e razza ...

Nel Sud americano dei primi anni Sessanta ancora segnato dalle pesanti divisioni razziali Skeeter, una giovanissima bianca benestante ma inquieta che sogna di diventare scrittrice, stringe una strana e scandalosa alleanza con due domestiche di colore, Aibileen e Minny, abituate a crescere con affetto e consapevolezza i figli dei bianchi. E , superando i confini di classe e di razza, decidono di raccontare in un libro le storie delle donne di colore a servizio dei bianchi. Con dentro le gioie di allevare dei bambini a cui spesso si affezioneranno come ai propri, ma anche i dolori e le umiliazioni, i bagni separati, le accuse di rubare, la fatica di vivere ai margini. Un piccolo atto di coraggio che sconvolgerà la cittadina di Jackson nel Mississippi.

The Help (L’Aiuto, Mondadori), scritto in realtà nel 2009 da Kathryn Stockett, è un libro che sembra innocuo perché racconta realtà che potevano essere dirompenti cinquant’anni fa. E invece The Help, che in due anni ha venduto 5 milioni di copie nel mondo restando per cento settimane nella classifica dei più venduti del New York Times, può essere ancor oggi urticante e dirompente se solo si pensa che in realtà parla ancora di noi, delle nostre vite quotidiane, dei nostri figli affidati ogni giorno alle extracomunitarie che tanto somigliano, a pensarci bene, a quelle Mami di colore.

Per continuare la lettura vai a:  Link alla 27esimaora.corriere.it

7 dicembre 2011

“Le Colf delle Acli si raccontano…sogni, ansie e speranze”

(di Rita Ricci)

J. Fussli - Solitudine all'alba
 
Nel Circolo di Macerata, accanto alle nuove Colf straniere, continuano a ritrovarsi le vecchie Colf italiane. Grazie alla sensibilità del Comune di Macerata, che ha messo a disposizione dei piccoli locali nel centro storico, le Colf hanno un luogo dove amano ritrovarsi per raccontare e ricordare. Proprio da questo loro desiderio è venuta l’idea di dar vita ad una iniziativa più sistematica, con l’obiettivo di raccogliere in forma scritta memorie e storie di vita.
Durante l’incontro, introdotto e coordinato da Cornelia Lanzani, responsabile regionale delle Donne delle Acli, è stato presentato il primo risultato di questa iniziativa: una lunga intervista scritta che è stata raccolta da Rita Ricci, del Coordinamento provinciale delle Donne Acli di Macerata.
Più che intervista quella realizzata è proprio una storia di vita: è la storia di Antonietta, nata a Cingoli nel gennaio 1927 e ottava di undici figli.

Ammalatosi il padre, come tante altre bambine del tempo, Antonietta è costretta a lasciare la casa paterna, per andare a lavorare a Macerata. Dorme in una stanza di passaggio su un pagliericcio, mangia dopo i “signori”, di notte piange nel suo fazzoletto della spesa con il quale ha portato il suo corredo: le mutande e una maglietta.
Poi va a lavorare in un’altra casa dove rimarrà per 54 anni.
Il lavoro in questa famiglia la ha condanna alla solitudine. Infatti i suoi padroni vivono isolati e assorbono tutta la sua vita; non esistono spazi per il suo privato, per i suoi affetti, per le sue amicizie. Assiste continuamente, fino alla morte, la sua padrona; non esce mai, una sua vicenda sentimentale viene troncata sul nascere, unico suo divertimento le visite all’ospedale, perché il suo padrone fa parte dell’Associazione S.Vincenzo.

Come spesso è successo per tante “domestiche”, la vita dei padroni è più importante ed esclude una vita autonoma ai loro dipendenti; così avviene ad Antonietta che, secondo uno strano, ma ricorrente rapporto, non ha più lo stipendio, perché “fa parte della famiglia”. La sorte dei suoi familiari non è migliore: le sorelle Oliva, Andreina, Mercedes sono intanto emigrate in Argentina; il fratello più piccolo viene messo in un Istituto e dopo la prima media andrà a lavorare a Torino.

Qual è il bilancio di questa vita di lavoro recluso?

5 dicembre 2011

Colf en Italia

El 30% de las COLF presentes en Italia son latinoamericanas: en este porcentaje abundan las ecuatorianas y las peruanas.
Para el Acli-Colf en Italia hay al menos dos y medio millones de trabajadoras domésticas

di Elena Frigenti (elena.frigenti@libero.it)

