A causa di grosse
difficoltà economiche, devo licenziare la mia colf. Quanto preavviso devo dare?
Durante il preavviso è comunque obbligata a lavorare?
Il rapporto di lavoro domestico è dominato dalla regola
del “recesso ad nutum” ovvero “a
semplice richiesta” salvo obbligo del preavviso, che il Ccnl individua all’art.
39:
“Il rapporto di lavoro può essere risolto da ciascuna
delle parti con l'osservanza dei seguenti termini di preavviso:
·
per
i rapporti non inferiori a 25 ore
settimanali:
- fino a 5 anni di anzianità presso lo
stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario;
- oltre i 5 anni di anzianità presso lo
stesso datore di lavoro: 30 giorni di calendario.
I
suddetti termini saranno ridotti del 50% nel caso di dimissioni da parte del
lavoratore.
·
per
i rapporti inferiori alle 25 ore
settimanali:
- fino a 2 anni di anzianità presso lo
stesso datore di lavoro: 8 giorni di calendario;
- oltre i 2 anni di anzianità presso lo
stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario.
Durante
il periodo di preavviso, il lavoratore continuerà a prestare la sua attività
lavorativa, salvo che il datore di lavoro preferisca corrispondere al
lavoratore l’indennità sostitutiva, pari “alla retribuzione corrispondente al
periodo di preavviso non concesso”.
Tuttavia, dispensare il lavoratore dall’obbligo di
lavorare durante il preavviso, può comportare degli svantaggi per il
lavoratore: il rapporto di lavoro viene immediatamente a cessare, e il lavoratore
perde gli eventuali benefici che avrebbe potuto conseguire qualora il rapporto
di lavoro fosse proseguito, sia pure solo fino alla scadenza del preavviso.
E’ possibile, dunque che il lavoratore possa essere
interessato a lavorare durante il preavviso. In ogni caso il lavoratore non
può, senza il consenso del datore di lavoro, pretendere di non effettuare la
prestazione lavorativa, ricevendo in cambio l’indennità. Allo stesso modo, il
datore di lavoro non può, senza il consenso del lavoratore, pretendere che
quest’ultimo non lavori, accontentandosi di ricevere l’indennità.
Dunque il datore di lavoro può dispensare il lavoratore
dall’obbligo di lavorare, previo accordo con il lavoratore.