La condizione delle lavoratrici domestiche brasiliane, in prevalenza donne povere e di colore, è caratterizzata da continui abusi. Se ne parla nel libro "Bianchezza e mascolinità in Brasile. Etnografia di un ceto dominante", scritto da Valeria Ribeiro Corossacz, che ha cercato di aprire uno squarcio sul mondo di queste lavoratrici invisibili, sfruttate e senza storia.
Nonostante negli ultimi venti anni queste donne si siano rese protagoniste di grandi lotte per rivendicare i propri diritti, la loro condizione rimane comunque decisamente precaria. Ciononostante, molto attive sono comunque le attiviste del sindacato delle lavoratrici domestiche, impegnate a diffondere informazioni sui diritti di questa categoria, per combattere le numerose molestie psicologiche e sessuali.