Un ejército de más de un millón y media de personas, sobre todo mujeres extranjeras.
Este es el número de los colaboradores y colaboradoras familiares en Italia, reveló la Acli Colf, el sindicato católico que reune a las asociaciones comprometidas con las trabajadoras y trabajadores domésticos los cuales, a pesar de su importante y hasta delicada función, sólo en un 30% de los casos pueden realizar su labor de manera regular.
Para denunciar esta irregularidad y solicitar que se ratifique la convención internacional suscrita en Junio con la Organizacion Internacional del Trabajo (OIT), Acli-Colf, en ocasión del 150 aniversario de la Unidad de Italia, organizó en esta ciudad una mesa redonda. Luego de afirmar que es la primera vez que se trata este tema a nivel internacional, Raffaella Maioni, presidente de Acli-Colf, explicó que “la convención es un paso fundamental hasta el pleno reconocimiento de este trabajo y de sus derechos, horarios sostenibles, descanso semanal y contratación colectiva, pero que su internacionalización no basta si los Estados no ratifican el tratado y siguen considerando invisible el trabajo domestico”.
Detrás de cada colaboradora está una mujer con su historia personal: “Después de trece años en Italia -dijo a aQuí... Maria Pilar Tenorio, ecuatoriana, 36 años- aprendí a defendir mis derechos, pero aún ahora mucha gente me considera una extranjera, a la que se puede exigir todo, cuando a mi sólo me interesa hacer felices a las personas para las que trabajo”. Pilar es una colf-badante y tiene dos hijos de 15 y 18 años que viven y estudian en Ecuador: “Espero de quedarme aquí unos dos años más, y después volver a casa”. Más de 2 millones de familias italianas cuentan con una colaboradora domestica, 30% son latinoamericanas, sobre todo ecuatorianas y  peruanas, pero a ninguna de ellas, ni siquiera a las regularizadas, se les reconoce el derecho al subsidio por enfermedad y maternidad, por no estar previsto por el sistema previdencial italiano.
Hemos pedido a la nueva ministra del Welfare -anadió la doctora Maioni- hacer reformas pequeñas, pero significativas, como estimular la regularización de las colaboradoras domésticas, porque tenemos que invertir esta mala tendencia y empezar a ser ‘virtuosos’. Nada sin embargo cambiará si no se reconoce la ciudadanía a quien vive y trabaja regularmente en este país”.
Conceder la ciudadanía italiana a inmigrantes regulares y a sus hijos es uno de los tópicos de Acli Colf, pero también de la historia italiana : “En el 1861 el esfuerzo era una sola ciudadanía para los italianos, ahora es la ciudadanía a los migrantes, objetivo al cual, afortunadamente, también hoy se ha comprometido el Presidente de la República”, subrayó Raffaella Maioni.


30 novembre 2011

Le Acli Colf a Porta a porta - : "Tate napoletane per bebè cinesi"

A Porta a Porta, il programma di approfondimento di Rai 1, un servizio dedicato alle "Tate napoletane per bebè cinesi". L'inviata da Napoli raccoglie il commento delle Acli Colf.

"Balie, baby sitter, colf italiane ci sono sempre state - spiega davanti alle telecamere di Maria Laura Biscaglia, delle Acli Colf di Napoli -. Negli anni è cambiato il mercato del lavoro. Quindi tanti lavori gli italiani non li hanno voluti più fare. Oggi, per un problema di crisi economica, c'è un ritorno a questi lavori".
A Porta a Porta, il programma di approfondimento di Rai 1, un servizio dedicato alle "Tate napoletane per bebè cinesi". L'inviata da Napoli raccoglie il commento delle Acli Colf.

(guarda il servizio, da 1:36:00

Il Modello Q ... va in pensione!

Comunicazioni obbligatorie per l’assunzione di lavoratori non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia
Procedure più semplici con la nota ministeriale del 28 novembre 2011

A partire dal 15 novembre 2011, tutti i datori di lavoro che assumono un lavoratore non comunitario regolarmente soggiornante in Italia non dovranno più compilare il “modello Q”, ma assolveranno gli obblighi previsti dall’art. 36 bis del Regolamento di attuazione del Testo Unico sull’Immigrazione inviando il modello “Unificato Lav” nei tempi previsti dalla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, ovvero entro le ore 24 del giorno antecedente all’assunzione.

È quanto chiarisce la nota ministeriale del 28 novembre 2011, prot. n. 4773, che identifica anche gli ambiti di applicazione più specifici di tale semplificazione, quali i rapporti di lavoro domestico e tutti quei rapporti “speciali” per il quali il legislatore ha previsto periodi diversi per la comunicazione di assunzione.

Nota del 28 novembre 2011 (formato .pdf 1,64 Mb)
Per approfondimenti e per la modulistica vai al servizio delle Comunicazioni obbligatorie su Clic lavoro


24 novembre 2011

Balie, tate e badanti. 'Così siamo cambiate dall'Unità ad oggi' (Repubblica)


Il quotidiano La Repubblica dedica una pagina intera all'appuntamento delle Acli Colf per raccontare i 150 anni del lavoro domestico. Ripercorrendo la storia di un mestiere che ha accompagnato la storia del nostro Paese.

"Ricordare il contributo silenzioso di quelle donne e uomini che hanno partecipato e partecipano tutt'ora alla costruzione della nazione - spiega a Repubblica Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli Colf - sarà il nostro modo di celebrare i150 anni dell'Unità".
Leggi l'articolo di Repubblica

Rassegna Stampa Acli

23 novembre 2011

Colf d'Italia: Rassegna Stampa


(Dal Museo Etnografico di Serravella)

Di seguito ed in allegato la Rassegna Stampa dell'evento promosso dalle Acli Colf per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia e per valorizzare l'apporto significativo di una categoria di lavoratrici e lavoratori che hanno contribuito con il loro lavoro alla costruzione della nazione.

