30 aprile 2011

Buona Festa Lavoratori!

"Chiamati al lavoro", è il tema che caratterizzerà il percorso associativo delle Acli per tutto il 2011.

E anche le Acli Colf sono chiamate a promuovere e tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nel settore domestico e dell’assistenza familiare.

In questo 1° Maggio un augurio e un ringraziamento speciale per il lavoro invisibile di migliaia di donne e di uomini che con dignità e tenacia, ogni giorno, attraversando quotidiane difficoltà, curano nel lavoro.

A tutte e tutti voi, Buona Festa!

26 aprile 2011

“Patagonia senza dighe”

 Dipartimento Pace e Stili di Vita - Dipartimento Rete Mondiale ACLI  
Area Immigrazione - Acli Colf -  Ipsia Acli

Presentano in collaborazione con il Comitato Italiano Patagonia Senza Dighe,
in occasione della visita in Italia della delegazione cilena della campagna
Acqua bene comune o risorsa privata?

“Patagonia senza dighe”

Giovedì 28 aprile 2011, ore 16:00
presso la sede delle ACLI Nazionali,
in via G. Marcora 18/20 - Roma

Intervengono:
Juan Pablo Orrego - Consejo de Defensa de la Patagonia (Cile)
Carlos Garrido - Agrupación Defensores del Espíritu de la Patagonia (Cile)
Jorge Hueche - Portavoce del Parlamento Mapuche de Koz Koz (Cile)

Locandina dell'incontro

L'economia delle donne

Sulla rivista Altromagazine di marzo 2011 compare un articolo molto interessante che introduce il tema dell'economia delle donne, affrontata nel libro a cura di E.Sisti e B.Costa dal titolo  Le donne reggono il mondo.

In tutto il mondo lavorano più degli uomini e quasi ovunque hanno meno riconoscimenti e diritti: è ora di ripensare il ruolo delle donne, per una società più giusta e una crescita davvero sostenibile.
...E quando si parla di lavoro si dà per scontato che "lavoro" sia solo "occupazione", cioè il lavoro svolto sul mercato. Ma il lavoro è tutto ciò che è volto alla produzione e trasformazione di beni, quindi anche cucinare, anche se si è deciso che non è così.

Per leggere tutto l'articolo vai a  Link a altromagazine marzo-2011

22 aprile 2011

Auguri di Buona Pasqua

Coraggio, allora

nonostante questa esperienza frammentata di Pace, scommettere
su di essa significa scommettere sull’uomo, anzi sull’uomo nuovo!
(Don Tonino Bello)

Le Acli Colf vi Augurano una Pasqua di pace e serenità

20 aprile 2011

Seminari Acli Colf

di Acli Colf   
Il gruppo giuslaboristico Acli Colf promuove due incontri di approfondimento per discutere alcuni temi di rilevanza nell’ambito del lavoro domestico e di cura. 

Gli Incontri sono rivolti ai membri del gruppo giuslaboristico, ai referenti dei gruppi e/o funzioni Acli Colf, nonché a collaboratori dell’associazione e si terranno presso la Sede Nazionale Acli Colf, via Marcora 18/20, Roma.

21 Aprile 2011 ore 10.30 – 13.30
Il conflitto e la prevenzione del conflitto
nell’ambito del lavoro domestico

26 MAGGIO 2011 (10.30-13.30)
Sicurezza sul lavoro: i rischi e le responsabilità
in ambito di lavoro domestico



Link alla pagina delle Acli Colf

14 aprile 2011

Un dolore senza nome

di Claudio Magris (dal Corriere della Sera)

Nella parabola evangelica degli operai della vigna quelli che hanno lavorato soltanto un'ora, l'ultima della giornata, ricevono lo stesso salario di quelli ingaggiati all'alba, che hanno lavorato tutto il giorno. Ma, se avevano atteso oziosi tutto il giorno, è perché nessuno prima li aveva chiamati; perché fino a quel momento non avevano avuto, a differenza degli altri, alcuna opportunità.

L'inaccettabile disuguaglianza di partenza tra gli uomini, che destina alcuni ad una vita miserabile e impedisce ogni selezione di merito, va dunque corretta, anche con misure apparentemente parziali e disegualitarie, come fa il padrone della vigna.

Il mondo intero è un turpe, equivoco teatro di disuguaglianze; non di inevitabili e positive diversità di qualità, tendenze, capacità, doti, risorse, ruoli sociali, bensì di punti di partenza, di opportunità. È un'offesa all'individuo, a tanti singoli individui, che diviene un dramma anche per l'efficienza di una società.

7 aprile 2011

Non chiudere gli occhi e darsi da fare

Dacia Maraini scrive


Il mare è amico o nemico, a suo capriccio. Può essere ponte per un passaggio verso lidi ambiti, può essere culla di un bimbo appena nato, può essere nutrimento ed accoglienza.
Ma può anche trasformarsi in bara molle e indifferente. Una grande bocca d'acqua che divora i corpi umani senza lasciare tracce. Che pena vedere questi poveri giovanissimi corpi affogati per stupide mancanze: una barca solida, un poco di spazio in più.
(... continua ...) Leggi tutto l'Articolo

dal Sito del Mattino

5 aprile 2011

Il prossimo 10 Aprile scade il termine per il versamento della contribuzione dovuta per i lavoratori domestici

Nel periodo compreso tra il 1° e il 10 aprile è possibile pagare la contribuzione dovuta dai datori di lavoro domestico, in relazione ai collaboratori occupati alle proprie dipendenze nel corso del 1° trimestre 2010.

La cifra da versare varia a seconda dell’importo della retribuzione oraria corrisposta, come precisato nella circolare Inps n.23 del 1° febbraio 2011.

Vai al sito del Patronato Acli - Mondo Colf
Circolare Inps

Scheda Costi e Contributi 2011 - Acli Colf

4 aprile 2011

Nucleare: Olivero, più rischi che benefici

di Ufficio stampa Acli   
Link al sito delle ACLI
energia_pulita«Dopo i tragici fatti del Giappone, una decisione sul nucleare il Paese l’ha già presa nel sentire comune. Lo stesso sentire comune che mosse gli italiani nel referendum di fine anni ’80. Ancora oggi i rischi appaiono maggiori dei benefici». Lo ha affermato il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, intervenendo nel seminario - “Il dilemma energetico: la risposta è il nucleare?” - organizzato a Roma dall’associazione in vista del referendum del 12 e 13 giugno.  

«Non siamo antinuclearisti per principio preso – ha spiegato Olivero – Semmai il principio che ci ispira, come nelle altre questioni che vedono intrecciate le ragioni della tecnica con quelle della vita - è quello di precauzione. Non possiamo non tener conto di quello che è accaduto in Giappone. Non perché spinti dall’emotività, ma perché è fallito di un modello di sviluppo che puntava sulla sicurezza assoluta delle tecnologie nucleari. E invece il problema della sicurezza permane, non tutto è controllabile. E allora abbiamo l’obbligo di agire con prudenza, perché in gioco c’è il destino delle generazioni future».