Roma – 8 novembre 2010
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Entro la fine dell’anno i cittadini di Albania e Bosnia Erzegovina non avranno più bisogno di visti per entrare nell’area Schengen. Il via libero definitivo alla liberalizzazione degli ingressi è arrivato oggi all’unanimità dal consiglio dei ministri dell'interno europei, riuniti a Bruxelles.
Il visto non servirà solo per i soggiorni fino a tre mesi, non dettati da motivi di lavoro, quindi chi vuole ad esempio venire a lavorare in Italia dovrà comunque passare per la procedura dei flussi e la solita richiesta di visto. Inoltre, per entrare senza visto sarà indispensabile avere un passaporto di ultima generazione, con i dati biometrici.
La Commissione Europea monitorerà i nuovi ingressi. Se saranno troppi e si accompagneranno a domande di asilo ingiustificate (come è successo dopo la liberalizzazione varata lo scorso anno per serbi, montenegrini e macedoni), scatteranno delle contromisure, in accordo con le autorità albanesi e bosniache, che potrebbero anche comportare la sospensione della liberalizzazione.
“Nel quadro di precedenti liberalizzazioni dei visti con i paesi dei Balcani occidentali, abbiamo notato un flusso in aumento di domande di asilo infondate, che ha preoccupato gli stati membri", ha spiegato la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem. Di qui la necessità di un monitoraggio e l’invito ad Albania e Bosnia Erzegovina ad “intensificare le loro campagne di informazione nei confronti dei cittadini”.