 

16 novembre 2011

Colf d'Italia


Colf d'Italia
150 anni di lavoro domestico
Per raccontare l'Italia che cura

18 novembre 2011 - H 14,00-19,30
Centro Congressi Palazzo Rospigliosi
  via XXIV Maggio, n. 43, Roma



Le Acli Colf, quale movimento delle Acli, si occupano da sessant’anni di lavoro domestico e di cura e fondano il proprio impegno civile e sociale sulla tutela di questa particolare categoria di lavoratrici e lavoratori.

Il lavoro domestico e di cura, cui nel contesto italiano spesso ci si riferisce usando l’espressione di ‘fenomeno badanti’, ha forti implicazioni socio-economiche ed in quanto tale merita una maggiore cura al fine di dare dignità ed ascolto ad una categoria di lavoratrici e lavoratori spesso invisibili e poco tutelati.

11 novembre 2011

Estratto contributivo on line

Per i datori di lavoro del settore domestico, è stato realizzato un nuovo servizio online per la consultazione dell’estratto contributivo relativo ai rapporti di lavoro domestico, disponibile nella sezione Servizi online del sito, attraverso il seguente percorso:

Sito INPS - Servizio Online - Al servizio del cittadino 
– Autenticazione con PIN/Autenticazione con CNS
– Servizi rapporto di lavoro domestico – Estratto contributivo.

Il servizio mette a disposizione l’elenco dei rapporti di lavoro sia attivi che cessati relativi agli ultimi cinque anni e permette di inserire segnalazioni relative ad eventuali dati errati o mancanti.
Nel messaggio n. 21009 del 7 novembre 2011 vengono fornite tutte le informazioni utili all’utilizzo della nuova procedura.

Per maggiori informazioni consulta http://www.inps.it/

4 novembre 2011

Genova: Diritti e doveri delle colf a fumetti

Dal sito delle Acli nazionali 
colf_fumettoAnamaria è ecuadoregna, ha cinque figli che non vede mai perché lavora in Italia. Katja: viene dall’est Europa, meno figli ma stesso destino di Anamaria. Joselyn, straniera, lavora come cameriera, colf e infermiera per la stessa persona.

Sono alcune delle “Storie di lavoratrici domestiche migranti”, un opuscolo delle Acli Liguria sulla condizione dei lavoratori presenti nelle case come colf, camerieri e badanti.

Il volume, che sarà presentato a Genova l’8 novembre, è stato prodotto dalle Acli Liguria, insieme alle Acli colf, alla Fap – la Federazione anziani pensionati delle Acli – e in collaborazione con il dipartimento welfare delle Acli nazionali e sarà distribuito in tutte le sedi del Patronato Acli in Liguria.

La rappresentazione a fumetti offre una lettura chiara e suggestiva dei vissuti di donne lavoratrici, spesso mamme, che hanno lasciato nei Paesi d’origine la famiglia per venire a lavorare nelle case italiane con anziani, bambini e disabili

Scopo della pubblicazione è di dare dignità al lavoro domestico e di cura, far conoscere i diritti e doveri dei lavoratori e delle famiglie che li assumono e promuovere il rispetto e la cooperazione reciproca tra le parti.

Il volumetto, stampato in 1000 copie, si conclude con un vademecum con le “13 regole d’oro per il lavoro domestico”: è un elenco di diritti e doveri dei lavoratori impiegati nelle case.

All’interno vi sono temi che vanno dal periodo di prova alla durata del lavoro giornaliero, dal riposo settimanale ai contributi Inps, alle assenze sul lavoro fino al dovere, per i lavoratori, di pagare le tasse.

La presentazione si svolgerà l’8 novembre a Genova, ore 16.00, presso la Comunità latino-americana della parrocchia di S. Caterina in viale 4 novembre 5.

Intervengono: Chiara Volpato, coordinatrice Welfare Acli Liguria, Vittoria Boni, responsabile nazionale Acli dipartimento Welfare, David Recchia, coordinatore nazionale Acli dipartimento Welfare, Raffaella Maioni, segretaria nazionale Acli colf, Pasquale Orlando, segretario nazionale Fap Acli, Raffaele Gazzai, presidente regionale Acli Liguria, Davide Caviglia, referente regionale welfare Acli Liguria.

Per informazioni: Acli Liguria tel. 01025332270, email liguria@acli.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

31 ottobre 2011

Acli Colf: espressione dell'Italia che cura

Sabato 05 novembre 2011 si terrà l'incontro di apertura dell’anno sociale delle Acli Colf di Milano, in via della Signora 3.
I lavori inizieranno alle ore 14.30 con la riflessione spirituale di Don R. Ciccone dopo la quale apriranno i lavori della giornata Delfina Colombo, vice-presidente provinciale ACLI, Raffaella Maioni, Responsabile nazionale Acli Colf e Rina Bressan, Responsabile provinciale Acli Colf che presenterà il programma delle attività sociali Acli Colf per l’anno 2011-2012.
Quest’anno l’apertura dell’anno sociale sarà accompagnata da una tavola rotonda (h.15.30-18.30)che rifletterà in modo più puntuale sul tema del lavoro domestico e di cura mettendo in luce quali sono i diritti conquistati e ancora da raggiungere per questa categoria di lavoratrici e lavoratori, quale ruolo hanno i movimenti come quello delle Acli Colf nell'essere espressione all'interno delle Acli e della società civile di una categoria di lavoratori che oggi - come ieri - rappresenta una colonna importante per il welfare nazionale, nonchè gli sviluppi che questo settore potrà avere nel futuro in una sinergia tra servizi pubblici e assistenza privata.
Durante la tavola rotonda coordinata da Giuseppe Davicino (uff. Stampa Acli provinciali Milano-Monza Brianza) ne discuteranno insieme Raffaella Sarti (ricercatrice Storia moderna Università di Urbino), Giovanni Bianchi (Già presidente Nazionale e Regionale Acli), Clorinda Turri (Segreteria Nazionale Acli Colf), Maria Grazia Guida (Vice-sindaco comune di Milano) e Gianni Bottalico (Presidente Acli provinciali di Milano - Monza e Brianza).
Per maggiori informazioni contattare il seguente recapito tel. 02/7723284

19 ottobre 2011

A Varese si parla di Donne e Costituzione

La Costituzione: Donne a confronto

Le Acli di Varese promuovono un ciclo di incontri sulla costituzione affrontando i temi del lavoro, della parità e della famiglia.



Lavoro
1° incontro Domenica 23 ottobre 2011 ore 15.00
Sede Acli provinciali, via Speri Della Chiesa,9 Varese
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Parità
2° incontro Domenica 27 novembre 2011 ore 15.00
Sede Arci provinciale, via F. Del Cairo, 34 VARESE
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Famiglia
3° incontro Domenica 29 gennaio 2012 ore 15.00
Sala Cesvov, via Brambilla, 15 VARESE
Art. 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti della legge a garanzia dell’unità familiare..
Art. 31
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e
l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.


18 ottobre 2011

Lo spazio e il tempo della speranza (e della poesia)

Esprimiamo il nostro cordoglio pubblicando il testo che Andrea Zanzotto ha lasciato alla rivista Vita in onore di un così grande poeta e uomo.

di Andrea Zanzotto
Ho creduto che la cultura nascesse e si sviluppasse come manifestazione spontanea di un dialogo in atto tra l’uomo e la natura, quasi di un rapporto di mutua e amorosa comprensione tra una madre e il proprio feto, mai destinato, proprio per questo, a un irresistibile distacco dall’alvo naturalistico di provenienza.

A conti fatti, posso dire di essermi parzialmente illuso. Non si è trattato di due realtà in accrescimento reciproco, ma di un rapporto unidirezionale di prevaricazione; tanto meno si può parlare di un vero e proprio “dialogo”, relativamente al tragico scempio della natura commesso dall’uomo in quest’ultimo quarantennio, ma di una monologante e allucinata sequela di insulti.

Il male da cui ha avuto origine “questo” uomo dipende proprio dall’essersi volontariamente sradicato dalle proprie origini, dall’essersi gettato in spregiudicata balìa del dogma capitalistico, inabissato nella melma di una superfetazione di minime-massime violenze che trovano un’esclusiva giustificazione nella cruda meschinità di interessi particolaristici. Perché è proprio questo il punto: ciò cui oggi si dà il nome di benessere, coincide con l’infierire contro la madre terra e i paesaggi in cui essa si era costituita lungo i milioni di anni; paesaggi in cui essa aveva accettato e accarezzato la presenza umana, scaglionandola in armonie progressivamente integrate.

Si è verificata una damnatio di questa memoria territoriale millenaria, o, meglio, una banalizzazione della storia in toto, che ha comportato un violento rovesciamento dei rapporti temporali; e l’antichissima realtà naturale, da sempre fondante la stessa idea di “essere umano”, si dà oggi come miraggio ecologico, proiettato verso un futuro estremamente avanzato: non verso “ciò che sarà”, ma verso “ciò che sarà stato”. Gli stessi sfondi paesaggistici dei nostri Giorgione e Tiziano, non trovando più una corrispondenza nella realtà geografica che siamo costretti ad abitare, hanno assunto un’evidenza fantascientifica.

Anche la poesia partecipa di questo proliferare di contraddizioni cui si è ridotta la nostra più vera realtà, e di cui si è cercato di rendere conto nel quadro appena delineato. L’ubi consistam della poesia si è ridotto alla verifica della propria futilità, oggi che lo stesso nome di “natura” è divenuto un relitto fonico privo di senso, avendo perduto la possibilità storica di riferirsi a una realtà pur minimamente adeguata alla nobilitas del suo significato – cui, del resto, si ostina caparbiamente ad alludere. Ma, nel medesimo tempo, la poesia si trova ad essere investita di un ruolo paradossalmente fondamentale: quello di instaurare, magari ricreandole ex novo, le pur esilissime connessioni vitali tra un “passato remotissimo” e l’odierno “futuro anteriore” di un rimorso che, pur percependosi come tale, non è oggi nemmeno in grado di spiegarsene la ragione.

Resta ferma, insomma, la convinzione che la poesia debba ostinarsi a costituire il luogo di un insediamento autenticamente “umano”, mantenendo vivo il ricordo di un “tempo” proiettato verso il “futuro semplice” – banale forse, ma necessario – della speranza.

(Questo testo è stato pubblicato su Vita magazione n. 40. Si ringrazia Dario Borso per averci aperto il rapporto con il grande poeta oggi scomparso)

12 ottobre 2011

Acli Colf Torino: riprendono gli incontri!!

Le Acli Colf di Torino in collaborazione con esperti del settore, organizzazione un ciclo di incontri di  riflessione e di approfondimenti sul tema del lavoro domestico e di cura.

Di seguito il Calendario delle attività per i mesi di ottobre e novembre 2011

Sabato 8 ottobre
Visione del filmato e discussione in sala: sei storie di donne

Sabato 22 ottobre

Approfondimento tematico. Contratto di lavoro domestico: i diritti e i doveri nel lavoro domestico e di cura

Sabato 5 novembre

Visione del filmato e discussione in sala: la relazione tra assistente familiare e l’anziano nel lavoro di cura

Sabato 19 novembre
Approfondimento tematico. Prevenzione e cura delle piaghe da decubito.

Sabato 26 novembre
Visione del filmato e discussione in sala: l’aiuto della famiglia verso un suo componente per lo sviluppo di una attività lavorativa – il Caregiver familiare -


Gli incontri si terranno presso la Sala Livio Labor in via Filippo Juvarra 16/A Torino (piano terra). Orari degli incontri: 15,30 alle ore 19,00

Per confermare la partecipazione o maggiori informazioni contattare l’ufficio Aclicolf negli orari di apertura o telefonando al numero 366/2680811 da lunedì a giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00

Acli Colf Torino

11 ottobre 2011

Una distanza meno "sicura"

... Insomma, potremmo provocatoriamente dire che l’intera speculazione attorno ai temi del dialogo, dell’ospitalità, dell’incontro rischia in realtà troppo poco. La legge dell’ospitalità dovrebbe essere radicale non nel senso dell’apertura o della chiusura delle frontiere politiche, quanto verso una domanda di esserci degli individui potente ma schiacciata. Miracolo al presente del conoscersi in quella distanza dinamica, tra ospitalità e ostilità, che è la forma meno alterata e meno “sicura” di relazione.

Per approfondire il tema vai a Trickster

10 ottobre 2011

20 anni d'Indipendenza Ucraina e 150 anni dell'Unità d'Italia

L’Associazione delle Donne Ucraine lavoratrici in Italia e
l’Associazione “Ucraina -  il Mondo”  in collaborazione sostenute dall’Ambasciata dell’Ucraina in Italia, l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico Consigliera Aggiunta dell’Assemblea Capitolina per il Continente Europa On.le Tetyana Kuzyk hanno il piacere di presentare:

L’Ucraina artistica celebra i 20 anni di Indipendenza dell’Ucraina e i 150 anni dell’Unità d’Italia.

6 ottobre 2011

Immagini da Planetaria 2011

Il Dipartimento Pace e Stili di Vita delle Acli ha realizzato in occasione della marcia della pace di Perugina 2011, tenutasi il 25 Settembre scorso, un videoclip di Planetaria 2011.

Buona visione!!!

Acli Colf Crema: incontro sulla cura di anziani e disabili a domicilio

Le Acli Colf in collaborazione con le ACLI di Crema, la Fondazione Benefattori Cremaschi, il Comune di Crema e la Comunità Colbert hanno il piacere di invitarvi  all’incontro di approfondimento su:
L'assistenza dell'anziano e del disabile a domicilio

L'incontro si terrà venerdì 21 ottobre 2011 ore 17.30 a CREMA presso la sede delle ACLI in Via Carlo Urbino 7/B.
Programma:
- presentazione delle opportunità e delle scelte per l’assistenza a domicilio curata da un esponente dell’UDP;
- presentazione dell’esperienza e dell’offerta dello sportello ACLI
- intervento della presidente nazionale di ACLI COLF

Si prega di confermare la partecipazione alla segreteria ACLI dal 27 settembre 2011 in poi chiamando Susan Dotti 348/2816055 o inoltrando E-mail all’indirizzo dotti.susan@libero.it

1 ottobre 2011

A Latina parte il ciclo di incontri seminariali promossi dalle Acli Colf


Le Acli Colf di Latina promuovono un ciclo di incontri seminariali sul tema del lavoro domestico e dell'assistenza familaire: dal contratto di lavoro domestico, alla previdenza, dalla sicurezza sul lavoro, alla corretta alimentazione per l'anziano. 

Il corso si rivolge a colf, assistenti familiari, caregivers, persone interessate ai temi trattati.



Programma Incontri seminariali Acli Colf :
Giovedì 13 ottobre ore 16,00 - Alimentazione nella famiglia
Interverranno la Dottoressa Eleonora Di Cuffa e La Dottoressa Arianna Scusato

Giovedì 27 ottobre ore 16,00 - Previdenza sociale per le lavoratrici domestiche
Interverranno l’Avv. Maria Civita Forte ( Presidente provinciale ACLI COLF) e Filippo Papa (Direttore Patronato ACLI)

Giovedì 27 ottobre ore 16,00 - Sicurezza nell'ambito domestico
Interviene l’Ing. Donato Romagnuolo e l’Ing. Daniela Calzetta

Giovedì 15 novembre ore 16,00 - Tecniche di igiene in cucina
Interverrà la Dott.ssa Arianna Scusato

Giovedì 29 novembre ore 16,00 - Sicurezza nell'ambito domestico
Interverranno l’Ing. Donato Romagnuolo e l’Ing. Daniela Calzetta

Giovedì 15 dicembre ore 16,00 – L’alimentazione nella famiglia
Interverranno la Dott.ssa Eleonora Di Cuffa e la  Dottoressa Arianna Scusato.

Gli incontri si terrano presso il Comune di Gaeta.
Per avere maggiori informazioni e partecipare contattare i seguenti numeri:
339.3659299 (Tavoletta Nicola - Segretario all'organizzazione Enaip)
333.9887265 (Alessandra Malaspina - Responsabile Sportello)
348.8506576 (Avv. Maria Civita Forte - Presidente Provinciale ACLI COLF)


 

29 settembre 2011

Rinnovo del CCNL Lavoratori Domestici e Piattaforme contrattuali

In Italia il valore del lavoro domestico e di cura è stimato al 33% del PIL. Ciò significa che vi è stato un aumento consistente di chi si occupa di anziani, bambini, persone non autosufficienti e dell’ambiente domestico. La tutela dei diritti di questi lavoratori è espressa attraverso il Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori domestici.

Il Contratto - frutto del lavoro congiunto delle parti sociali coinvolte ovvero i sindacati dei lavoratori domestici e le parti datoriali - che ha visto la sua prima stesura nel 1974, ha scadenza quadriennale. L’ultima scadenza è stata il 28 febbraio 2011, per tanto siamo in una sua fase di rinnovo, seppur continua ad essere previgente, ovvero continua ad essere applicato.

Per questo a fine Luglio 2011 i sindacati dei lavoratori domestici (FEDERCOLF - FISASCAT CISL - UILTUCS UIL - FILCAMS CGIL ) hanno presentato, seppur con delle differenze (vedi link alla fine della presente) le nuove piattaforme alle parti datoriali per illustrare le loro proposte per la stesura  del nuovo CCNL  Lavoratori domestici.
All’interno delle piattaforme presente ricorrono argomenti e temi di rilevanza fondamentale per una maggiore acquisizione dei diritti da parte dei lavoratori appartenenti a questa categoria come la malattia, la maternità e la formazione.

Un prezioso lavoro che i sindacati hanno svolto è stato inoltre porre all’attenzione l’iscrizione obbligatoria alla Cassa Colf  per i contratti stipulati in richiamo al CCNL Lavoratori Domestici (obbligo di risarcimento dei danni causati al lavoratore alla mancata iscrizione), l’aumento del monte ore annuo per la formazione, il divieto di licenziamento della lavoratrice fino al compimento di un anno di età da parte del figlio, maggiore regolamentazione della risoluzione del rapporto di lavoro con obbligo del datore di lavoro di comunicare per iscritto e con il preavviso previsto per legge il licenziamento, l’aumento dei contributi a carico del datore di lavoro, l’ampliamento dei giorni di copertura per malattia.
La riflessione su quanto accennato sopra è che queste piattaforme portano all’acquisizione di maggiori diritti soprattutto nel rispetto del lavoro e della dignità del lavoratore.

Vai ai link delle piattaforme:
Piattaforma Filcams - CGIL - Vai al Sito

22 settembre 2011

L'Italia sono anch'io

La Campagna nazionale “L’Italia sono anch’io “ è stata ufficialmente lanciata il 22 giugno a Roma dal Comitato promotore nazionale (Link al sito delle Acli)

Le due proposte di legge di iniziativa popolare
Il 2 settembre scorso sono state depositate le due proposte di  legge di iniziativa popolare sul diritto di voto per gli stranieri residenti alle elezioni locali e regionali e per una riforma della legge sulla cittadinanza.
 
Dal sito www.litaliasonoanchio.it è possibile scaricare i testi delle due proposte di legge e i materiali che spiegano le ragioni delle modifiche che  si intendono introdurre nella legislazione italiana sulla materia. Per una maggiore comprensione sul piano giuridico, si consiglia di leggere le due relazioni introduttive.

La raccolta firme è già in corso. La normativa vigente prevede un tempo massimo di  6 mesi per la raccolta di  almeno 50 mila firme.
Sul territorio sono già stati costituiti alcuni Comitati locali della Campagna e altri sono in corso di formazione - per maggiori informazioni scrivi a info@litaliasonoanchio.it

20 settembre 2011

Marcia della Pace Perugia Assisi: le Acli Colf ci saranno!

Anche le Acli Colf aderiscono all'iniziativa che da molti anni segna un importante momento di riflessione e di partecipazione nel nostro paese all'insegna della pace e della reciproca comprensione.

Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e dell’Anno Europeo del Volontariato nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, il 25 Settembre 2011 si terrà la Marcia della Pace Perugia Assisi.

La marcia si colloca all’interno di una tre giorni di laboratori, lezioni e seminari all’insegna della presa di coscienza del proprio ruolo sociale, politico e umano nella società.

Il Dipartimento Pace e stili di vita per la speciale occasione allestirà, nei Giardini del Frontone di Perugia, sabato 24 settembre, l'edizione 2011 di Planetaria.
Le Acli Colf vi aspettano numerosi!!!


16 settembre 2011

In Italia più di un milione di "badanti"

di Davide Pelanda
«Da quando sono arrivata in Italia nel 2008 ho lavorato prima ad Alba con una coppia di anziani che mi hanno valorizzata e apprezzata, poi a Reggio Emilia per tre mesi sostituendo un'altra ragazza rumena. Li ho imparato l'italiano perché alla signora piaceva guardare molto la tv, ho imparato anche la cucina italiana. Dopo ho cominciato a conoscere i centri d'ascolto per cercare ospitalità e lavoro. Finalmente ho trovato, in una frazione chiamata Pantano (Reggio Emilia), una coppia di anziani: lui paralizzato e lei abbastanza autosufficiente. Ho poi preso contatto con un'amica di Torino e così sono arrivata qui nel giugno del 2009».
Amy è una ragazza rumena, al suo Paese faceva l'infermiera: qui invece fa la badante, tecnicamente si chiama Assistente Familiare.
Vuoi per l'invecchiamento della popolazione italiana, vuoi per il conseguente aumento del numero di anziani non più autosufficienti che hanno bisogno di cure domestiche, la richiesta di personale per l'assistenza casalinga è in continuo aumento: si può tranquillamente dire che ormai le badanti sono un pilastro del welfare state del nostro Paese.
Ma come vengono reclutate? Come si arriva ad avere una badante in caso di necessità? Sempre più spesso con il passaparola tra amici e conoscenti, oppure rivolgendosi ad enti caritatevoli come la Caritas, o alle parrocchie, oppure in rari casi attraverso agenzie on-line, siti web o a servizi messi a disposizione da Enti pubblici.

«Ci sono molti siti internet. - dice Raffaella Maioni, responsabile nazionale di Aclicolf, la più grande associazione di categoria che si occupa dei lavoratori domestici - In Italia però abbiamo i centri per l'impiego che dovrebbe avere la funzione di cercare lavoro. Evidentemente però, in questo specifico settore, o non si è investito abbastanza o non nel modo giusto. Penso anche al costume malsano italiano: essere clientelari, cercare amicizie, passaparola valgono di più e gli stranieri si sono abituati a queste forme per cercare lavoro. Naturalmente questo settore è molto delicato e sensibile: andare in un ufficio freddo dove compili una modulistica e non c'è nessuna relazione è ben diverso dall'essere accolti nella parrocchia perché si trovano delle persone che fanno questo lavoro perché ci credono, perché vogliono aiutare, perchè appunto anche la famiglia che fa richiesta della badante ha bisogno di confrontarsi sull'argomento. In questo settore chi opera sa benissimo che il datore di lavoro ha bisogno di maggiore assistenza che non è solo compilare un modulo. Soprattutto se l'assistenza è per una persona non autosufficiente, magari è malato e si acutizza la malattia nascono delle nuove necessità. Il problema è però che non c'è una vera e propria qualifica professionale per questo settore».

L'immigrazione vista dalla Rassegna del Cinema di Venezia

Dal 31 Agosto al 10 Settembre si è tenuta la 68a mostra del Cinema di Venezia.
Durante la mostra sono stati presentati numerosi film, tra i quali, per i temi affrontati, abbiamo il piacere di segnalarvi:
  • Terraferma di E. Crialese
  • Il villaggio di cartone di E. Olmi
  • Cose dell’altro mondo di F. Paterno
  • Io sono lì di A. Segre
Li poniamo alla vostra attenzione in quanto il tema delle migrazioni, dell’incontro con l’altro sono stati fatti emergerete in maniera rilevante proprio attraverso queste proiezioni.
Tra questi il film Terraferma ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Il regista Olmi, ha voluto mettere in evidenza come l’assenza del dialogo possa alimentare maggiori conflitti; Crialese, invece, ha rappresentato le storie personali e le diverse aspirazioni nonché aspettative nei confronti dell’immigrato; Paterno ha messo sullo schermo l’ipotesi che l’Italia allontani tutti gli immigrati determinando il collasso del Paese; infine Segre ci racconta le difficoltà e le gioie di una storia d’amore interetnica che si sviluppa nel paesaggio lagunare veneto.
 
Buona visione e riflessione!
 
http://www.labiennale.org/it/cinema/mostra/

8 settembre 2011

Disegnamo il welfare di domani

Le Acli Colf parteciperanno al convegno “Disegnamo il welfare di domani” promosso da Prospettive Sociali e Sanitarie che si terrà a Milano il 29 Settembre 2011. Il tema trattato è di estremo interesse a fronte dell’attuale crisi e delle risposte che il nostro paese deve saper costruire partendo dall’oggi.

"DISEGNAMO IL WELFARE DI DOMANI"
Milano, PIME, Via Mosè Bianchi
Giovedì, 29 settembre 2011 >> Save the date!

Un convegno sul welfare del futuro, in occasione dei quarant’anni di "Prospettive Sociali e Sanitarie". Si articolerà in due sessioni.
Al mattino saranno discusse le trasformazioni che attraversano oggi le politiche di welfare e verranno avanzate proposte di cambiamento ai diversi livelli di governo.
Al pomeriggio sono previsti tre workshop paralleli, dedicati al lavoro nei servizi e in particolare: le professioni sociali in evoluzione; il cambiamento nelle relazioni d’aiuto; la progettazione e la valutazione dell'innovazione sostenibile.
Aggiornamenti del programma saranno disponibili sul sito di PSS

7 settembre 2011

Le Acli Colf al Convegno di Studi delle Acli

Le Acli Colf hanno partecipato al 44° Convegno di Studi delle Acli in cui si è parlato del Lavoro scomposto. Anche le Acli Colf hanno portato la loro testimonianza di Georgeta Al Masri mettendo al centro il problema del lavoro in questo complesso periodi di crisi. Come Acli Colf abbiamo portato il nostro contributo attraverso la testimonianza dell’azione e del lavoro svolto da chi opera sul territorio.
Georgeta Al Masri (volontaria Acli Colf Benevento) ha portato il suo contributo all’interno della sessione di lavoro dedicata ai volontari delle Acli che si impegnano nella quotidianità a trasmettere il messaggio aclista. Riportiamo il suo prezioso contributo.

Buon giorno!

Mi chiamo Al Masri Georgeta, sono rumena, abito a Benevento, e sono una volontaria Acli Colf.
Sono partita dalla Romania per raggiungere l’Italia 7 anni fa, quando la Romania non era ancora nell’Unione Europea. Ho dunque vissuto le difficoltà che sperimentano sulla propria pelle i cittadini extracomunitari che cercano oggi di inserirsi in un nuovo contesto.

30 agosto 2011

Il lavoro scomposto

banner_250x250Il tema del 44° Incontro di studi delle Acli (Castel Gandolfo, 1-4 settembre 2011) è
"Il lavoro scomposto. Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione".

Un lavoro che fatica a ritrovare il suo significato, personale e sociale: nella precarizzazione dei percorsi, nella moltiplicazione delle condizioni giuridico-contrattuali, nella perdita di valore dell'economia reale, nell'immaterialità dei prodotti e dei capitali, nell'individualizzazione dell'esperienza.

Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità. E' la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa. Un rischio che non è però un esito inevitabile.


9 agosto 2011

...'una passione che non si può esprimere pacatamente, disciplinatamente, morigeratamente'

Una lettura per riflettere sulla relazione nella domesticità (sepppur di lavoro)
La porta - Romanzo di Magda Szabo'
dal Link VocidiArtiste

La Porta narra la storia del rapporto fra la scrittrice e la sua donna delle pulizie, Emerenc.
Emerenc, il personaggio principale su cui ruota il romanzo, emerge, prende consistenza, esce dall'ombra e viene illuminata in tutta la sua grandezza tragica grazie all'instaurarsi di un legame d'amore, d'amicizia, di complicità, ma anche di grande scontro e conflitto, fra le due donne.
Il rapporto, durato ventanni, è raccontato con continui spostamenti fra il presente e il passato e si allarga alla rappresentazione di una serie di figure che contornano coralmente la vicenda, altrettanto particolari e quasi leggendarie.
Intrecciata alla vicenda umana di Emerenc e della scrittice, è narrata la storia dell'Ungheria, dagli anni recenti - gli anni ottanta - in cui si accenna ad una maggiore libertà di idee e a maggiori riconoscimenti dell'opera dell'autrice, in un percorso a ritroso, non sequenziale, si torna all'invasione russa del '56 e all'occupazione del '44/45, al nazismo, alla dittatura degli anni trenta, fino alla prima guerra mondiale e alla costituzione della prima repubblica indipendente dall'impero asburgico.

Fin dal primo approccio Emerenc si rivela immediatamente una persona singolare, fuori dagli schemi: è lei a stabilire le regole e il contratto del suo lavoro, le ore da lavorare e la sua paga. In compenso, lavora, sgobbando senza risparmiarsi, mostrandosi impeccabile in tutto quello che fa, cosciente del valore del suo lavoro. La donna, 'la vecchia' come spesso viene nominata nel romanzo - perché già anziana quando inizia la storia - , pur intrattenendo molteplici relazioni di lavoro e di buon vicinato, è molto chiusa, gelosa della propria vita, delle sue cose, dei suoi affetti; mantiene una distanza di sicurezza fra sé e gli altri e non permette a nessuno di varcare la porta della sua casa; persino i parenti, il figlio del fratello a cui è molto legata, il
tenente colonnello della polizia che la protegge, vengono ricevuti nell'atrio di casa sua.
Il senso di questo mistero, di questa chiusura si chiarirà man mano con lo svelarsi della storia e con il mutamento del rapporto fra le due donne. Rapporto che evolverà in una relazione d'amore -anche materno e filiale - e come tale fatta di attenzione, di rispetto - che Emerenc via via conquista -, di intimità e di confidenze dalle quali affioreranno, in un racconto quasi onirico, gli episodi drammatici e determinanti della sua vita.
Nella casa, a cui nessuno può accedere, c'è il mondo che ha potuto salvare dalle rovine della sua esistenza; nella casa c'è il suo mondo segreto, tutto quello che le permette di andare avanti, e la chiave della sua vita e del suo mondo non viene data a nessuno.
Quando ciò avverrà, e sarà per amore e fiducia, sarà la sua fine.